-Cos'ho che le altre non hanno?-
Gli domandai con le lacrime agli occhi, standomene a braccia conserte sulla soglia della porta.
Si girò rapidamente verso di me, ed io incontrai il suo magnetico sguardo,
uno sguardo carico di meraviglia, stupore, uno sguardo che fu capace di scuotermi l'anima.
Mi sorrise leggermente, avvicinandosi a passo lento verso di me, e non distogliendo nemmeno per un attimo il suo sguardo contro il mio. Poggiò i suoi polpastrelli sopra un mio zigomo delicatamente, e ne accarezzò il contorno. Poi aprì bocca per dire qualcosa.
-I tuoi occhi son capaci di fare poesia-