Apri gli occhi

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Rimango immobile.
Alec sta cadendo a terra, mentre tossisce.
Un ragazzo sta incitando gli altri a correre, con vigorose pacche sulle spalle, e con l'aria di una persona spaventata.
Si allontanando, codardi, mentre Alexander giace a terra stremato.
Penso che non ci sia più motivo per nascondersi, e d'impulso mi getto fra le braccia di Alec.

È un assassino. Ti ha minacciato a mezzanotte.

Ma tutto questo, ricordo alla mia mente, che non importa più adesso.
Provo un forte istinto di proteggerlo, di tenerlo al sicuro.
Il fango a terra sembra risucchiarmi e portarmi in una profondità oscura, dove sono sola.
Anche se adesso lo sono.
Gli hanno sparato alla gamba, anzi, sono quasi sicura che quel tipo non fosse neanche capace di usare una pistola, quindi  è meglio dire che gli è partito un colpo.

Hanno sparato all'assassino.

Non so perché ma questa frase mi risulta alquanto strana. Alec, il pericoloso ragazzo che sembrava una roccia, ora è ferito.

Lui ha gli occhi chiusi.
Se ne sta in silenzio, insanguinato e bagnato per la pioggia.
Sono nel panico, e inizio a urlare:
"Alexander Ryan Marten, apri gli occhi! Mi senti?!"
Mi accascio a terra.
"Alec ti prego..apri gli occhi".
Gli poggio un dito sul collo.
Non c' è battito cardiaco.

Il ragazzo del boscoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora