Corvo nero e canarino giallo

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Capitolo 15: Corvo nero e canarino giallo
Moon stava togliendo i residui dal vassoio, che poi passava in modo silenzioso a Neil accanto a lei, che a sua volta li dava un'altra pulita prima di passarli a Liam o a Lewis che avrebbe provveduto con l'acqua.
-Che mortorio. Mi mettete l'angoscia- fu Eric a parlare.
-L'angoscia la mettono loro due- disse Lewis, guardando Moon e Liam, che erano di spalle e continuavano a pulire.
-Al posto di parlare, lavorate- li riprese Liam -Così usciamo di fretta da qui.
-Come se avessi qualcosa da fare. La tua ragazza è bloccata qui con noi e nemmeno le rivolgi la parola- disse Zack. Liam che aveva in mano un vassoio da lavare, lo lasciò malamente, guardandolo.
-Da quando vi fate i fatti nostri?- chiese serio.
-Da quando tu fai il cretino e la ignori- gli rispose con un sorrisino l'amico.
-Moon, tu sei stranamente silenziosa. Non ti esprimi?- Neil sapeva che era strano che lei non dicesse nulla.
-Ho già detto tutto ieri, sta a lui capire o no- continuò a pulire il vassoio che aveva fra le mani.
Liam inarcò un sopracciglio. Quella frase non gli era piaciuta affatto. -Capire? Perciò l'unico che ha colpe qui sono io?! Tanto per fartelo sapere, si trattava di noi. Tutta quella dannata rissa.-
-Potevi benissimo evitarla- rispose a tono lei, continuando a dargli le spalle.
-C'eri. Quindi hai visto che era impossibile!-
Moon si voltò, per guardarlo in modo serio –Liam, non sei stupido. Se ti dice che vuole uscire a parlare, riesci a fare due più due.-
-Tu non capisci.-
-Allora spiegati.-
Lui scosse la testa, voltandole le spalle e continuando a lavare, ignorando completamente lei e quella discussione.
-Odio quando fai così! Se qualcosa non ti va bene, ignori tutti rintanandoti nel tuo guscio.
-Perdonami se non l'hai notato prima, almeno evitavi di avere un ragazzo come me.-
-Tu sei un idiota!- sbotto, battendo il piede per terra, come una bambina di cinque anni. -Non mi è mai importato nulla dei tuoi difetti. Quando una persona ti piace, accetti tutto. A me sono sempre andati bene i tuoi modi di fare, il fatto che avessi questo istinto di protezione nei miei confronti. Mentre tu la consideri una vergogna se io provo a esserti d'aiuto. Non puoi essere sempre tu l'eroe della situazione. Odio essere sempre nei panni di Loise Lane-
Liam la guardò dritta negli occhi.
-Io ti amo- disse Lewis, imitando una voce da ragazza, unendo le sue mani e assumendo un'espressione da innamorato. Entrambi lo guardarono male, da parte di Liam ricevete una spruzzata d'acqua addosso.
-E dai, quanto la prendete sul personale- disse lui. -Sarebbe realmente il caso di risolvere. Perciò non fare la bella statuina e dille qualcosa- lo incalzò Lewis.
-Con voi qui dentro? No, è imbarazzante!
I ragazzi sbuffarono chiaramente in segno di protesta.
-Almeno dimmi qualcosa, perché mi sembra di parlare a vuoto- disse Moon. Liam sospirò prima di lasciare tutto e asciugarsi le mani. Si avvicinò a lei, che alzò lo sguardo.
-Lo so che ti ho fatto una promessa. Ma non posso mantenerla, questo sono io.
Moon strinse i denti, cercando di trattenere la miriade di insulti che voleva lanciargli.
-Ci sto lavorando. Sto provando a cambiare per quanto riguarda la mia aggressività, ma devi capire che quando si toccano le persone alle quali io tengo, non m'importa più di nulla.
-Nessuno ha fatto del male a nessuno, Liam. Almeno finché tu e Will non avete iniziato a prendervi a botte- continuò lei.
-L'hanno fatto con le parole. L'hanno fatto riguardo te.- alzò la voce guardandola serio -Riesci a capire minimamente quanto..- si blocco guardandosi intorno. I quattro ragazzi, che erano tutte orecchie, appena notarono lo sguardo di Liam, fecero finta di ritornare a lavorare. Liam si abbasso quel tanto per avvicinare le sue labbra al suo orecchio. -Sei diventata troppo importante per me- le sussurrò.
Moon sentiva il cuore batterle forte dentro al petto. Era mai possibile che a ogni singola parola o gesto di Liam lei non riuscisse a reagire in modo diverso.
Senza pensarci due volte e ignorando il fatto che non fossero soli, portò le braccia a circondargli la vita, affondando il viso sul suo petto. Liam ricambiò l'abbraccio.
In quel momento partirono dei cori, stile "oooh", chiaramente per prenderli un po' in giro. Ancora abbracciati, nello stesso momento la coppia rispose con un dito medio alzato verso di loro.
-Anime gemelle, non c'è che dire- commentò Neil, causando risate generali.


Moon non sapeva di preciso cosa si aspettasse il gruppo dopo la rissa con Will e Brandon. Tramite i loro sguardi gelidi, nei confronti di lei e dei suoi amici, capì che il loro piano non aveva funzionato, qualunque fosse stato.
Oramai Liam e i ragazzi avevano lasciato completamente perdere il loro vecchi gruppo. Perciò Quinn, ogni volta che vedeva Moon, la trucidava con gli occhi. Il suo odio nei confronti della ragazza era più grande di prima, ma anche perché Liam l'aveva preferita a lei.
-Oggi!- propose Liam sorridente, poggiando un braccio sugli armadietti. La ragazza assunse un'espressione dispiaciuta.
-Non dirmi che sei impegnata?- chiese esasperato.
-Ho il corso di pittura- si giustificò lei. Liam sospirò –E' da una settimana che non riusciamo a vederci dopo scuola- si lamentò.
-Lo so, mi dispiace, ma sai quant'è importante per me il corso...per favore- gli fece gli occhi dolci, ai quali Liam non riusciva mai a resistere.
-Odio quando mi guardi così- disse guardandola negli occhi. -Va bene, ma inventati qualcosa con i tuoi, perché dopo il corso non mi scappi- le sorrise. Sorprendendola, poggiò le sue labbra a quelle di Moon, che gradì.
-Ma per favore. Mi state facendo salire il diabete. La smetterete mai con queste smancerie in pubblico?- chiese Mia.
Moon portò una mano sul petto di Liam, allontanandolo di poco. Entrambi guardarono verso destra, dove c'erano tutte e tre le ragazze. Moon accennò una lieve risata mentre la guardava.
-Grazie per l'interruzione- disse Liam scocciato. Mia fece spallucce.
-Ho sentito che avete intenzione di uscire. Mi dispiace rovinare i tuoi piani, Liam, ma Moon oggi ci serve- disse decisa
-Chi prima arriva meglio alloggia. Già prenotata- rispose lui concedendole un sorriso soddisfatto.
-Prenotata il cavolo! Abbiamo bisogno di lei- disse Mia indicando se stessa, Wendy e Ruth, che l'affiancarono proprio in quel momento.
-Ehi, vi ricordo che io sono qui. Non sono un parcheggio che parlate di prenotazioni- intervenne la diretta interessata, schioccando le dita davanti a loro due, che si stavano guardando in cagnesco.
-Giochiamocela a morra cinese- propose Mia combattiva. Moon sospirò alzando gli occhi al cielo.
-Mia, che succede?- le chiese, per sapere il perché di tanta insistenza.
-Canarino giallo e corvo nero- rispose l'amica. Liam la guardò come se fosse una pazza che stava delirando, mentre Moon aggrottò le sopracciglia, cercando di decifrare le sue parole.
-Canarino giallo- Mia alzò una mano -e corvo nero- alzò l'altra, avvicinandole, tanto da far toccare le dita -smack, smak. Da un bel po', e ora casini- spiegò.
-Si può sapere che stai dicendo?- le chiese Liam, seriamente preoccupato per la sanità mentale della ragazza. Moon, invece, guardò Ruth, che cercava di non tradire nessuna emozione. Capì subito.
-Scherzi?- chiese. Mia scosse la testa.
-Il corvo ora sta facendo lo stronzo con il canarino, perché ha trovato una nuova gallina.
Moon spalancò la bocca -Che corvo stronzo!- disse indignata, mentre con lo sguardo cercava Zack.
-Mi sembra di trovarmi con due psicopatiche- commentò Liam alzando gli occhi al cielo.
-Ssh- lo zittì Moon alzando il dito. -Quando di preciso il canarino e il corvo, hanno unito i becchi?
-Il giorno dell'acquazzone- rispose direttamente Mia. Moon rivolse un occhiata poco gentile a Ruth, dato che l'aveva tenuta all'oscuro di tutto.
-Sono passati quasi due mesi, il canarino avrebbe dovuto cinguettare prima- l'accusò.
-Capisco. Vi lascio. Non dimenticarti che dopo il corso vengo a prenderti- disse Liam. Lei gli rivolse un breve occhiata annuendo distrattamente, prima di ritornare alle sue amiche.
-Hai dimenticato di raccontarci qualcosa, Ruth?- chiese guardando la bionda. Lei parve dispiaciuta.
-Scusatemi. Io non sapevo come dirvelo. È successo.
-Bhe, per iniziare potevi dirci che lui aveva fatto il primo passo. Comunque cosa sta facendo adesso?
-Stamattina, l'ho visto con Dana Thompson. Si stavano baciando. Erano poggiati al muro del cancello- disse triste, con sguardo basso.
-Lui ti ha vista?- chiese Wendy, poggiandosi agli armadietti con le braccia incrociate. Ruth annuì.
-Ma non l'ho visto in faccia, ho camminato velocemente a testa bassa. Anche se avrei voluto mollargli un pugno- detta l'ultima affermazione guardò Moon -Mi stai facendo diventare manesca. La castana non riuscì a reprimere una risata.
-Corvo, corvo, corvo- disse Mia guardando davanti a loro. Il ragazzo in quel momento stava guardando loro, più precisamente Ruth. Il suo sguardo sembrava dispiaciuto e triste, eppure non si fermò, anzi raggiunse Eric e Neil.
Ruth sembrò rimanerci male. -Che sciocca. Chissà cosa mi aspettavo da quel bacio- disse portando i suoi occhi alle sue scarpe.
-Ruth?- la chiamò piano Moon, ma lei scosse la testa, i capelli biondi le ricaddero come una tenda sul viso. Ma ciò non servì a nascondere il suo singhiozzo. La ragazza l'abbracciò di scatto.
-Tranquilla- le disse accarezzandole la schiena.
-Sono stanca di essere illusa in questo modo. Mi era già bastato Peter. Zack aveva detto che mi avrebbe protetta come Liam. Allora perché mi fa stare solo peggio?- chiese stringendosi all'amica e nascondendo il viso nella cavità del collo di lei.
-Sono ragazzi!- disse Mia.
-Bhe sono dei completi idioti!- sbottò lei stringendosi di più alla castana. Moon spostò lo sguardo alla sua destra, verso i ragazzi, Eric e Neil stavano parlando, mentre Zack guardava verso le ragazze. I suoi occhi erano preoccupati su Ruth tra le braccia di Moon. Lei scosse la testa, rivolgendogli uno sguardo serio, che lui captò.

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