Quindi?

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Se la vita sembra un arcobaleno, ricorda che la pioggia è già passata.



(I need your love, Calvin Harris)


Alzo la testa, e ci metto un po' a ricevere il messaggio.
Sto arrivando

Di chi era? Della ragazza sovrannaturale?

Mi alzo in piedi e mi rendo conto di avere una minaccia imminente tra le mani.
Questo non è umano, mi ripeto.
Le mie mani stringono convulsamente il foglietto che si sta accartocciando, e sta rilasciando residui di bruciato.

Poi sento un colpo, nuovo e diverso dai rumori precedenti.

Qualcuno sta aprendo la porta.
Non sembra forzarla, ma sembra che ci stia infilando qualcosa di metallico.
Sono talmente immersa in questo nuovo mondo fantastico che la realtà mi sembra più lontana che mai.
Mia madre sta aprendo la porta con le chiavi.

Ed è anche veloce.
Come lo copro?
Mantieni la calma, Grace. Mantienila.

Prendo il tappeto e lo richiudo su se stesso, lo tengo tra le mani sporche di bruciato del biglietto, che adesso sta scivolando lentamente a terra. Lo afferrò, e corro in camera attraverso il corridoio.

Apro un cassetto vuoto e ci rovescio dentro tutto: le ciocche di capelli biondi, la neve, la terra e ci metto anche il biglietto.

Torno in sala, e cinque lancio convulsamente per terra il tappeto, sistemando le pieghe con la scarpa.

Mia madre è entrata:
'Shine!' Sta chiamando.

Mi sistemo i capelli, mentre lei mi guarda con disappunto.


'Perché questa puzza?' Mi chiede inarcando un sopracciglio.

'Ehm..ho bruciato i toast.' Sorrido leggermente fingendo di essere in imbarazzo per la mia totale incapacità in cucina.
'Tesoro, mi sei mancata al lavoro' mi dice, cascandoci.
O almeno spero, sono un totale fallimento nel raccontare bugie.

Ci abbracciamo e io tiro un sospiro di sollievo.
Come faccio a dirle che una mia amica scomparsa, ha lasciato dei capelli e un biglietto in sala, proprio come l'incubo che ho fatto e che mi minaccia? E che sua figlia ha subito o combattuto contro qualcosa di sovrannaturale ma non ricorda cosa?

Guardo i suoi occhi verdi, e mi chiedo come potrei tirarla dentro a questa storia?

'Preparo io da mangiare, dai. Ti faccio la pasta, e poi parliamo un po' - sussulto- dei bei fidanzatini che avrai trovato quando la tua cara mammina era in città per lavoro'.

Mi fa l'occhiolino.
Alzo gli occhi al cielo, ma non per esasperazione.
Lei si dirige verso la cucina e io sgattaiolo in camera mia, contenta che mia madre non sospetti niente.


Aspettando il pranzo, apro lo zaino azzurro e scaravento sul letto il libro di filosofia, con una strana allegria. Poi mi siedo dolcemente sul letto come per volere mantenere la calma, non capisco perchè sono così felice, mi viene pure da canticchiare. Forse sono contenta che mia madre sia tornata.

Mi sdraio, lasciando andare ciocche di capelli biondi in giro per il piumone colorato.

Afferro le cuffiette verdi per la musica e inizio a giocherellarci, tanto per  fare qualcosa, che non mi permetta di pensare.

Afferro il libro di filosofia, e lo apro a pagina 250:

non capisco niente di quello che c'è scritto. Grande.

Addio compiti per domani.

Sbadiglio e apro un altra pagina: 80.

C'è qualcosa attaccato sopra: un post-it rosa fucsia:

La la la

-Viola

Accidenti, che fantasia la mia migliore amica.

La luce che entra dalla finestra mi acceca, sembra un giorno di estate, e ciò non mi dispiace affatto.

Di quelli caldi, in cui non hai voglia di fare niente,ma sei felice perchè appunto, puoi non fare niente.

Il mio libro è pieno di scarabocchi colorati e di fogliettini di Viola e Kora.

Quanto mi mancano le sue treccine castane, e le sue lentiggini.

Si è trasferita all'inizio dell'anno scolastico e abbiamo pianto tanto tutte e tre, abbracciate in camera sua.

Mi ricordo che ascoltavamo le canzoni degli anni ottanta, perchè pensavamo a quanto fosse commerciale la musica moderna e quanto fossero d'oro quelle più datate, che rimangono per sempre.

Ci sdraiavamo sul suo letto verde e blu e ridevamo di tutto: della scuola, degli amici, dei professori. Poi arrivava il fatidico momento.

Il libro di filosofia di Shine ci faceva impazzire, scarabocchiare i volti degli intellettuali, far lori baffi e scrivere post-it colorati.

Per questo in camera mia adesso è pieni di cartellini diversi l'uno dall'altro.

Ho chiesto a ogni persona importante per me di scrivermene uno, ed alcuni per nostalgia li ho attaccati al mio libro.

Mi sento così piccola a pensarci, così infantile. Ma a volte provo una sensazione, di potenza.

Un po' come quando parte la tua canzone preferita e tu zittisci tutti perchè e la TUA canzone e ti senti immortale, ti senti infinito.

Pronta a sfidare chiunque.

Oppure quando in autobus inizia un pezzo che ti fa piangere e non puoi saltarlo, quasi fosse sacrilego, e trattieni le lacrime perchè la signora anziana di fianco a te già se la ride sotto i baffi.Okay, in questo momenti non mi sento un granchè.

Mi stiracchio e allungo le gambe, appoggio le mani dietro alla testa e faccio un bel respiro.

Perchè il mondo sembra essere così bello adesso?

Fose perchè è ritornata mia madre, pilastro della mia vita.

Afferro il cellulare alla mia destra e apro la schermata principale, ma non faccio in tempo a configurare i messaggi che mi ritrovo una scritta al centro:

Pagina 88

Messaggio da sconosciuto.

Del fantastico libro di filosofia di Shine, penso immediatamente.

Allungo la mano e sento la copertina liscia al mio tatto, poi mi tiro su con la schiena e lo prendo in grembo, aprendo pagina 88.

Alle tre, al parco.

Il ragazzo del boscoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora