Obbligo o verità?

538 33 0
                                    

Capitolo 11: Obbligo o verità?
Dato che erano solo i suoi diciassette anni, Eric aveva deciso di festeggiare solo con la famiglia e gli amici più stretti. Il clima che albergava in casa Cox riuscì a mettere più che a suo agio Moon, tanto da farla sentire come se fosse a casa sua.
-Dato che manca ancora un po', che ne dici di aprire i regali?- chiese la madre di Eric. Lui sorrise mentre iniziava a prenderli. I ragazzi avevano fatto una bella colletta, per comprargli una nuova play station, precisamente la quattro. Wendy era andata sul classico, comprandogli dei vestiti, mentre Mia, vedendo che Eric spesso indossava collane, ne aveva presa una a forma di piuma in argento. Ruth, esattamente come Wendy, aveva deciso di compragli dei jeans e una felpa. Quando arrivò il momento del regalo di Moon, lui prese la busta colorata, notando all'interno un piccolo pacco quadrato e un'altro rettangolare. Incuriosito aprì prima il più piccolo, dove c'era un bracciale. Quando aprì l'altro, la sua espressione mutò, mentre il sorriso si spense. Le sue dita andarono alle perline blu e i suoi occhi scattarono al braccio della ragazza privo del bracciale, sgranò gli occhi.
-Ma era tuo- disse.
Moon scosse la testa concedendogli un dolce sorriso. -Era suo, e sono sicura che vorrebbe che ce l'avessi tu.
Gli occhi lucidi di Eric andarono alla cornice. -E la foto?- chiese.
-Mi sono appropriata di qualche sua vecchia foto, l'ultima volta a casa sua- ammise facendoli spuntare un sorriso.
-Ho pensato fosse la più bella, ci siete tutti, e voi due sorridente entrambi. Il sorriso che aveva nelle foto con te, era un sorriso che poche volte le avevo visto addosso. Tu la rendevi felice, e da come mi hai parlato di lei, ho capito che era lo stesso anche per te.
Eric annuì, lasciò la cornice sul tavolo e andò verso di lei, che si alzò a sua volta, lasciandosi abbracciare da lui. -Grazie, è bellissimo e so quanto sia stato difficile per te separarti dal bracciale. Perciò grazie, per avermi dato qualcosa di suo.
Moon sorrise, mentre ricambiava quella stretta.
Avevano messo un po' di musica nella sala. Moon stava ballando con Mia, mentre vedevano Eric improvvisare un tango con Neil. Erano a dir poco ridicoli, ma si stavano divertendo parecchio.
Mia fece l'occhiolino a Moon, facendole fare una giravolta e lasciandole subito la mano. La ragazza si ritrovò addosso a Liam, che la prese subito.
-Scusa- disse accennando un timido sorriso. Liam come risposta le prese la mano, facendola girare su se stessa, portandola accanto a se per continuare a ballare.
"Liam odia ballare, per evitare figuracce preferisce tenersi lontano dalle piste da ballo" a Moon ritornarono in mente le parole che Ruth le aveva detto al ballo di Halloween. Sorrise fra se e se.
-Scusa- si sentì la voce di Zack.
Sia Moon che Liam, portarono lo sguardo alla loro destra, notando che il ragazzo stava ballando con Ruth, ma era una frana completa. La bionda gli concesse un sorriso.
-Guarda, è semplice- gli disse lei, muovendo un passo indietro e due in avanti -Visto? Avanti, prova- lo incoraggiò.
Zack guardò i piedi di entrambi e fece come gli aveva spiegato Ruth. Quando ci riuscì alzò lo sguardo verso di lei e le dedicò un sorriso smagliante. Le guance di Ruth si tinsero di rosso, mentre ricambiava con un timido sorriso.
Moon invece con un sorrisino sghembo, guardò Mia con sguardo complice. Era da un po' che le due avevano notato quanto Ruth avesse iniziato a guardare il ragazzo. Liam, aveva aggrottato le sopracciglia.
-Ehi- attirò la sua attenzione –Prepararti!
Liam parve confuso dalla sue parole. Moon velocemente si avvicinò a Lewis e Neil.
-Scambio di dame- disse impossessandosi della mano del ragazzo biondo.
-Non è un gran complimento- si lamentò Liam. Come risposta ricevette solo un sorriso divertito da parte di Moon, che quando vide che anche lui si apriva in un sorriso a trentadue denti, sentì il suo cuore mancare parecchi battiti prima di iniziare a battere furiosamente dentro al petto.


-Mi sembra di essere ritornata alle elementari- disse Moon sedendosi a gambe incrociate in mezzo a Wendy e Ruth.
-Dai, sarà divertente- disse Lewis, mettendo una bottiglia di plastica vuota, in mezzo al cerchio che avevano formato.
-Chi gira per primo?- chiese Neil.
-Giochiamocela a morra cinese- propose Eric, beccandosi occhiatacce da tutti -Che ho detto?
-Ti faccio presente che siamo in nove. Giocare a morra cinese ci ruberebbe solo del tempo. Perciò, l'onore al festeggiato- disse Mia.
-Okay- accettò Eric allungandosi verso la bottiglia e girandola. La sorte volle che si fermasse proprio sulla ragazza.
-Obbligo o verità?- le chiese.
-Verità- rispose. Eric pensò attentamente a cosa chiederle. -Sei mai stata attratta da qualcuno di noi?- chiese poi con un sorriso, come se si aspettasse già una risposta affermativa.
Mia guardò i ragazzi uno ad uno e scosse la testa. –Sinceramente, no. Non vi sopportavo, perciò eravate off limits ai miei occhi.
Loro furono sorpresi.
-Come potevi non sopportarci? Guardaci, siamo belli e simpatici- disse Lewis allargando le braccia.
-Non vi conoscevo, mi sembravate solo degli idioti montati.
Moon la guardava curiosa, non capendo a pieno il loro discorso. -Come non li conoscevi?- chiese.
Mia portò i suoi occhi alla ragazza.
-Conosco Ruth da quando avevamo dodici anni, così come gli altri. Ma non avevo mai parlato con loro. A scuola poi, come hai visto anche tu, hanno un'immagine da proteggere. Un'immagine che io credevo fosse il loro vero carattere- spiegò. Moon rimase sorpresa.
-Il giorno che eravamo al negozio a prendere i vestiti per il ballo, ti avevo detto che era la prima volta che le ragazze parlavano con i miei amici, pensavi che scherzassi!?- le chiese Liam.
-No, è solo che mi sembrava strano- ammise stringendosi nelle spalle.
-Okay, bando alle ciance, ora tocca a me- Mia allungò il braccio verso la bottiglia, che si fermò su Zack. Un sorriso sadico comparve sulle labbra della mora e ciò non prometteva nulla di buono.
-Obbligo a verità?-
-Io vado per l'obbligo- rispose lui senza timore.
-Allora dovrai dare un bacio, ma vero bacio, a ...- la bottiglia prese a girare nuovamente, fermandosi su Liam.
-...a Liam. Su, un bel bacetto appassionato- disse unendo le mani.
-Te lo scordi- risposero all'unisono i due interessati.
-Avevi scelto obbligo- gli ricordò Mia.
-Si, ma non pensavo che tu fossi propensa a rapporti gay- le rispose lui. La ragazza alzò gli occhi al cielo.
-Quanto la fate tragica per un bacio!
-E se io ti chiedessi di baciare Moon? Tu lo faresti?- le chiese Zack.
Sentendo il suo nome, la ragazza rimase sull'attenti, notando Mia che si alzava per raggiungerla.
-Non ci provare nemmeno- disse attaccandosi a Ruth.
-E dai, Moon, un piccolo sacrificio.
-Mai!- rispose. Tutti quanti risero, quando videro come si era nascosta accanto a Ruth.
-Cos'è, non hai mai baciato nessuno? Posso assicurarti che bacio benissimo- continuò l'amica, facendola ridere. Gli occhi grigi di Moon andarono a Liam, che la guardò a sua volta, con un sorrisino sul viso. Entrambi stavano pensando al bacio che si erano scambiati a teatro.
-Se Moon non bacia te, col cavolo che io baci Liam- ribadì Zack.
Liam tornò subito a guardare i due -Ehi, chi vi ha detto che io sia consenziente?
-Zitto e subisci Prince- gli rispose Mia con una mossa della mano. -Moon- cantilenò poi con voce dolce.
-Non sono dell'altra sponda. Mi dispiace Mia, non sei il mio tipo.-
-Okay, allora- sbuffò la mora -Dagli un bacio sulla guancia, almeno- guardò esasperata Zack, che fu felice di quella scelta. Dopo toccò a lui girare la bottiglia, che si fermò su Lewis, che ovviamente scelse obbligo. Moon fu costretta a dargli da bere, mentre Eric gli teneva bloccate la mani, e quasi temette di averlo strozzato quando lo sentì tossire. Il gioco continuò per parecchio, e tutti avevano capito che quelli a giocare sporco erano: Mia, Zack e Lewis.
-Moon, obbligo o verità?- chiese proprio l'ultimo guardando la ragazza. Lei ci pensò su e non sentendosela affatto di svolgere un obbligo scelto da lui optò per la seconda. –Verità!-
-A che età hai dato il tuo primo bacio?-
-A stampo a cinque anni, a un bambino che mi regalava sempre i cioccolatini- ammise.
-Intelligente il bambino, penso che d'ora in avanti inizierò a usare il suo trucco- Eric con quella frase fece scaturire risate generali.
-Io intendevo un vero bacio- Lewis sorrise sghembo.
-Non vale, non hai specificato- lei andò in fiamme.
-Tu non mi hai fatto finire- continuò lui alzando le sopracciglia, con uno sguardo vittorioso.
Moon abbassò lo sguardo imbarazzata, pensando che scegliere l'obbligo sarebbe stato molto meglio.
-Sedici- disse piano.
-Wow, da poco perciò! A Chi?- chiese Eric, improvvisamente più interessato alla conversazione.
-Mi dispiace, ma non svuoto il sacco. Dovete girare nuovamente la bottiglia- disse lei alzando il mento con fare superiore e incrociando le braccia al petto, con un sorriso beffardo sul viso.
Sentì però due occhi nocciola guardarla più intensamente da quando Lewis le aveva fatto quella domanda. Quando si voltò, Liam la stava guardando un misto fra l'incredulo e il sorpreso.
-Che sfiga, tanto si sa che ora sceglierai sempre obbligo- sbuffò il riccio. Lei si limitò a un'alzata di spalle, facendo girare la bottiglia, che finì su Ruth.
-Obbligo- rispose subito la bionda.
-Visto che siamo in tema. Un tenero bacio sulla guancia a...- la bottiglia prese a girare come una trottola, prima di fermarsi su Zack. I due si scambiarono uno sguardo sorpresi.
-Zack- annunciò Moon pensando che il Karma era dalla sua parte.
Ruth si sporse lentamente verso di lui, dandogli un dolce bacio sulla guancia. Quello che non sfuggì a Moon, fu il sorriso che comparve sulle labbra del ragazzo.
Ritornare a casa dopo una serata del genere, intristì parecchio Moon, che pensava che avrebbe dovuto aspettare ancora tanto, per poter nuovamente passare una serata del genere.
In camera, si cambiò in fretta e davanti allo specchio e si legò i capelli in una coda alta. Dal riflesso dello specchio, vide la sua foto con Effie sul comò. Si voltò. Non aveva avuto più nessun amico dopo la sua morte. Ed essere ritornata a Londra le avevo portata una nuova vita e delle persone fantastiche accanto a se. Il suo cellulare, sul letto, prese a squillare. Con un balzò lei si butto sul materasso, prendendolo. La foto di Liam sul display fece allargare il suo sorriso.
-Ma come, già ti manco?- chiese mettendosi supina.
-Che usignolo modesto- commentò lui.
-Come mai mi hai chiamata?- chiese lei, guardando il soffitto bianco.
-Nulla, per vedere se eri ancora sveglia- rispose.
Moon corrugò le sopracciglia. -Si, sono arrivata da poco- Ci fu del silenzio, tale che Moon pensò che lui le avesse chiuso il cellulare il faccia. Allontanò l'apparecchio, ma notò che la chiamata era ancora aperta.
-Li...- nell'esatto momento che lei stava per chiamarlo, sentì la voce del ragazzo precederla.
-Ho chiamato anche per chiederti una cosa-
La ragazza capì subito cosa volesse chiederle, ma preferì aspettare in religioso silenzio, che lui continuasse.
-Hai detto che hai dato il tuo primo bacio da poco.-
-Tecnicamente io detto l'età. Eric ha detto da poco- specificò.
-Non è quello il punto. Insomma...- insistette il ragazzo, dall'altro capo del telefono. Moon si morse il labbro inferiore attendendo.
-Sono stato io...il primo?-
Moon si portò una mano sul viso. -Dio, Liam. La fai sembrare un'altra cosa così.
Senza che nessuno dei due potesse aspettarselo, scoppiarono a ridere. Ridevano come due scemi, nonostante quella sera non avessero bevuto niente.
-E comunque, si.
-Davvero?- chiese sorpreso.
-Se non te ne sei accorto, significa che bacio davvero bene- disse lei per metterla sul ridere, mascherando così anche il suo nervosismo. Non era esattamente una cosa che volesse che lui sapesse. Le sembrava imbarazzante dire che aveva dato il suo primo bacio a sedici anni.
-Non te la cavi male- fu la sua risposta.
Moon sentiva le guance andarle in fiamme, sorrideva come un'idiota, come se fosse ubriaca. Non riuscì a resistere all'impulso e rise nuovamente.
-E' la prima volta che ti sento così di buon umore- disse Liam.
-Lo sono da quando abbiamo deciso di non ignorarci- fu sincera. Ci fu nuovamente del silenzio, dove il buon umore di Moon andò a scemarsi, pentendosi subito di avergli detto la verità.
-Allora non ti lascerò tanto facilmente- le sue parole le fecero ritornare il sorriso.
-Buona notte, Liam- si limitò a dirgli.
-Buona notte, usignolo.-
Quando la ragazza chiuse la chiamata era fin troppo felice. Se avesse potuto, sarebbe corsa per tutta la casa urlando di felicità. Ma l'unica cosa che fece, fu soffocare quel urlò sul suo cuscino.


-Foster!- la chiamò Mrs Ferless mentre stava per uscire dalla classe di arte. -Potremmo parlare in privato?
-Certo- rispose. Guardò verse le sue amiche e Eric, che la stavano aspettando sulla soglia. -Vi raggiungo al parcheggio- disse loro, che dopo un ultima occhiata decisero di uscire.
Moon si avvicinò alla cattedra, guardando la professoressa.
-Nella mia materia vai veramente bene. I tuoi disegni sono realmente stupendi- si complimentò.
-Grazie- disse con un sorriso Moon.
-A breve a scuola inizieranno dei corsi. Sono pomeridiani e verranno svolti da un vero e proprio artista. I lavori che farai lì, sarebbero un voto in più per te, che ne dici di partecipare?
-Davvero?- chiese Moon più che interessata.
La donna annui, prendendo un foglio e porgendoglielo. -Questo è il foglio dell'iscrizione. Cerca di farmelo avere prima della fine della settimana.
-Lo farò. Grazie mille.
La donna si limitò a sorriderle, quando Moon la salutò uscendo dalla classe. La ragazza corse per tutti quei corridoi. Quando fu davanti al portone lo aprì con più forza che aveva, e guardando verso il parcheggio, notò che tutto i suoi amici erano lì, accanto a tre macchine e stavano aspettando solo lei.
-Sei nei guai?- chiese Mia quando li raggiunse.
Moon scosse la testa -La professoressa voleva che mi iscrivessi a un corso di pittura- spiegò mostrando il foglio, che teneva ancora in mano.
-Te lo meriti. I tuoi disegni sono davvero stupendi- le disse Ruth, che ricevete un gran sorriso dall'amica.
-Perciò che fai? Partecipi?- chiese Lewis. Moon annuì. -Si. In fin dei conti mi alza anche la media.
-Perché, in effetti, non sei già una secchiona!- disse Eric. Come risposta Moon gli fece la linguaccia. Lui rimase per un attimo a guardarla sorpreso, poi sorrise, un sorrise dolce.
-Esattamente come lei- fu un sussurro, ma fu più che udibile. Quando notò lo sguardo curioso della castana parlò nuovamente. -Ultimamente, me la ricordi spesso, tramite i tuoi gesti. Non aveva sbagliato, siete realmente uguali.
Moon sorrise, perché amava sapere di avere ancora qualcosa in comune con Effie.
-Non per nulla era mia sorella- si pavoneggiò, facendo comparire un altro sorriso sulle labbra del ragazzo.
-Allora, andiamo?- chiese Neil su di giri.
-Dove? - domandò la ragazza guardandoli.
-Non ti hanno detto nulla?- chiese lui.
-Di cosa?- in quel momento due mani le coprirono gli occhi.
-Fai troppe domande, usignolo- sussurrò al suo orecchio Liam. Percepire il suo respiro sull'orecchio, le fece aumentare le palpitazioni, ma mai quando se lo ritrovò a pochi centimetri dal viso, quando lui le libero gli occhi.
-Preparati a un bel viaggio in macchina e chiama anche tua madre, non vorrei che avesse istinti omicidi nei miei confronti.-
Moon rise, pensando che non sarebbe mai stato possibile, dato che sua madre sembrava adorarlo.
Prima di partire, aveva chiesto specificatamente di andare in macchina con Neil. Voleva evitare Lewis, e stare con Liam non l'avrebbe aiutata molto a tenere le distanze come una semplice amica.
Lewis, aveva con se: Mia e Eric. Liam: Ruth e Zack, mentre Neil : Moon e Wendy.
Dentro la macchina del biondo, Moon iniziò a maneggiare con la radio, alla ricerca di una stazione radio decente, ma a quell'ora non trovava nulla se non canzoni strappalacrime e cori della chiese, il che non era molto ideale per loro. Moon tirò fuori il suo cellulare.
-Si collega con il bluetooth?- gli chiese.
Il ragazzo con lo sguardo alla strada annuì. Moon iniziò a maneggiare con la sua radio, in modo che accettasse i suoi dati, ma ovviamente lei riusciva a fare tutto tranne ascoltare le canzoni. Neil e Wendy ridevano quando la castana mandava gli accidenti alla radio.
-Questo coso è stupido!- disse sbuffando.
-Penso che sia tu a non saperlo utilizzare- la riprese il biondo.
-Ma...come- iniziò lei a premere diverse volte il nome del suo bluetooth sullo schermo -siamo simp...- in quel momento si sentirono le note di Teenager dirtbag. Urlò alzando le mani in segno di vittoria.
-Che l'ho fatta!- disse prima di iniziare a cantare. Wendy la guardò incredula, ma allo stesso tempo divertita. Non aveva mai visto Moon come in quei giorni, totalmente felice e spensierata. E a essere sincere l'adorava molto di più così.
Verso il ritornello della canzone, Neil si unì a Moon. Entrambi cantarono a squarciagola.
-Forza, Wendy!- disse Moon. Lei scosse la testa.
-Daii- insistettero tutti e due.
-Non so cantare- si giustificò la riccia.
-Ti sembra che io sia intonata?- le chiese divertita Moon.
-Tre, due, uno- disse Neil, e non appena il ritornello partì iniziarono a cantare, con Wendy che si unì a loro due.
La musica s'interruppe proprio sul più bello, facendo sentire il suono della chiamata. Moon sbloccò subito il telefono accettandola.
-Mamma- disse avvicinando il microfono alla bocca.
-Tesoro, mi avevi chiamata?- chiese lei. La sua voce si sentiva all'interno della macchina.
-Si. Volevo dirti che tornerò a casa dopo cena, sono uscita con i miei amici-
-Dove andate?
Moon guardò Neil, in cerca di aiuto, non sapeva nulla della destinazione.
-Stiamo facendo loro una sorpresa- disse il biondo alzando la voce.
-Ehm?- Clare non lo riconobbe. Difatti degli amici di Moon, oltre a tutte le ragazze, aveva conosciuto solo Eric, Lewis e Liam.
-è Neil- la informò subito.
-Ciao, Neil- lo salutò.
-Salve, signora Foster.
-Cerca di riportarmela intera a casa- seppur il tono giocoso, la donna lo intendeva per davvero.
-Non si preoccupi, ne avremmo cura- e mentre diceva ciò faceva l'occhiolino a Moon.
-Divertitevi allora.-
-Ciao, mamma- Non appena la chiamata si chiuse, la musica ripartì.

Nightingale!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora