Capitolo 13

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Meno male che le 5 ore di lezione di oggi sono passate: sono state le più lunghe della mia vita. Arrivo a casa e apro la porta, oggi Gabrielle non è andata all'asilo perché è malata, poverina ha la febbre alta. Stranamente è buio, pensavo che Gabrielle e Katy stessero nel salotto e invece mi sbagliavo. Accendo la luce e il mio cuore sobbalza per lo spavento.
"Che cosa cavolo ci fai in casa mia e perché eri al buio?" gli chiedo più arrabbiata che mai
"Tranquilla, se ti preoccupi per Gabrielle, non dovresti visto che è in camera sua e dorme beatamente" risponde Ivan con tranquillità.
Faccio un respiro di sollievo a questa affermazione "E tu perché sei qui?"
"Perché dovevo parlarti e so che se te lo avrei chiesto mi avresti detto di no" spiega
"Infatti ci hai azzeccato in pieno"
"Vedi che avevo ragione? Ho bisogno di parlarti seriamente è così mi è venuta questa idea. Ah e scusa se ti ho spaventata" si scusa prima di far apparire un sorriso sul suo bellissimo viso "Però hai fatto un salto che quasi toccavi il soffitto!" dice cercando di trattenere una risata mentre io rimango più seria che mai.
"Secondo te è bello entrare in casa proprio per poi accendere la luce e trovarci una persona dentro?" gli chiedo
"Non proprio... Ma comunque in parte ho ragione, ammettilo. Non c'era altro modo per parlarti"
Beh, su questo non gli dò torto "Ma io posso benissimo cacciarti anche da casa mia senza parlarti"
Lui rimase scioccato, non se lo aspettava. Sinceramente non l'avrei cacciato di casa anche perché la sua presenza non mi dispiace affatto, anzi.
"Ma non lo farai vero?!" dice titubante tra una domanda o un'affermazione. Faccio un respiro profondo e ovviamente gli dico di no "Parla prima che cambi idea" Non ti caccerei mai da casa mia vorrei tanto dirgli ma non posso dargliela vinta così facilmente
"Ok. Senti Alli... Io non so come tu faccia a conoscere Corinne, ma se hai capito che tra noi ci possa essere qualcosa o anche della semplice amicizia, ti sbagli di grosso. Io e lei ormai abbiamo chiuso, non c'è più niente" a quelle parole non posso fare a meno di farmi spuntare un sorriso. Mi ero promessa di dimenticarlo e voglio mantenere quella promessa. Non mi interessa se loro due si mettono insieme... Ah ma che dico? Prendo in giro me stessa: certo che mi imporrebbe se si mettessero insieme, perché significa darla vinta per l'ennesima volta a Corinne e poi diventerei gelosa a vederli insieme e non so quale sciocchezza potrei fare
"Ivan... Io e Corinne in passato non siamo mai andate d'accordo. Anzi, si, siamo state migliori amiche ma mi ha tradita con il mio ex ragazzo e ora vorrà fare la stessa cosa"
"Quindi mi stai dicendo che se io e Corinne fossimo qualcosa in più che dei semplici amici tu diventeresti gelosa di me?" chiede lui e purtroppo ci ha azzeccato in pieno. Ma oramai a che serve più nascondersi
"No, non diventerei gelosa, diventerei una furia a sapere che lei può baciarti quando e dove vuole e io no. E se non l'avessi capito ancora, tu mi piaci e anche se voglio dimenticarti mi risulta impossibile perché appena cerco di pensare a qualcosa che non sia tu, faccio praticamente il contrario e cioè ti penso ancora di più di quanto lo faccia già" con queste parole spero solo di non aver rovinato tutto tra noi. Rimane un po' perplesso ma poi si decide a parlare "Tu non puoi nemmeno immaginare per quanto tempo io abbia aspettato questo momento e pensavo che non sarebbe mai arrivato così ho perso le speranze. Pensavo che tu non ricambiassi i miei stessi sentimenti e pensavo che mi avresti rifiutato"
Non riesco più a trattenere le lacrime, così escono contro la mia volontà e d'istinto mi giro di spalle e le asciugo per non farmi vedere. Sento dei passi che si avvicinano a me, mi prende dalle spalle e mi fa voltare delicatamente per poi stringermi più forte che mai contro il suo petto.
"Ehm..." una voce ci fa allontanare l'uno dall'altra: è Katy "Mi dispiace se vi ho disturbati, ma Alli io vado, Gabrielle dorme come un angelo" spiega con gli occhi che le luccicano; quando si tratta di Gabrielle fa sempre così, è molto affezionata a lei e le vuole bene.
"Ok, sta meglio?" le chiedo un po' preoccupata
"Certo, la febbre è scesa tranquilla" mi tranquillizza
"Ok, ci vediamo domani" la congedo e lei esce chiudendo la porta alle sue spalle
"Vado anche io" interviene Ivan  facendomi voltare verso di lui visto che prima ero rivolta verso Katy. Nel momento in cui lo guardo ha la mano destra dietro la nuca, segno che è imbarazzato "Prima però voglio fare una cosa" dice avvicinandosi pericolosamente a me è questa volta decido di non fare la stupida e baciarlo. Poggia dolcemente le sue labbra sulle mie e ci lascia un bacio a stampo. Per molti potrebbe sembrare insignificante, ma per me valeva molto e pensare che io ero fra quelle persone! Mi guarda per pochi minuti che a me sembrano secoli per poi uscire dalla porta proprio come ha fatto Katy. Cerco di riprendermi dallo stato di shock e decido di andare di sopra a vedere come sta la mia piccola e dolce Gabrielle. Entro in camera sua e mi siedo al bordo del suo letto, Katy ha ragione, dorme come un angelo. Le passo la mano sulla fronte ed effettivamente è meno calda rispetto alla scorsa volta che l'ho fatto, vuol dire che la febbre è scesa, un buon segno. La guardo e vedo tanta tranquillità che solo i bambini possono avere, alcune volte vorrei tornare indietro nel tempo e avere di nuovo quell'innocenza, vivere nel mondo delle favole dove tutto è fatto di rose e fiori. Purtroppo la vita reale non è così e devi affrontare la realtà e gli ostacoli che la vita ti impone. Spero solo che Gabrielle riesca a superarli in pieno.

Non abbandonarmi mai || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora