Capitolo 29

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Brooklyn's pov
Sono così felice che Ben ha reagito bene che potrei mettermi a piangere da un momento all'altro, anche perché in questo momento è accanto a me che cerca dei nomi per il nuovo membro della famiglia e questa scena mi fa una tenerezza assurda.

"Ma ti immagini fosse maschio? Avrei un piccolo me che gira per la casa!" dice con gli occhi che brillano "E se fosse femmina? Mi piacerebbe poterla chiamare principessa!"

Non posso fare a meno di sorridere e sembra che non abbia intenzione di smettere "Sai, se fosse femmina mi piacerebbe chiamarla Kate, mentre se fosse maschio mi piacerebbe chiamarlo Ethan perché avrei tanto voluto chiamarmi così" e io che mi aspettavo che avrebbe reagito male... "E tu, che cosa ne pensi?" con questa domanda mi fa ritornare alla realtà visto che non mi ero neanche accorta di essermi incantata a guardarlo "Se fosse femmina mi piacerebbe chiamarla Brittany per il tuo stesso motivo, se fosse maschio mi piacerebbe chiamarlo Jacob. Ma sai una cosa? Credo che sia ancora presto per pensare a dei nomi. Piuttosto... non dovevi andare a controllare cosa fosse successo ad Ivan?"


Ben's pov
Oddio Ivan! Mi ero completamente scordato di lui, ero talmente preso dall'entusiasmo di diventare papà che mi sono dimenticato del mio migliore amico.

"Ehm... si, adesso vado" mi alzo dal divano con il sedere un po' indolenzito e mi reco verso la porta pronto a scoprire che fine abbia fatto il mio migliore amico. Durante il tragitto da casa di Brook a casa di Ivan provo a chiamarlo, ma come sempre scatta la segreteria. Adesso sono davvero preoccupato, è da giorni che è sparito e nessuno ha sue notizie, inoltre non sta venendo neanche a scuola. All'inizio pensavo che fosse malato, ma adesso non ne sono più tanto sicuro. Mi sento veramente in colpa perché mentre io stavo a pensare al mio futuro con Brook, lui chissà dov'era e dov'è ancora adesso. Accompagnato da questi pensieri, mi ritrovo davanti la porta di casa di Ivan e senza aspettare ulteriormente, busso. Ad aprirmi non è lui come mi aspettavo, ma sua madre con Andrew in braccio.

"Ehi Ben ciao! Dov'è Ivan?" mi domanda con un braccio che mantiene la porta impedendo che si chiuda e l'altro che mantiene Andrew.

"Veramente è la stessa cosa che vorrei chiederle io. Perché pensava che Ivan fosse con me?" all'improvviso la sua faccia sbianca, e penso che da un momento all'altro posso sentirsi male e svenire "M-mi ha mandato un messaggio dicendomi che fosse con te e che andava tutto bene"

"Ma no, Ivan è da giorni che non lo vedo e che non viene a scuola" la mia voce trema e penso di essere diventato un cadavere. Giuro che se ci sta facendo uno scherzo facendoci preoccupare così tanto, questa sarà la sua fine! Ma comunque scarto l'idea: primo perché Ivan non è un tipo che fa scherzi, secondo perché sarebbe già uscito allo scoperto e terzo perché non resisterebbe neanche un minuto, basti sapere che quando cerca di farmi uno scherzo non lo porta neanche a termine o perché si mette a ridere (cosa che succede la maggior parte delle volte) o perché io riesco a sgamarlo prima del tempo. Per cui sono ufficialmente preoccupato, ma mi resta ancora una persona a cui posso chiedere.

Allison's pov
"Mamma vuoi giocare con me alle principesse?" la vocina di mia figlia mi interrompe dal guardare uno stupido programma di cucina, quasi quasi la accontento "Certo, chi vuoi essere?" Proprio mentre stiamo per iniziare a giocare, suonano al campanello, così di malavoglia mi alzo dalla sedia su cui ero comodamente seduta e la vado ad aprire ritrovandomi davanti Ben, o meglio, un morto che cammina "Ehi ti senti bene? Sei pallido"

"In realtà no, devo dirti una cosa importante e non so da dove posso incominciare perché non vorrei farti preoccupare visto che hai già Gabrielle di cui occuparti ma-" parla così velocemente e con una voce tremolante che quasi mi fa paura "Potresti darti una calmata e dirmi che cosa succede?"

"Ivan è sparito. Non ho notizie di lui da giorni e come avrai notato, non sta venendo neanche più a scuola, il che è stano per uno come lui" Ben mi spiega la situazione con il fiatone, come se si fosse fatto chilometri e chilometri di corsa. Non ho il tempo di rispondere che mi squilla il telefono ed è proprio lui, Ivan.

"Pronto?" porto il telefono all'orecchio nella speranza di sentire la sua voce che mi rassicuri che va tutto bene e che lui sta bene. Ma ovviamente tutto ciò non avviene e a rispondermi non è la bellissima voce del mio Ivan, ma un'altra che ahimè, conosco fin troppo bene e che mi fa raggelare il sangue nelle vene "Chi non muore si risente... Allison"

"Oh mio Dio John! Dov'è Ivan? Sta bene?" John è il mio ex, il padre di Gabrielle e una cosa fondamentale che ho imparato su di lui è che non ci si può mai fidare di quest'uomo, perché prima o poi ti pugnala alle spalle

"Il tuo piccolo amore sta bene... forse un po' ammaccato" se gli potessi chiudere la chiamata in faccia lo farei senza perdere tempo, ma si parla di Ivan, il MIO Ivan

"Che cosa vuoi John? Vuoi rovinarmi nuovamente la vita? Non ti basta già quello che hai fatto?" mentre parlo con tutto l'odio che provo nei confronti dell'uomo che sta dall'altra parte del telefono, Ben fa gesti con le mani incomprensibili facendomi domande sottovoce del tipo Chi è questo John? oppure Ivan sta bene? Domande a cui, ad essere sincera, non sto dando importanza

"Mi pare ovvio quello che voglio: voglio conoscere mia figlia" rimango incredula dopo queste parole: prima ci abbandona tutte e due (dopo avermi detto che mi amava, sia chiaro) e adesso, dopo due anni, vuole conoscere Gabrielle? Faccio una risata amara ma anche isterica "TUA figlia? Un padre è colui che cresce la propria figlia, non colui che la abbandona come se fosse spazzatura!" cerco di calmarmi e prendo un respiro profondo "Che succederebbe se io rifiutassi?"

"Facile: Ivan muore"

Non abbandonarmi mai || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora