Quando nella vita ami troppo, soffri sempre. Ho amato svariate volte, ed è vero, e ogni volta tutto ciò che mi è stato restituito, è solo un gran dolore che adesso mi porto appeso dentro, e lo lascio lì invecchiare, sperando che muoia, ma non è così, non sarà mai così. Essere abbandonato da chi ami, significa già morire, e qualche volta si rinasce anche da quella morte, ma non si rinasce mai dal cambiamento che esso comporta. Col tempo tutto cambia, dicono. Ma io non ci credo più, sai? Ho visto il mondo precipitarmi addosso, la tempesta fulminarmi i giorni, e la vita spararmi colpi senza colpe, ed io? Io le ho sempre scritto una canzone, alla vita, di cui la melodia sono le parole.
Le ho sempre sorriso, sai? Anche quando ha preferito non amarci. Anche quando ti ha allontanata da me in un vento improvviso, in un inverno senza fine, in un tunnel senza luce, senza uscite. Ti ho sempre sorriso, sai? Anche quando mi hai donato solo lacrime d'addio. Anche quando avrei preferito metterti il broncio ti ho sempre sorriso. Ma a cosa è servito rinunciare a me stesso se tutto quello che mi hai dato è dolore e mancanza?
Come fai a promettere l'eterno se dell'eterno non ne hai vissuto nemmeno una frazione? Come fai a disegnare la luna se non sogni? E soprattutto, come hai fatto tu a cucire tutti quei 'ti amo' sulle labbra, se dell'amore non ne hai amato nulla?
Dimmi tu, come hai fatto, e come ho fatto io, a credere in un domani insieme, di cui le radici sono affondate insieme alle promesse di una vita ridotta in polvere.