Capitolo 4

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Non ci posso credere, perché mi sta facendo questo? Ma se crede di fare il doppio gioco si sbaglia di grosso perché io non sono così, se devo condurre una relazione, devo farlo seriamente. Devo assolutamente parlargli e farmi spiegare tutto, e se non ha una valida motivazione, allora si potrà scordare la mia amicizia. D'istinto scaravento il cellulare contro il muro e in quel momento proprio non mi importa se si sia fatto qualche raschio o se si sia completamente spaccato. Mi appoggio con la schiena al muro, sullo stesso in cui ho scaraventato il mio cellulare e comincio a piangere, scivolando lentamente sul pavimento e portandomi le ginocchia al petto. In realtà non capisco perché stia reagendo così, ma non riesco proprio a fermarmi. Vengo interrotta dalla piccola voce di Gabrielle che mi richiama "Mamma..." alzo la testa e la vedo in piedi alla mia sinistra. Mi alzo in piedi e le vado incontro prendendola in braccio e stringendola forte a me, non voglio che mi veda così fragile, ma decido di farmi forza e asciugarmi le lacrime, così le chiedo "Amore, ti va di andare a trovare Ivan?"
"Siiii" all'inizio volevo chiamarlo per dirgli di disdire il "nostro" pomeriggio insieme, ma pensandoci bene, se avrei fatto così mi sarei comportata come ha fatto lui: da codarda, e sinceramente non ci tengo proprio. Prendo per mano Gabrielle e insieme ci dirigiamo verso casa del mio cosiddetto "amico" anche se credo che non lo sia più. Appena arrivate, suono al campanello. Sento subito dei passi avvicinarsi alla porta e appena si spalanca vedo Ivan che sembra sorpreso di vedermi ma che poi dalle sue labbra affiora un fantastico sorriso.

Ivan's pov
Sono sul divano a guardare un film con la mia ragazza Jennifer, quando sento suonare il campanello, lei mi guarda confusa e mi chiede "Aspettavi qualcuno?"
"Che io sappia no" risposi alzando le spalle. Mentre mi avvicino alla porta, penso a chi potesse essere e sinceramente non mi viene nessuno in mente. Così senza farmi troppi problemi apro la porta e chi mi ritrovo davanti è l'ultima persona a cui avevo pensato: Allison. Sono felice che sia venuta a trovarmi insieme a Gabrielle che a quanto pare stringe la mano della mamma. "Ciao Alli" sorrisi calorosamente. Ma prima che mi potesse rispondere, Gabrielle mi salta addosso abbracciandomi "Ivaaaan!!!!" la stringo forte "Ciao anche a te piccolina" dico mettendola giù e facendo spazio a Allison affinché possa entrare "Perché non mi hai detto niente?" dice appena entra.
"Ciao anche a te" le rispondo ironicamente dato il fatto che non mi ha nemmeno salutato
"Scusa, ma non so di cosa tu stia parlando, cosa avrei dovuto dirti?" chiedo confuso aspettando una risposta che non arriva. Estrae il suo cellulare dalla tasca dei jeans, cerca qualcosa e mi mostra la foto: sono io che bacio Jennifer.
"Oh! Ecco a cosa ti riferivi! Non ti ho detto di avere una ragazza! Sai, sta proprio in salotto, stavamo vedendo un film insieme, vuoi unirti a noi?"
"Cosa? Stai scherzando spero!" dice chiaramente arrabbiata, non l'ho mai vista così.
"No, non sto scherzando"
"Sai una cosa? Va al diavolo Ivan!" prende la bambina per mano ed esce dalla porta sbattendola. Subito dopo arriva Jennifer chiedendomi che cosa fosse successo
"Sinceramente non lo so nemmeno io..." affermo confuso
"Ma chi era?"
"Una mia amica che si è arrabbiata solo perché noi due stiamo insieme"
"Scusa, dovrei offendermi?" chiede lei incrociando le mani sotto il seno.
"Ma dai... Possiamo continuare a vedere il film per favore? Grazie"

Allison's pov
Me ne sono andata da quella maledetta casa tutta infuriata e sbattendo la porta, per poco non gliela avrei ripagata! Prendo in braccio Gabrielle in modo da camminare il più velocemente possibile, mi dispiace averla fatta assistere a una nostra litigata, ma purtroppo non sono riuscita a trattenermi. Come si permetteva anche a far finta di niente? Parlava con così tanta tranquillità che mi sono meravigliata, pensavo che dovesse reagire in modo da far contorcere la situazione e far finire la colpa addosso a me, invece non l'ha fatto. Se fossi stata io la sua ragazza, lo avrei mollato all'istante, ma forse lei non sa nemmeno niente della nostra amicizia e come lui ci prova con me, anche una bambina quanto Gabrielle se ne accorgerebbe. Arriviamo a casa e metto giù Gabrielle. Vado in camera mia e mi butto sul letto con poca grazia, non sapendo che fare visto che sono ancora le 3 del pomeriggio, solo in quel momento mi ricordo che io e Brooklyn stamattina ci siamo scambiati i numeri di telefono, così la chiamo "Pronto?" risponde dopo 3 o 4 squilli "Ciao Brooklyn sono Allison, ti va di passare un po' di tempo con me? Mi sto annoiando, inoltre ho avuto una litigata con Ivan e non voglio più pensarci, che faccia quello che vuole. Il problema è che se non faccio niente, finirò per pensarci e-" non mi lascia finire la frase che mi risponde "Ok ok ok, ma non urlare perché mi stai perforando i timpani, non ti sei nemmeno accorta di star parlando come una macchinetta!"
"Scusa, è che proprio oggi non è giornata..."
"Bene, allora conta sul mio aiuto, per me ci possiamo vedere anche subito, perché neanche io facevo niente e mi stavo annoiando"
"Perfetto allora" ci mettiamo d'accordo su dove incontrarci e finalmente riesco a togliermi il nome Ivan dalla testa per tutto il pomeriggio.

Non abbandonarmi mai || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora