Capitolo 19

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Durante le ore di lezione mi sono annoiata a morte senza Brook, ma poverina non aveva proprio le forze per venire a scuola oggi. Immagino come potrebbe stare, anzi, mi è venuta un'idea: la vado a trovare. Chiudo i libri su cui prima stavo studiando e mi cambio velocemente. Prima di andarmene passo dalla camera di Gabrielle per vedere come sta, è da un po' di giorni che è chiusa in casa e non vuole uscire dalla sua camera e appena cerco di farlo, si mette a piangere. Mi sto seriamente preoccupando, non ha mai avuto un comportamento simile, mi manca la Gabrielle che parlava sempre e che quando cercavo di guardare la TV parlava ancora di più, e mi mancano i suoi abbracci per farsi perdonare e i suoi dolci 'scusa' che mi sussurrava nell'orecchio. Oltretutto non tocca cibo anche se vedo che se lo va a prendere di nascosto dalla cucina per poi scappare subito in camera sua prima che io la veda, ma non sa che la becco sempre. Appena apro la porta mi si spezza il cuore, piange seduta con la schiena verso il lato destro del letto, le ginocchia al petto, le braccia intorno ad esse e la testa sopra. La sento singhiozzare, le vado vicino e le poggio una mano sulla sua piccola spalla e questo la fa spaventare, così alza la testa. Ma appena si accorge che sono io la riabbassa subito e ritorna a piangere e singhiozzare. "Piccola cos'hai? Perché non ti confidi con la mamma?" le chiedo dolcemente, ma lei in risposta continua a piangere. "Comunque volevo avvisarti che esco un attimo, vuoi che chiami Katy?" ma lei scuote la testa sempre lasciandola sulle ginocchia. Beh sicuramente non la lascio a casa da sola "Allora andiamo da Ivan a trovare il suo fratellino?" anche se in questo periodo non parlo più ad Ivan farei di tutto per Gabrielle, ma lei continua a negare con la testa. Suonano al campanello e mi affretto a scendere e ad aprire la porta, parli del diavolo... spuntano le corna!!!
"Tranquilla, non sono qui per parlarti di me, ma di Ben e Brook" Brook! Oddio con l'accaduto di Gabrielle me ne sono dimenticata che dovevo andarla a trovare. Lo faccio entrare "Allora, che cosa vuoi dirmi? Ah e se cerchi di difendere Ben quella è la porta" dico indicando la porta d'ingresso. Lui fa una faccia strana, quasi buffa "Lo so che sei suo amico ma Ben ha ferito la mia migliore amica e anche se lui è mio amico, questa volta non lo difendo perché ha torto marcio" continuo.
"Lo so tranquilla... So che Ben è in torto, ma è anche pentito di ciò che ha detto e siccome noi siamo i loro migliori amici in qualche modo dovremmo pure aiutarli no?" spiega lui.
"Si, dovremmo aiutarli ma... facciamo un'altra volta, ho un problema più grosso in questo momento... Facciamo una cosa, incomincia tu a escogitare un piano poi io mi aggiungo non appena avrò risolto il mio problema"
"Allison stai bene?" chiede in tono preoccupato vedendomi distratta.
"Si è solo che ho dei problemi con Gabrielle" spiego
"Che tipo di problemi?"
"Non mi rivolge più la parola, sta sempre rinchiusa in camera sua e non vuole uscire, non vuole stare nemmeno con Katy, in più in tutte le volte che sono andata in camera sua per vedere come stava, la maggior parte l'ho trovata a piangere. Non so che cosa le sta succedendo, all'improvviso è diventata così" gli occhi mi si riempiono di lacrime "io non posso perdere anche lei, è l'unica persona che mi è rimasta e io ho bisogno di lei per andare avanti perché altrimenti non so cosa farei" inizio a piangere.
"Oddio mi dispiace scusami, io vengo qui a parlarti di una litigata tra due fidanzati quando tu invece hai problemi più seri di questi" si scusa per poi abbracciarmi e stringere le sue braccia intorno alle mie spalle, io gli circondo la vita e affondo il viso nel suo petto ispirando il suo profumo che, a dire la verità, è il più buon profumo che abbia mai sentito in vita mia. Ci stacchiamo da quel bellissimo abbraccio "Posso chiederti una cosa?" gli chiedo
"Si dimmi pure"
"Potresti rimanere qui con Gabrielle mentre io vado a trovare Brook per vedere come sta?" lui annuisce e io mi avvio verso casa di Brook. Quando arrivo suono al campanello e mi viene ad aprire, nemmeno il tempo a salutarla e a chiederle come sta che mi salta addosso e mi abbraccia quasi facendomi soffocare.
"Quanto mi sei mancata!" e stringe ancora di più la presta al mio collo
"Ok ho capito, ma se continui a stringere così tanto penso che ti ritroverai senza migliore amica perché mi ucciderai" a queste parole si stacca subito "Scusa" si scusa facendo un mezzo sorriso e finalmente mi fa entrare "Mi hai rallegrato la giornata sai?" mi dice. Sinceramente pensavo di trovarla seduta sul divano in un lago di lacrime con un pacco di fazzoletti accanto e alcuni per terra inzuppati dalle lacrime, e invece no, eccola qui tutta allegra.
"Come mai sei così allegra?" le chiedo per curiosità
"Beh perché ho scoperto che in realtà non sono poi così innamorata di Ben e sai come si dice? Uno ne perdi e mille ne trovi" spiega soddisfatta della sua decisione.
"Quindi non lo ami più?" chiedo. Ci pensa un po' su... "No" afferma decisa. Wow, e io che pensavo che sarebbe morta per Ben! Rimango lì per altri 15 minuti parlando del più e del meno e dopo ritorno a casa. Quando sto per aprire la porta, sento delle voci provenire da dentro: apro un po' la porta cercando di non fare rumore e sbircio con la testa, vedo Gabrielle e Ivan che parlano seduti sul divano uno di fronte all'altro "Sai che la tua mamma è preoccupata perché sei sempre rinchiusa nella tua cameretta a piangere?" dice Ivan
"Io non voglio uscire perché non voglio andare a scuola e so che se esco mamma mi costringe ad andarci e io non voglio" spiega Gabrielle, almeno capisco perché non vuole uscire dalla sua camera
"E perché piangi?" chiede Ivan
"Perché mamma ha allontanato il mio papà"
"No Gabrielle, non devi pensare questo, è successo esattamente il contrario, è il tuo papà che si è allontanato dalla tua mamma" qualche lacrima mi riga il volto, non voglio che Gabrielle soffra a causa di quel mostro
"È per questo che non vuoi andare più a scuola?" chiede Ivan dolcemente
"Si, perché tutti i miei compagni di prendono in giro che il loro papà è presente mentre il mio no"
Silenziosamente entro e salgo le scale senza che loro si accorgano di niente, vado in camera mia e mi butto sul letto come un sacco di patate e incomincio a piangere con la testa sopra il cuscino che soffoca i miei singhiozzi. Se Gabrielle sta male, sto male anche io e non voglio che soffra.

Non abbandonarmi mai || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora