So che non posto da tanto. Vi spiego alla fine del capitolo. Vi ricordo che nel diario il POV è di Olympia.
DEDICO IL CAPITOLO A: _GliOcchiDiDallas_ ( i tuoi commenti sono drogaa, e spero che il capitolo ti piaccia perchè è dedicato a te😆)
20/03/12
Caro diario,Volevo raccontarti delle giornate che ho trascorso gli ultimi due giorni. Sai è stato molto particolare perché è stata la prima volta che dopo un paio di anni sono riuscita ad uscire da questo ospedale. Questo è tutto grazie a Brooklyn. Okay, sta facendo uscire da me le parti più ribelli e una persona esterna potrebbe pure pensare che abbia una cattiva influenza su di me, ma ciò che non sanno è che in questi giorni mi sono sentita viva come non mai. Chissà forse abbiamo anche infranto qualche legge di poco conto, ma sai cosa vi dico? Che a me non frega un cazzo. Brooklyn odia quando uso le parolacce, ma senza di esse non riesco ad esprimermi come vorrei. Comunque tornando all'argomento principale... cosa abbiamo fatto? Ieri mattina presto verso le dieci di mattina (e sì per me è presto) Brooklyn si è presentata nella mia stanza ed era tutta agitata, diceva di prendere una borsa con dei vestiti dentro e tantissime altre cose che ora nemmeno ricordo. Una volta essermi ripresa dall'uragano appena entrato in camera mia le ordinai di calmarsi e di spiegarmi cosa avesse in mente. La sua risposta: -ce ne andiamo per una paio di giorni-
Io senza farmelo ripetere due volte iniziai a preparare tutto ció che mi aveva chiesto di fare. Col passare del tempo ho imparato a conoscerla. Anche se all'inizio puó sembrare una ragazza timida, con un po' di tempo capisci che è una ragazza raggiante e positiva, ma allo stesso tempo ribelle. Non so se capite.
Insomma subito dopo la mia eccitazione arrivarono le paranoie: qualcuno lo sa? Se ci scoprissero? Se chiamano la polizia?
Okay basta Olympia goditi un po' di libertà, mi imposi. Uscimmo in fretta e furia dall'ospedale senza esserci accorte che l'infermiera ci aveva viste e aveva chiamato quelli della sicurezza che iniziarono a rincorrerci.Noi iniziammo a correre più veloce possibile per arrivare al cancello dove il taxi che Brook aveva chiamato ci stava aspettando. Sentivo l'agitazione e l'eccitazione scorrermi per il corpo. Mi ero girata per vedere a che punto stessero quelli, e ci stavano proprio alle calcagna, ma il cancello era sempre più vicino e vicino e vicino e finalmente riesco ad afferrare la portiera e ci buttiamo dentro, mentre Brook diceva col fiatone all'autista di portarci al Lago di Como.
Dopo un'oretta nel taxi vidi Brook frugare nella borsa per poi alzare la testa con un volto totalmente scioccato. Si avvicinó a me e mi disse che si era scordata i soldi in ospedale. Ricordo di esser andata nel panico, ma cercai comunque di non darlo a vedere perchè sennó chissà cosa sarebbe successo. Sussurravamo a volume bassissimo sperando di non farci sentire dal taxista e dopo i suoi svariati sguardi indagatori decidemmo di non dirgli niente e che ci saremmo messe a correre appena saremmo arrivate a destinazione.
Così fu correvamo a più non posso con dietro il taxista che continuava a urlare che eravamo delle ladre e che qualcuno avrebbe dovuto fermarci, ma i tizi per strada erano troppo impegnati a far cose loro che non si accorsero di niente. E per di più ci fu di grosso aiuto la ciccia dell'autista, sembrava proprio uno di quei hamburger enormi americani fatto in persona!
Dato che se avessimo continuato a correre l' autista, per quanto fosse grosso e ciccione devo ammettere che era piuttosto veloce per la sua corporatura, ci avrebbe continuato a vedere, ci nascondemmo nel giardino di una villa. Una volta visto il taxista perdere la volontà di cercarci lo vedemmo andarsene via scoraggiato senza i suoi amatissimi €130. In effetti pure io mi sarei messa a cercarci disperatamente, in fondo sono pur sempre €130!
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Grazie a Olympia
FanfictionBrooklyn Smith, questo è il suo nome. Olympia Cowel, sua migliore amica. La loro amicizia nacque in un luogo che nessuno oserebbe mai immaginare: un'ospedale. Entrambe con la stessa malattia, ma solo Brooklyn riuscirà a cavarsela. Purtroppo la mor...