<<Dove stai andando?>> urlai, sulla soglia della porta. Si giró, preso alla sprovvista e mi guardò. E in quell'attimo, giuro che tutta la mia rabbia scomparve. Lui era bello come non mai, ed anche io lo ero. Eravamo due anime dannate che si volevano maledettamente troppo, ma che insieme bruciavano troppo in fretta. Avrei voluto urlargli che lo amavo, solo che non ne avevo il coraggio.
Sprofondai nei suoi occhi miliardi di volte, e lui sprofondò nei miei. Ci volevamo, ma eravamo troppo uguali per stare insieme.
<<Vado a salvarti>> disse.