Confessioni

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Capitolo 18: Confessioni
Quando le due ragazze scesero dalla macchina di Stew, Moon guardò la casa dei suoi nonni davanti a se, sorridendo ampiamente. Era nuovamente a Sheffield.
-Casa!- esclamò. Perché anche Sheffield, per lei, era tale. Una casa, un rifugio che l'aveva sempre resa felice. Ruth l'affiancò guardando a sua volta l'edificio.
-E' bellissima- disse. Era una casa a due piani, dipinta di giallo chiaro e con tetto spiovente. Il giardino che lo circondava era tutto ben curato. -Siamo in periferia?- chiese. Moon annuì -Distiamo dal centro di pochi minuti- le spiegò.
La porta di casa si aprì, mostrando Rose, che tutta felice correva verso di loro.
-Siete qui!- abbracciò subito la nipote che, felice, ricambiò. Rose passò a Ruth che le sorrideva gentilmente.
-Tu devi essere Ruth. È così bello averti qui!- e, non appena la ragazza stava per porgere la mano e dirle che la ringraziava per l'ospitalità, Rose l'abbracciò. Ruth sgranò gli occhi sorpresa.
-Mamma, non spaventare questa povera ragazza- la riprese Stew, prendendo le valige dalla macchina.
-Sono solo felice di avere nuovamente due belle ragazze in casa con me- si giustificò la nonna.

Erano dentro la loro camera a disfare le valige, appropriandosi ognuna di un letto singolo.
-Che vista!- esclamò Ruth guardando fuori dalla finestra. Tutto il verde che le avvolgeva e la città poco distante da loro.
-Di notte è spettacolare! Intendo con le stelle e tutto- le disse Moon mentre tirava fuori le sue magliette dalla valigia.
-Bhe, non vedo l'ora di vederlo-rispose lei.
La giornata sembrò passare in fretta, fra i racconti di nonna Rose e il giro della casa per Ruth. La bionda sembrava veramente apprezzare quel posto. Moon lo vedeva dal suo sguardo.
-Devo ammetterlo, avevi ragione.
-Su cosa?- chiese Moon voltandosi verso di lei. Erano entrambe fuori in giardino, sdraiate su delle vecchie sdraio e guardavano il cielo stellato di quella prima notte a Sheffield.
-Riguardo il cielo di notte- rispose lei con lo sguardo in su. La castana non parlò e la calma che regnava per tutto il giardino le accompagnò per parecchi minuti, prima che Ruth a spezzasse quella quiete nuovamente.
-Moon, posso chiederti una cosa?-
-Certo.-
-Oltre a Effie, hai mai portato quacun'altro qui?- la sua voce sembrava seria. Moon rimase per un'attimo in silenzio, prima di risponderle.
-No!- fu sincera.
-Perché l'hai fatto con me, allora?- chiese, evidentemente curiosa. La ragazza sorrise mentre la guardava.
-Perché sei mia amica e ti voglio bene.-
I suoi occhi divennero lucidi mentre allungava la mano verso quella di Moon, che la imitò, stringendola.
-Te ne voglio anch'io e tanto- rispose. E con una stretta forte, ma delicata alla stesso tempo, era come se avessero sigillato per sempre la loro amicizia.

-Una partita?!- chiese Liam guardando Zack, seduto accanto a lui sul salotto di casa Prince. In mano aveva il joistick.
-Ma si, tanto non abbiamo nulla da fare- gli rispose il moro.
Avevano optato per una semplice partita di calcio PES.
-Con Ruth mi tocca sempre giocare a Little big planet- disse Liam con gli occhi concentrati sulla tv.
-Quello con i pupazzi strani?- gli chiese Zack.
-Esatto!- rispose, mentre il suo giocatore cercava di rubare la palla a quello di Zack..
-Hai saputo qualcosa? Intendo di lei e Moon a Sheffield- Da quando Ruth era partita non aveva più sue notizie e sapeva che, chiederle costantemente a Liam, avrebbe destato sospetti. Ecco perché gli chiedeva sempre come andasse con Moon e se la sentiva. Sapeva che istintivamente lui li avrebbe dato anche notizie sulla sorella.
-Bene. Pare che si stiano divertendo parecchio. Ruth mi ha detto che adora la nonna di Moon-
Zack annuì.
-Sono giorni che non vi vedete, come va? Di solito quando Quinn partiva ti davi alla pazza gioia con molte altre ragazze.
-Quello lo facevo anche quando lei era qui. Ma con Moon è diverso.-
-Ti piace sul serio, perciò- Zack sorrise
-Mi fa diventare pazzo delle volte, mi irrita parecchio per certi suoi modi, ma...- si interruppe mentre ripensava ai sorrisi e agli abbracci che lei gli dedicava. Sorrise. -Si, ci tengo seriamente a lei.
-Sai, ti ha cambiato...per il meglio. Niente più risse, niente più rabbia incontrollata, niente più nottate fuori che preoccupano tua madre. Mi sembra di rivedere il mio vecchio migliore amico- Zack ora portò il suo sguardo a lui, che però lo aveva ancora alla tv.
-Intendi dire che mi ha reso debole?- gli chiese Liam.
-No, ti ha reso te stesso- fu la risposta di Zack. Liam portò i suoi occhi nocciola a quelli di Zack e sorrise
-Amico, con tutte queste frasi da filosofo, non ti sei nemmeno accorto che ti ho fatto un gol- rispose.
-Cosa!?- si voltò verso la tv, per vedere il risultato -Che bastardo!- Sbottò, spingendolo in modo da fargli perdere il controllo del joistick e partire in vantaggio.
-Non vale- disse Liam rialzandosi e riprendendo la partita.
Stavano mangiando il dolce che aveva lasciato la signora Prince prima di andare al lavoro. Liam stava rispondendo ai messaggi di Moon.
-Pare che dopodomani ci sia una festa a Sheffield- disse guardando Zack.
-Ci vanno?- Zack si poggio con le braccia sul piano da cucina e guardò Liam. -Pare di sì- rispose, ma nessuna traccia di sorriso sul suo viso e l'amico lo notò.
-Preoccupato?- lo stuzzicò Zack.
-No, mi fido di lei.-
-E Ruth?-
-È mia sorella! Pensi davvero che non mi fidi di lei?-
Zack si strinse nelle spalle, non dicendo più nulla.
-Sai, ho notato che da quando le ragazze sono andate via, tu sei strano!-
-Io!?- chiese il moro indicandosi.
-Si, tu. Che c'è?-
-Nulla- il moro provò a sfuggire allo sguardo del suo amico.
-Qualcuna ti ha dato buca la sera precedente?- Liam sorrise divertito.
Zack iniziò a torturarsi le mani in modo nervoso -Che tu ci creda o no, sono stato io a dare buca a parecchie ragazze- ammise.
Liam sgranò gli occhi sorpreso -Mi prendi in giro?
Zack alzò gli occhi al cielo sbuffando, poi li riportò sulle sue mani.
-Sai...tempo fa, avevo baciato una ragazza. Era da parecchio che mi piaceva e volevo farlo.
-Eh?- chiese Liam, incitandolo a continuare.
-E pensavo che dopo essermi tolto quello sfizio, sarebbe tornato tutto normale...-il moro iniziò a torturarsi il ciuffo. -Eppure è da allora che non faccio che pensare a lei. L'ho ferita e lei ora mi odia. Non vuole più avere che fare con me.-
-Come fai a saperlo?- chiese Liam.
-M'ignora, evita sempre di stare nella stessa stanza con me...e una volta l'ho vista piangere. È stato terribile vederla in quella condizioni.-
Liam guardava Zack e, dal suo sguardo, capiva quanto quella confessione gli costasse e quanto quel ricordo lo rendesse triste.
-Chi è la fortunata che è riuscita a far breccia dentro il tuo muro?- gli chiese realmente curioso. Zack sgranò lievemente gli occhi, notando che, con quella confessione, si era praticamente fregato con le sue stesse mani.
-Ahm...non penso che tu la conosca- provò a chiudere lì la conversazione.
-Mettimi alla prova- Liam si strinse nelle spalle.
-Davvero, lascia stare. Andiamo a vedere il film, che abbiamo lasciato a metà-
-Te lo scordi, dimmi chi è- insistette l'amico, veramente curioso.
-Amico, sul serio!- Zack sbuffò.
-Che ti costa?- Liam era serio e scocciato. Non capiva il perché facesse così tanto il difficile.
-Oltre una mandibola rotta? Nulla!- rispose ironico Zack.
Liam aggrottò le sopracciglia, guardando attentamente l'amico. La sua frase risuonò per qualche secondo dentro la sua testa, prima che Liam capisse. Alzò le sopracciglia, riportando i suoi occhi nocciola all'amico.
-Mia sorella!?- chiese serio mentre si alzava dalla sedia.
Zack si passò una mano sui suoi capelli color corvino. -Non volevo- si giustificò.
-Lei ha sofferto per te? Eri tu quell'idiota per il quale l'ho vista star male?- si avvicinava pericolosamente all'amico.
-Liam...- provò Zack.
-Uno sfizio?- chiese invece Liam, realmente arrabbiato -Ruth era questo per te?
-No che non lo è! Io provo qualcosa per lei, qualcosa che va più in là della semplice amicizia. Qualcosa oltre l'attrazione fisica, che mi fa contorcere lo stomaco in modo strano e mi dà l'impulso di volerla proteggere ad ogni costo. Persino da me stesso!
Liam rimase fermo sul posto mentre ascoltava le parole di Zack. La sua rabbia sembrò dissolversi, lasciando spazio a un sorriso.
-Oh, certo! Ridi di me, adesso.
Liam, a quel punto, accennò realmente una lieve risata -Non rido per le tue parole, rido perché...senza nemmeno essertene reso conto, tu ti sei innamorato- Liam lo guardo negli occhi. Zack li sgranò come se avesse sentito qualcosa di proibito.
-Innamorato!?- chiese perplesso.
Liam, sempre con quel sorriso, sul viso annuì -Sono i primi sintomi che ti fregano. Credimi, ne so qualcosa.
Zack sembrava quasi incredulo. Era stato con molte ragazze, alcune di loro per lui avevano contato, ma, innamorato? Mai!
-Vuoi davvero risolvere con Ruth?- gli chiese Liam
Il moro annuì -Non puoi sapere quanto!
-Perfetto, preparati per un folle gesto- gli fece l'occhiolino.

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