Ti ho visto, la luna schiariva la tua pelle troppo pallida per essere di una creatura della notte.
(Love me again, John Newman)
Saluto Sam velocemente e mi dirigo verso il corridoio dove Alec sta chiacchierando con una ragazza.
Natalie.
Non toccarla penso Non provarci neanche.
Sono gelosa?
Senza degnare di uno sguardo Natalie afferro la giacca di nera di Alec e lo trascino dietro a una colonna semi-nascosta.
"Cosa sai di questa?"
Gli punto in faccia lo schizzo della collana e mi rendo conto di non averlo lasciato a Sam.
"Non l'ho mai vista" mi risponde.
Anche se ogni singola parola che esce dalla sua bocca la considero una bugia, adesso riconosco facilmente che non mi sta mentendo.
Siamo in fondo al corridoio, dietro a una colonna semi-oscurata dalle tende e lo spazio vitale è nullo. Senza rendermene conto mi sono rinchiusa da sola in un posto nascosto con un assassino, che mi ha anche minacciato.
Eppure i suoi occhi sono dolci e non più duri come il ghiaccio.
Quando Kean mi ha baciato, io ho immaginato di baciare il ragazzo che sta a due centimetri da me in questo momento. Forse dovrei essere leggermente imbarazzata.
Con un gesto leggero lui si toglie la giacca nera e la appoggia a terra di fianco ai suoi, nostri piedi.
Il suo fiato scalda la pelle ghiacciata della mia mano che si trova a pochi centimetri dalla sua bocca.
La sua bocca.
La osservo attentamente.
I suoi contorni, le sue piccole irregolarità, ad esempio un taglietto sul labbro inferiore che lo rende ancora più bello e misterioso di quanto sia già.
In pochi secondi mi rendo conto che provo qualcosa per lui, forse un residuo di dieci anni fa.
Come se il mio cuore avesse mantenuto il ricordo di quel ragazzo e poi come un ghiacciolo si fosse sciolto vedendolo di nuovo.
Lui sta in silenzio e mi osserva , sembra quasi innocente.
"Shine Grace, quanto ti ho aspettato" sussurra.
Poi si avvicina a me e mi cinge il volto con le sue mani calde.
Noto che dentro agli occhi ha della piccola scagliette bianche, quasi argentate.
Io non oppongo resistenza e appoggio le mani sul suo petto, forte e protettivo come il resto del suo corpo. Così caldo.
Si sporge verso di me, mi vuole baciare, gli leggo il desiderio negli occhi.
Poi succede qualcosa di inaspettato, lui mi lasciai improvvisamente come se si risvegliasse da un sogno e qualcuno gli dicesse Fermati.
Infatti è proprio così, Sam è venuto a prendere lo schizzo e sul volto ha un'espressione tra il sorpreso e il disgustato.
"Pensare che ero venuto a vedere se stavi bene, perchè girano strane voci su te e ehm..Alexander. Invece vi stavate baciando, complimenti!Natalie era preoccupata,, siete scomparsi dietro una colonna".
Io scatto, non capisco quale sia il problema, lui non sa niente, o perlomeno non dovrebbe.
Sono arrabbiata e me ne esco con la peggiore risposta che potevo dare:
"Non mi devi proteggere! Sono abbastanza grande! Non puoi parlare tu che hai baciato Viola come se niente fosse!"
Non so se è più la sua reazione o la presa di coscienza di quello che comporterà la mia risposta a provocarmi una fitta improvvisa di senso di colpa.
Abbassa il capo e si gira sui tacchi, lasciandomi con lo schizzo in mano.
"Davvero, non sapevo quanto potessi essere glaciale" mi dice Alec, gli occhi pieni di disgusto.
Si guarda intorno con mossa teatrale.
"Ci farà visita qualcun altro?"
Prende la sua giacca da terra e scompare, mentre io continuo a sentire il suo fiato che scalda la mia pelle ghiacciata. Le mie labbra stanno aspettando ancora il suo bacio.
"Adesso basta" sussurro.
Il ragazzo del bosco smetterà di rovinarmi la vita.
E poi mi venne l'idea geniale.
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Il ragazzo del bosco
FantasyShine Grace non ha mai creduto alle fiabe. Un giorno però arriva Alec, un ragazzo misterioso e bellissimo, e lei capisce di essersi sempre sbagliata. I principi esistono. Alec però non è il tipico ragazzo della porta accanto: scompare spesso nel bui...