Capitolo 9

255 45 32
                                    

- Hey svegliati- sento scuotermi con delicatezza da qualcuno.
Apro gli occhi e non riconosco dove mi trovo. È piena di pianeti, di stelle e c'è anche il sole.

- O MIO DIO COME CI SONO ARRIVATA NELL' UNIVERSO?- urlo alzandomi di scatto dal letto.

- L'universo?- chiedono in tono confuso  delle persone che non riesco a scorgere dal buio.

- E VOI SIETE DEGLI ALIENI! Aiuto, ma in che pianeta sono capitata?-

Qualcuno accende la luce e mi ritrovo davanti dei volti familiari. Ah si, i Lynch, insieme a quel loro amico... Ratco? Raflix? Ratliff, ecco!

- Tu seriamente pensavi ti trovassi in una galassia lontana?- annuncia Ross ridendo e prendendosi beffa di me.

- Non è mica colpa mia se in questa stanza ci sono dei pianeti e in più voi non aiutavate la situazione con tutto questo buio!- affermo irritata.

- Ma io che ci faccio qui?- riprendo il discorso.

- Ti avevamo invitata a casa nostra, ma noi eravamo usciti pensando che non avessi accettato. Poi ci hai chiamato e siamo corsi a casa e ti abbiamo trovata appoggiata al muretto, così per non svegliarti ti abbiamo portato nella stanza degli ospiti, che un tempo apparteneva al piccolo Ryland...- dice Rocky

- Per farmi fare una figura di merda, grazie tante- finisco il discorso.

- Io ti avrei pure svegliata, ma questi qui hanno preferito portarti dentro- si giustifica Ross.

- Tornando a ció che mi hai raccontato per telefono...- incito qualcuno a parlare.

- Ah sì, c'entra il diario di Olympia, Sole- spiega Rydel, annuisco per farla continuare.

- Abbiamo letto le prime pagine, finchè non siamo arrivati ad una pagina in cui Olympia ci ha chiesto di non continuare senza di te. Ha lasciato scritto il tuo numero e così eccoti qua- continua Rydel.

- Okay-

- Io in tutto ció, non ho capito perchè non te lo possa dire di persona- afferma Riker.

- È un po' complicato, se fosse necessario ve lo diró, anche se credo che andando avanti lo scoprirete da soli- sfoggio un leggero sorriso incerto.

-----------

- Allora iniziamo a leggere?- chiede Ryland prendendo Sole.

Predo un lungo respiro e annuisco.

12/03/2012
Caro Diario,
Oggi è una bellissima giornata, il sole splende, gli uccellini cinguettano felici e io mi ritrovo a fissarli con un sorriso smagliante. Credo che niente rovinerà una giornata del genere.
Purtroppo mai dire mai. Mi sono sentita male, le solite cose un dolore al fianco e all'addome, ma questa volta era diverso. Era peggio del solito. Inoltre la cosa che più mi ha spaventato è stata la presenza del sangue nella pipì. Mamma e papà erano preoccupatissimi e siamo subito partiti per l'ospedale più vicino. Mi capita spesso di riavere questi problemi, anche con l'urina, ma solo una volta prima di questa. Ma dato che non volevo far preoccupare i miei non gliene ho mai raccontato. Arrivati all'ospedale un'infermiera mi è venuta a prendere con la sedia a rotelle e gliene sono grata perchè mi sentivo così debole, incapace di fare niente, non avevo neanche le forze per reggermi in piedi e il fianco... Il fianco provocava un dolore allucinante.
Non so ancora cosa sia, ma voglio sapere, voglio sapere cosa c'è che non va in me. Ho sentito i miei piangere, ma quando gli ho chiesto il perchè loro mi hanno risposto dicendo che non era niente. Ma io non gli credo. So che qualcosa non va. Prima o poi lo scoprirò.
Ora ti saluto, ciao.
P.S ti troveró un nome adatto, ma devi aspettare, se vuoi che abbia qualche significato importante per me.
Olympia.

- Okay, abbiamo tutti sentito cosa ha letto Ryland. Direi che posso pure andarmene ora - dico non reggendo più, mi sento ritornare quella Brooklyn debole rileggendo le sensazioni che Olympia a provato.

- Ross accompagnala a casa- gli ordina Riker.

- Perchè io? Ce la fa a camminare fino a casa. E riuscita a venirci, non sarà un problema a tornare- si lamenta.

- Ross, carissimo Ross. Io ti mando con tutto il mio cuore a fanculo, ti auguro una vita di merda e ti saluto- gli sorrido sfacciatamente andandomene via.

Ma chi si crede di essere? Se non poteva riaccompagnarmi a casa poteva dirlo liberamente, ma quel tono che ha utilizzato... come se fossi una cosa da disprezzare, mi ha fatta incazzare.
E poi, nemmeno un minimo di contegno: abbiamo appena letto un racconto reale, di una sua fan e lui niente, si comporta come niente fosse. Neanche una pietra resisterebbe ad evitare i propri sentimenti dopo un racconto simile. No, lui no, lui doveva rimanere impassibile. Perfino i suoi fratelli avevano gli occhi lucidi. Sono rimasta abbastanza sorpresa da questo loro gesto, pensavo che tutte le persone famose non avessero un cuore. Ma mi sono sbagliata, l'unico che non ha il cuore qui quel maleducato di Ross Lynch.

Il cielo si è inscurito ormai e io non riconosco più qual è la strada di ritorno. Prendo il cellulare sperando almeno che ci sia segnale, ma niente.
Brooklyn Smith si ritrova in un posto sconosciuto, di notte e senza segnale. Qual cos'altro?

- Hey Brooklyn- sobbalzo dallo spavento.

Ecco cosa mancava. Mi sembra normale. A Brooklyn non bastava tutto questo casino, in più si aggiungeva il re dei casini: Ross Lynch!

- Ma ti pare normale, sussurrarmi nell'orecchio nel bel mezzo della notte? Mi hai spaventata! Ma cosa cazzo hai in quella testa! - gli urlo contro.

- Okay, se non hai bisogno del mio aiuto per tornare a casa tua, me ne vado pure - dice avviandosi verso la sua macchina.

Lo rincorro, apro la portiera della macchina e mi ci siedo dentro,anche se mi costa tanto dirlo, ho bisogno del suo aiuto per tornare a casa.

- Questo è il mio indirizzo. Portami la- gli dico.

- Ei ei, vacci piano non sono mica il tuo taxi- sbuffo.

Nessuno parla durante il tragitto ed è meglio così, non ho le forze per litigare.

Arrivati, scendo dalla macchina senza salutare Ross ed entro in casa e cercando di fare il meno rumore possibile mi infilo tra le coperte e finalmente posso dormire in pace, dando spazio ai miei sogni.

Eccomi con un altro capitolo.
D' ora in poi ci sarà almeno una pagina del diario per due capitoli.
Mi sono informata riguardo al tumore al rene. Dovrei proprio fare il medico da grande. Pff... ma mi ci vedente in divisa? Ahahahah io no.
QUESTO CAPITOLO È UN PO' DIVERSO E LA STORIA SARÀ COSÌ CIRCA. COSA BE PENSATE? Fatemi sapere🎈

Moon🌙

Grazie a OlympiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora