Quello che passa nella testa, quello che stanotte resta.
"Shine!"mi chiama Viola e io intanto mi rendo conto che il mio flashback è durato solo pochi secondi.
Il ragazzo si è avvicinato a noi e mi sta insistentemente fissando.
Ora riesco ad osservarlo meglio: guardo la mascella marcata, e noto che è molto pallido.Da fuori sembra gelido e di certo non propenso a fare nuove amicizie.
Allunga la sua mano verso di me e si presenta:"Mi chiamo Alexander Marten".
Io gliela stringo e rispondo con voce decisa:"Sono Shine Amyson".
La sua mano è incredibilmente calda, a differenza dei brividi che mi percorrono.
L'ultima impressione che voglio dare è quella di essere fragile, soprattutto con uno dagli occhi di ghiaccio che sembrano leggere ogni tuo singolo e intimo pensiero.
Viola mi guarda e poi prende a braccetto Alexander , e nei suoi occhi leggo:"Ti prego, non farmi fare brutta figura".
Poi entriamo nel locale.
Già dall'entrata la musica mi stordisce, infatti non sopporto i rumori forti da quando ero piccola.
La sala è ampia e ben allestita, gremita di ragazzi. Il piano bar è vicino a noi e le luci sulla pista, di un azzurro-blu elettrico ,mostrano a poco a poco tutte le facce delle persone. Molti ragazzi stanno ballando.
Piano piano entriamo nella mischia anche noi, nonostante la mia riluttanza.
Per lasciare da soli i due fidanzatini, dico di voler prendere qualcosa da bere e mi avvio verso il piano Bar. Naturalmente non so cosa ordinare e questo pensiero continua a frullarmi in testa durante tutto il percorso, provocando un incidente.
"Scusa!-dico al ragazzo che ho colpito mentre ero sovrappensiero- non volevo farti rovesciare le bibite!"
Mi dispiace davvero.
Nonostante la macchia sulla sua maglietta, prima bianca, sia una prova sconcertante di quello che è successo, lui mi guarda e poi scoppia a ridere:"Stai tranquilla!Non è niente di grave".
La sua risposta mi stupisce, mi stavo abituando al gelo del ragazzo precedente.
"Posso ripagarli, se vuoi" gli dico cercando di evitare un minimo di senso di colpa.
Lui mi guarda e annuisce, muovendo il suo ciuffo biondo.
Ci dirigiamo al bar e ci sediamo su due sgabelli vicini.
"Come ti chiami?" gli chiedo. Sono molto imbarazzata.
"Kean. E tu?"
"Shine" rispondo.
"Che bel nome"- commenta con sincero interesse- Perchè sei qui alla festa?"
"La mia migliora amica mi ha costretto" gli dico, cercando di sembrare ironica, anche se di solito non mi riesce molto.
Lui sembra comprensivo:
"In questo caso, non posso obbligarti a pagare delle bevande di una festa di cui avresti gentilmente rifiutato l'invito".
Proprio in quel momento arriva il cameriere e noi ordiniamo.
Kean è davvero bello e ciò che noto di lui è la sua voce profonda e dolce, che mi sembra di conoscere da sempre.
Mentre prendiamo il drink portato dal cameriere, arriva Viola disperata.
"Alec è scomparso."
STAI LEGGENDO
Il ragazzo del bosco
FantasiShine Grace non ha mai creduto alle fiabe. Un giorno però arriva Alec, un ragazzo misterioso e bellissimo, e lei capisce di essersi sempre sbagliata. I principi esistono. Alec però non è il tipico ragazzo della porta accanto: scompare spesso nel bui...