Capitolo 18

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Le mani di Jason scivolano sui miei fianchi, esplorano il mio corpo e lo riscaldano, facendomi avvampare.
Qui dentro non si respira altro che l'odore di Jason, pesante ma buono allo stesso tempo.
Percepisco il suo fiato sul mio collo mentre mi inumidisce le clavicole con piccoli baci delicati.

Penso sul da farsi; se lasciarmi andare, o se non sono ancora pronta, se è troppo presto fare l'amore con una persona con cui esco da poco, della quale non sono neanche sicura di essere innamorata. Se è sbagliato fare l'amore con Jason, dopo aver assaggiato le labbra di Trevor, dopo aver accarezzato le sue braccia possenti e dopo aver sentito battere il suo cuore sotto il tocco della mia mano.

Mi ritraggo dalla stretta di Jason, spostandolo e mormorando: «Io non ho mai...» inizio, ma lui mi zittisce con un bacio.
Le sue labbra sono umide e gonfie, mentre si sfila la giacca e mi preme maggiormente sul ripiano in legno.
Inizio ad innervosirmi, ma decido di non deluderlo e di assecondare quel bacio.

Un bacio lo posso accettare, ma di perdere la verginità così no.
L'ho sempre immaginato in modo diverso, più romantico, con una persona che sono sicura di amare, in un letto troppo grande per due persone che se ne stanno attaccate l'uno all'altra.

«Non sono pronta» mormoro sulle sue labbra fra un bacio e l'altro, ma lui pare non sentire.
«Jason...» alzo appena il tono di voce e poso una mano sul suo petto per allontanarlo, ma lui mi prende il polso e lo stringe fra le dita.
Mi fa male, e credo di non aver mai avuto tanta paura prima d'ora.

Perché si comporta così? Perché finge di non sentire quando gli chiedo di smetterla?

Il suo tocco sul mio corpo si fa più pesante quando scende su una mia coscia, accarezzandola possessivamente con le dita, mentre con la mano opposta continua a stringermi il polso.

«Jason, mi fai male!» Urlo tentando di spingerlo, ma con un gesto rapido mi spinge contro il muro e alza le mie braccia sulla mia nuca. Scende con le labbra verso la mia scollatura, mentre io scuoto il capo.

«Cosa credevi, che mi stessi innamorando di te?» Ridacchia. Trattengo il respiro e la paura si impadronisce del mio corpo e della mia mente.

Come è possibile che io gli abbia creduto? Come è possibile che io sia stata tanto ingenua?

Prego Dio che qualcuno si accorga della mia assenza e che mi venga a cercare, mentre una lacrima mi riga la guancia.
«Ti prego, non farlo» mormoro con il fiato mozzato dai singhiozzi, mentre preme il bacino contro il mio per farsi sentire contro di me.

Le mie suppliche non vengono ascoltate, perché porta la mano libera dietro la mia schiena per slacciarmi la lampo del vestito.
«Ti prego, no» dico un'ultima volta.

In questa stanza, buia e sporca di profumo che credevo sarebbe diventato il mio preferito, sto iniziando a vivere il mio incubo più grande.
Penso non ci sia sensazione più orribile dal sentirsi pieni di una persona che non ami, che oltretutto ti ha ingannata, si è presa gioco di te e che sta per prendersi una cosa che non gli dovrebbe appartenere.

Chiudo gli occhi quando la mia vista viene offuscata dalle lacrimente che mi scorrono sul viso, e nella stanza buia, torna la luce.
La porta si apre e due risatine spezzano il mio pianto: sono Trevor ed una ragazza dai capelli neri che non penso di aver mai visto.

Jason si sposta dal mio corpo e va dritto verso Trevor.
«Che cazzo volete?» chiede Jason, ma lo sguardo di Trevor finisce su di me.

«Che cosa le hai fatto?» Sbraita Trevor prendendo Jason per il colletto della maglia e lo spinge contro il muro, mentre la ragazza con i capelli neri si avvicina a me.
Mi abbandono in un pianto liberatorio e di enorme gratitudine per Trevor e questa ragazza, mentre lei mi stringe e mi accarezza i capelli.

«Portala fuori» ordina Trevor alla ragazza che mi stringe fra le braccia. Lei annuisce e io non ho neanche il tempo di rendermi conto della realtà, che mi trovo chiusa nel bagno della casa.

«Che cosa ti ha fatto quel bastardo?» mi chiede preoccupata, facendomi sedere sulla tazza del water.

Scuoto il capo prima di rispondere e mi asciugo le lacrime con la cartaigienica. «Siete arrivati in tempo» prendo la mia borsetta che la ragazza mi porge e la apro. Trovo il telefono di Jason che mi aveva lasciato prima di uscire dalla mia camera e lo sbatto a terra, pestandolo con il tacco della scarpa. Poi prendo il mio per mandare un messaggio a Laila.

'Ti prego, vieni in bagno, è urgente.'

Invio il messaggio e lascio il mio telefono a terra con la borsetta, togliendo le scarpe e riallacciando la lampo del mio abito.

«Grazie per essere arrivata in tempo» le dico, cercando di sorriderle.

«Tutto merito di Trevor e le sue voglie» ridacchia nel tentativo di sdrammatizzare, ma le sue parole mi spezzano ancora di più il cuore, rompono ogni pezzo di me che era rimasto intatto, ma non le rispondo.

La porta del bagno si spalanca e Laila mi corre in contro seguita da Trevor.
«Tesoro!» esclama la mia amica abbracciandomi.
Io mi alzo dal water e la stringo, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo e riniziando a piangere.

«Non avrei dovuto lasciarti sola, scusami. Non so cosa gli sia preso, non ha mai fatto nulla del genere» mi dice.

«Ora dov'è?» chiedo a Trevor, liberandomi dall'abbraccio di Laila.

«Tranquilla, non può più farti nulla» mi dice lui, avvicinandosi a me per accarezzarmi una guancia sporca di lacrime.
Incredibile, qualche ora fa gli ho chiesto di starmi lontano, ed ora è qui per proteggermi, per salvarmi.

«Grazie» mormoro, abbassando lo sguardo.

«Vi accompagno al dormitorio» ci dice, ed io vorrei oppormi, non voglio rovinargli la festa, ma non ho le forze di rispondere.

Mi limito ad annuire, raccogliere la mia roba e ad uscire dal bagno, poi dalla casa, nella quale, statene certi, non rimetterò mai più piede.

Trevor mi segue, mentre Laila e la ragazza con i capelli neri mi stanno accanto. Saliamo in macchina, io e Laila sui sedili posteriori. Trevor accende il riscaldamento e mi offre la sua giacca.

Poso la tempia contro il finestrino e chiudo gli occhi, mentre pensieri su pensieri si impadroniscono della mia mente.

Chi è questa ragazza? Perché era con Trevor se lui è fidanzato con Giorgia? E dov'è Giorgia? Lei lo sa che Trevor la tradisce? Perché Jason mi ha fatto questo? Perché io mi sono fidata? Perché sono così ingenua?

Questi sono gli ultimi pensieri che mi vagano in mente, poi, non ricordo più nulla.

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