1A PARTE: ISTINTO
(Friction, Imagine Dragons)
Natalie si libra in aria e solleva le braccia come se invocasse qualcuno, spalanca la bocca e poi i suoi occhi spaventosi si posano su di me.
Istintivamente mi butto di fianco e atterro dietro un albero a cui mi ero appoggiata precedentemente. Non pensando all'urto dell'impatto e alla vegetazione folta del bosco, colpisco una roccia affilata che prima era coperta da un cespuglio basso e non visibile.
Emetto un gemito di dolore e soffoco un urlo, perchè Natalie mi troverebbe in un attimo e sarei spacciata.
Osservo il braccio e deduco che mi sono procurata una ferita profonda ma non letale, a meno che sulla roccia non ci fosse una qualche sostanza velenosa fatta dalle bacche del cespuglio. Ormai mi aspetto di tutto.
Intanto l'albero che mi era vicino prende fuoco,nonostante prima fosse coperto di neve e ghiaccio, quindi questa deve essere opera di Natalie.
Tutto ciò non mi rassicura affatto.
E se Nat fosse fuori di sè?
Non mi sembra che stia ragionando molto. Dopotutto ha cambiato espressione nel giro di quattro secondi, prima.
Forse qualcosa che le ho detto l'ha fatta impazzire.
Anche se sinceramente, quando qualcuno si arrabbia non sfodera un paio di ali nere sanguinanti e un fuoco assassino. Sì, direi che è leggermente infuriata.
Alla fine la parola che sembra averla scossa di più è stata Falsa, dopotutto ha iniziato a tremare in quando l'ho pronunciata.
Nel passato qualcuno deve averla chiamata così e questo deve averla fatta soffrire.
Ma come è possibile?
Io non faccio parte di questo mondo, può essere che la faccenda del bosco sia collegata a qualcosa di soprannaturale?
La conferma non si fa aspettare.
Il fuoco si sta espandendo ed è davvero vicino a me,così arretro e mi ritrovo vicino a un salice.
Il salice piangente di quella fatidica notte, dove mi ha salvato Alec.
Quello a cui mi ero avvicinata e addormentata.
Sento una strana energia intorno a me, come se stessi acquistando potere.
Lo sento nelle ossa, l'energia mi scorre dentro e mi dà forza.
Mentre sul mio braccio sta scomparendo una scritta a carattere nero inchiostro:
ragazza del bosco
Il braccio mi brucia, e non per la ferita, ma io non ci faccio caso, sto diventando adrenalina pura.
Mi tolgo la giacca e mi strappo la manica, arrotolandomela sulla ferita e stringendo forte per evitare di perdere troppo sangue.
Non ho la mente annebbiata, ma completamente lucida, una luce abbagliante si propaga accanto a me e mi viene da urlare.
Come se avessi un peso sul petto che preme ed è insopportabile.
Natalie doveva avermi perso di vista perchè non appare da nessuna parte.
Qualcosa mi colpisce di lato e mi provoca un lamento straziante, ma non cado a terra.
La mia mano corre subito alla seconda ferita sulla gamba e i capelli sono appiccicosi perchè ha appena cominciato a nevicare.
Mi appoggio all'albero e ricevo un'altra carica di energia che basta a farmi rimanere in piedi.
Con la coda dell'occhio scorgo qualcosa di bianco.
All'inizio penso sia solo la neve.
Lo metto a fuoco lentamente, ma non riesco a capacitarmi di ciò che vedo anche quando ne posso osservare anche i dettagli.
I polsi di Natalie sono trattenuti dalle mani sanguinanti di Alexander che lotta con tutte le sue forze control'avversaria.
"Alexander.." esclamo incredula.
Ha il volto sudato e una del sangue gli cola dalla testa.
Si gira e quando mi vede inclina la testa all'indietro,gli occhi azzurro riflettono tutta la sua stanchezza ma le scaglie bianche che spiccano con il contrasto rivelano uno spirito con una tenacia che non avevo mai visto in nessuno.
I suoi vestiti sono a brandelli, bruciati.
L'unico elemento del suo corpo che non è stato toccato dal fuoco omicida di Natalie sono le sue ali.
Bianche, immense e candide come la neve che mi circonda.
2A PARTE: CORRI
(Run Boy Run, Woodkid)
Mi alzo in piedi barcollante e stringo i denti per domare il dolore bruciante al braccio che continua persistentemente a pulsare.
I miei scarponi affondano nella neve bagnata, che sta cominciando a diventare fastidiosa.
"Shine! Corri" mi sta urlando Alec, ma io non lo ascolto perchè non avrei mai il coraggio di lasciarlo lì da solo,non nella sua condizione, nonostante neanche la mia sia una delle migliori.
Lui sta continuando a combattere senza sosta e io non saprei comunque come aiutarlo e così,con le poche forze che mi rimangono, mi costringo a pensare.
Mi chiamo Shine Grace Amyson
Ho 16 anni
Sono la ragazza del bosco
Cantileno nella mia mente per mantenermi sveglia.
Lo sento nelle ossa che sono pronta e posso aiutarlo, ma come?
Una nuova ondata di energia mi percorre e io ho il fortissimo istinto di urlare.
Così urlo e non sento più niente.
Solo il silenzio, che mi assorda con la sua insostenibile pressione.
Che mi invade le orecchie e il cuore e ammonisce loro di non farsi sentire.
Ho la bocca aperta ma non sto più emettendo nessun suono.
Nel bosco è tutto silenzioso e la peggiore forma di paura mi penetra dentro.
Il terrore per coloro che si ama.
Mi appoggio a un albero e inizio a urlare con tutta la voce che ho il nome di Alec.
Del mio Alec, del ragazzo del bosco.
Non trovo risposta, così inizio a girovagare senza meta come un cane randagio perchè devo solo sapere che è vivo.
Sulla neve scorgo una figura accasciata che non emette un suono ed è in posizione fetale, con le braccia che stringono le gambe.
I capelli scuri sono un misto di neve e sangue ormai asciutto.
Mi dirigo verso quella figura e cado a terra di fianco a lei, ma riesco a posare un dito sul suo collo.
Non c'è battito cardiaco.

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Il ragazzo del bosco
FantasíaShine Grace non ha mai creduto alle fiabe. Un giorno però arriva Alec, un ragazzo misterioso e bellissimo, e lei capisce di essersi sempre sbagliata. I principi esistono. Alec però non è il tipico ragazzo della porta accanto: scompare spesso nel bui...