Capitolo 30

67 4 0
                                    

Allison's pov
Sono bastate due parole a farmi andare fuori di testa e a portarmi ad odiare ulteriormente quell'essere che definisco essere il padre di mia figlia. Non posso perdere Ivan, non anche lui! Ho perso tutto nella mia vita, le uniche cose che mi permettono di essere ancora in vita sono Gabrielle e da un po' di tempo anche Ivan, e se io lo perdessi non so cosa potrebbe accadere: una cosa è  certa, niente di buono. Il punto è che non voglio neanche che Gabrielle conosca John. So che conoscere suo padre sarebbe il sogno della sua vita, ma non posso permettere che Gabrielle possa definire John come suo padre, peggio ancora, e se arriverebbe a chiamarlo papà?

"Allora? Chi è questo John?" Ben mi riporta nel mondo reale, anche se ancora non riesco a credere a ciò che ho appena sentito. Due anni fa non avrei mai pensato che potesse arrivare a fare una cosa simile, io lo amavo e sembrava che lui ricambiasse, era così dolce con me...

"Il mio ex, il padre di Gabrielle che a quanto pare dopo due anni si è ricordato di avere una famiglia" sbuffo. Non è possibile che stia succedendo una cosa del genere a me, pensavo che queste cose succedessero solo nei film!

Ben spalanca gli occhi incredulo "Quindi vuole conoscere semplicemente sua figlia?" annuisco "Si ma non è solo questo il punto. Il punto è che se non gliela faccio conoscere lui ucciderà Ivan e questo non lo posso permettere"

"Ucciderà Ivan? Ma dai, e tu ci credi?" Ben in realtà non sembra crederci molto, ma quando John si impunta una cosa, la fa a tutti i costi e tu non puoi discutere perché è il grado di fare di tutto per ottenere quello che vuole, e in questo caso il mezzo per ottenere la conoscenza di sua figlia è Ivan. Non so come, ma sa che lui e mia figlia sono i miei punti deboli, e siccome Gabrielle è fuori gioco perché è lei il suo obiettivo, ciò che gli rimane è appunto Ivan. Sa che non rifiuterò mai, e ha ragione

"No Ben, tu non capisci, so come è fatto ed è capace di fare di tutto pur di ottenere quello che vuole e potrai non crederci, ma è capace di uccidere una persona" non so perché mi sto spingendo oltre a parlare, perché si, quando stavamo insieme stava per uccidere un ragazzo davanti i miei occhi solo perché stava flirtando con me, ma per fortuna l'ho fermato in tempo perché altrimenti non so cosa sarebbe potuto accadere se non l'avessi fermato. Ma che sia chiaro, io non lo stavo considerando minimamente a quel tizio. Poi pensando ai bei momenti passati con John mi viene in mente una cosa "So dove potrebbe aver nascosto Ivan"

"Bene e allora andiamo, che cosa aspettiamo?" Ben sembra molto più agitato di me, ma in fin dei conti si vede che vuole davvero bene al suo migliore amico, si aiutano come farebbero due fratelli.

Dopo essere passati da casa per prendere Gabrielle, perché si, ho deciso che le farò conoscere suo padre, dopo averle spiegato che finalmente conoscerà suo padre e dopo tutte le urla di felicità da parte sua, finalmente arriviamo a destinazione: una villa in campagna, circondata interamente dal verde. I proprietari della cosa si sono trasferiti circa tre anni fa e questa casa era il nascondiglio mio e di John quando volevamo passare un po' di tempo da soli. Il bello della villa è che c'è silenzio a tutte le ore, e questo ti mette una tranquillità assurda.

"JOHN!" entriamo nella villa urlando io  il nome di John, Ben quello di Ivan: ma purtroppo non arriva nessuna risposta. Mi è sempre piaciuta questa villa perché ha tantissime camere, ma in questo momento sinceramente la sto odiando perché ci dovremmo mettere a cercare in tutte le stanze della villa per trovarli. Controllo persino nella cantina, ma niente, ma quando chiudo la porta e mi giro per continuare la mia ricerca, mi appare John. Spaventata mi porto una mano al cuore e respiro a fatica mentre l'altra mano ce l'ho intrecciata a quella piccola di Gabrielle che sembra non essersi spaventata come me.

"Cercavi me per caso?" la sua voce non è cambiata per niente, o meglio, lui non è cambiato per niente: stessi capelli neri che mi piaceva accarezzare quando ci baciavamo, stessi occhi color ghiaccio in cui mi ci perdevo sempre e stesse labbra che adoravo baciare e mordere.

Resto paralizzata a guardarlo per un po' e non posso credere di avere davanti lo stesso uomo che mi ha fatta stare bene ed essere felice e che al tempo stesso mi ha spezzato il cuore e mi ha fatta stare male.

Lui sembra non aspettare una risposta e sposta la testa verso il basso, incrociando gli occhi di Gabrielle e si abbassa alla sua altezza "Ciao, tu devi essere Gabrielle" dice con tono dolce. Non posso credere come riesca a cambiare tono di voce da un momento all'altro. Ma aspetta un attimo, lui come fa a sapere il nome di Gabrielle? Non ci penso più di tanto, perché questo uomo è imprevedibile. Quando Gabrielle è nata aveva gli stessi occhi color ghiaccio di suo padre, infatti mi ci è voluto molto per abituarmici, era così identica a lui che guardandola vedevo lui e a quel tempo ero così piena di odio...

Gabrielle rimane muta, anzi, si stringe ancora di più alla mia mano "Non devi avere paura di me" cerca di tranquillizzarla John. Beh, su questa affermazione avrei da ridire.

"Tu sei il mio papà?" oh il mio piccolo amore con la sua dolce vocina! John annuisce alla domanda di Gabrielle e rimangono ancora un po' a fissarsi: John con un sorriso da ebete sulla faccia (il che mi fa alzare gli occhi al cielo e arrabbiare sempre di più  visto che in questi due anni non ha calcolato minimamente Gabrielle) e quest'ultima che rimane impassibile a guardarlo. In tutto ciò non so che fine abbia fatto Ben.

Ad interrompere il bel momento (si fa per dire "bel") tra padre e figlia sono ovviamente io "Bene, ora che hai conosciuto tua figlia, dov'è Ivan?"

Non abbandonarmi mai || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora