Sono passati due mesi dopo quella terribile sera, ed io non ricordo più nulla dopo essere salita in macchina.
L'indomani mi sono svegliata nel mio letto, e Laila mi ha raccontato che Trevor mi ha portato in camera in braccio, mi ha messo a letto e mi ha rimboccato le coperte, e quando Laila me lo ha detto, non riuscivo a crederci. Un gesto davvero gentile, non trovate?Ho saputo anche che Jason è finito in ospedale con il naso rotto dai pugni di Trevor la sera del mio incubo, inoltre quello stronzo non ha più avuto il coraggio di tornare. So che ha cambiato scuola, si è trasferito a Seattle con il padre e la matrigna.
Sarah, la ragazza con i capelli neri che ha fatto irruzione nello sgabuzzino quella sera con Trevor, è diventata la nuova compagna di stanza di me e Laila. Siamo ottime amiche, ed io continuo a ringraziarla ogni giorno mentre lei mi dice che è stato il minimo salvarmi dalle grinfie di un bastardo.
Laila ha interrotto ogni tipo di rapporto con Jason, prima erano molto amici, ma il giorno dopo quella sera l'ha chiamato dicendogli che lei non voleva più avere a che fare con lui.
Ora, sta con Jace, il vecchio compagno di stanza di Jason, mentre per ora alloggia nella camera di Trevor.
Siamo diventati ottimi amici, direi, e la sua relazione con Laila mi piace molto. Certo, sono molto - anzi, troppo per i miei gusti - sdolcinati, ma come biasimarli se si amano così tanto!Ho stretto nuove amicizie in questi due mesi: per esempio, ho conosciuto Samantha, la sorella di Laila, e Madison, il fratello di Sarah.
Per quanto riguarda i ragazzi, ho deciso che per un po' farò a meno di loro.
Con Trevor non ho parlato molto, in realtà.
Il giorno dopo la sera dell'accaduto con Jason è venuto in camera mia per chiedermi come stessi, abbiamo parlato, ma io gli ho chiesto comunque di starmi lontano.
Ogni tanto ci parliamo giusto per chiederci come va, per salutarci o scambiarci opinioni per quanto riguarda le lezioni, e questo è inevitabile dato che siamo in classe insieme.«Cleo, hai preparato i cartelloni per questa sera?» mi chiede Laila, rubandomi i pennarelli sparsi sul tavolo della mensa.
«Sì, sono in camera nostra. Ho iniziato a gonfiare i palloncini» le rispondo, lanciandole un palloncino gonfio e rosa addosso.
Lei lo prende al volo e ridacchia. «Sarà la festa più bella mai organizzata in questa scuola, credimi.» Il suo entusiasmo è contagioso, come sempre.
Fra poco si concluderà il primo quadrimestre e ci saranno le vacanze di Natale, e per l'avvenimento la scuola organizza una festa alla quale possono partecipare tutti gli studenti, ma devono essere proprio loro ad organizzare tutto.
Io, Laila e Sarah ci occupiamo degli addobbi.«Con chi verrete al ballo?» chiede Sarah arrivando verso il nostro tavolo con una scatola di festoni rosa e bianchi. Ma perché proprio rosa?
«Io con Jace, me lo ha chiesto giusto questa mattina con una scatola di cioccolatini» risponde per prima.
Io e Sarah ci scambiamo uno sguardo di intesa, poi scoppiamo a ridere.«E tu, Cleo?» chiede Sarah poi.
Io mi stringo nelle spalle e scuoto il capo. «Con nessuno, farò giusto la mia apparizione per vedere se il nostro duro lavoro è servito a qualcosa» rispondo.
«Avanti, dovrai divertirti» mi dice Laila.
«Posso farlo anche da sola» rispondo semplicemente.[...]
La palestra è addobbata con delle tendine bianche e rosa alle porte, palloncini - sempre bianchi e rosa - sul soffitto, e qualcuno caduto sul pavimento. Ad ogni angolo della grande palestra ci sono dei fiocchi rosa, mentre la tovaglia del lungo tavolo al lato opposto del piccolo palcoscenico montato questo pomeriggio dai ragazzi è rosa. Sul tavolo ci sono dolci e salatini di ogni tipo, bevande e gelato.
La festa è iniziata da un po', e quando entro in palestra, già molti studenti sono in pista da ballo a scatenarsi. Mi metto in un angolo con in mano un bicchiere di coca-cola; niente alcolici, la preside è stata chiara.
«Ehi, Cleo» mi raggiunge Madison. «Come va?»
«Bene, grazie» gli sorrido, ed è vero. Ora sto molto meglio. Certo, a volte mi maledico per essere stata tanto ingenua e per essermi ficcata in quel casino, ma ora il dolore ed il disprezzo sono meno forti.
«Bella festa, eh?» mi chiede.
«Già» rispondo. «Ci siamo impegnati tutti per far sì che questa sera fosse indimenticabile, e dalle facce degli studenti deduco che sia stato un gran successo.»
«È anche merito tuo, sei stata bravissima» mi dice e sorride dolcemente mentre prende un bicchiere d'acqua sul tavolo accanto a noi.
«Non ho fatto nulla di che, avanti» ridacchio imbarazzata, posando il mio bicchiere vuoto sul tavolo. «Ti va di ballare?» gli chiedo, abbassando il tono di voce, e per poco non gli va di traverso l'acqua.
«Hm?» Le sue guance si fanno di un colore tendente al rosa, come le mie. «Certo» risponde poi, porgendomi una mano.
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Stay
Romance~ • ~ • ~ • ~ • ~ IN REVISIONE ~ • ~ • ~ • ~ • ~ «Ci vuole coraggio ad aspettare chi non torna, ad amare comunque, una persona che riteniamo cambiata, che se è vero che la riteniamo cambiata, allora chi stiamo amando? Ho imparato che le persone ama...