Capitolo 13

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DEDICATO A: cremmy   (grazie tante per i tuoi consigli)💘

BROOKLYN'S POV

Ero riuscita a fare un sorriso. Uno di quei sorrisi che facevo quando Olympia era viva. Non so come definirli, felici? Pieni di vita? Sinceri? Proprio non lo so. Ma fatto sta che dopo aver letto quella pagina del diario, ne era comparso uno. Mi sentivo al completo. Sentivo Olympia al mio fianco a sorridere e a ridere come una pazza, come era suo solito. Quanto vorrei tornare indietro nel tempo. La voglio qui accanto a me e a vivere la nostra amicizia come delle persone normali. Ma non si può, e il fatto che lo so fa veramente male. So di non poterla più rivedere, sentire la sua risata, le sue prese in giro e il suo modo di flirtare con i ragazzi, cosa che non faceva altro che allontanarli.

Dalla mia bocca fuoriesce un risata isterica e inconsciamente delle lacrime escono dai miei occhi a rimpiangere i bei tempi.

Per un momento mi sembra di aver visto Olympia al mio canto a sussurrarmi che tutto andrà bene. Ma lei non credo che sappia che la mia vita senza la sua è inutile e senza senso.  Avrei mille volte preferito che se si fosse potuto scegliere chi tra di noi due dovesse morire mi sarei fatta avanti senza insicurezze.

A interrompere i miei pensieri è qualcuno che bussa alla porta.

- Avanti- dico piano, anche se fuorisce più come un singhiozzo.

Dalla porta compare la figura di Ross Lynch, il tizio di credersi tanto fighetto, mentre non lo è minimamente. La fama gli ha dato al cervello.

- Se s-sei ven-uto per far-mi riaf-f-fiorare dei r-ricordi l-la porta è quella-  affermo, anche se non era mia intenzione dirla singhiozzando, volevo mostrargli che anche se lui cercava di farmi state male, io sarei stata forte. Ma purtroppo è stato molto più semplice pensarlo. La verità è che anche se io sono forte, non sono illimitata. Ho un limite anche io. E quel limite ora l'ho raggiunto.

Prendo un bel respiro profondo, mandando via tutti i singhiozzi.

- Non so cosa tu abbia contro di me. Okay, forse non è stato uno dei migliori modi presentarmi con quel tono arrogante. Avró pure sbagliato, ma io sono diventata così e non ci posso fare niente. Ti prego soltanto di andartene e di lasciarmi sola.- lo scongiuro con gli occhi, ma lui scuote la sua testa leggermente, ma sicuro.

Cosa vuole ancora? Mi ha già vista piangere... vuole vedermi morire?

Si avvicina piano piano a me e non posso fare a meno di indietreggiare.

Non mi fido.

Indietreggio fino a sbattere contro il muro. Non ho altra via d'uscita.

Le sue braccia avvolgono dolcemente il mio corpo. All'inizio siamo entrambi freddo e rigidi.

Nessuno mai si sarebbe immaginato che mi sarei lasciata abbracciare da Ross. Io l'ho odiato sin dal primo momento. L'ho sempre trovato arrogante, maleducato e fastidioso.
Ma in questo momento tutti i miei pensieri su di lui erano scomparsi e mi lasciai cullare tra le sue braccia. Pian piano riesco a ristabilirmi e mi stacco dall' abbraccio.

- Io so di Olympia. Noi sappiamo di Olympia.- mi riferisce.

- Chi te l'ha detto? Chi ve l'ha detto? Avevano detto che sarebbe rimasto un segreto.- inizio a scaldarmi. Chi di loro tre mi ha tradita?

- Ehy calma. Loro non sono stati. Noi saremo pure famosi, ma non siamo stupidi.- afferma -cioè loro non sono stupidi, io non l'avevo ancora capito. - ammise grattandosi la nuca. Sembrava veramente in difficoltà. Immagino cosa voglia dirmi e non ci penso proprio ad aiutarlo, deve riuscirci da solo.

- Beh ecco... riguardo a prima... io non volevo dire quello. Cioè non l'avrei fatto se avessi saputo.- continua lui.

Okay ho capito. Anche se è contro tutta la mia volontà, non ce la faccio a vederlo così. Mi fa pena.

- Quindi...- lo incoraggio.

- Quindi scusami Brooklyn- disse guardando per terra.

- Ti perdono solo se tu mi prometti che non racconterai a nessuno del nostro abbraccio. Era solo un momento di debolezza e non accadrà più.- baratto il suo perdono.

- Ci sto. Hai fatto un favore anche a me, così- dice per poi tornare in salotto dagli altri.

Decido di raggiungere pur'io gli altri. Scesa dalle scale tutti gli sguardi si fermano su di me e non posso fare a meno di rimanere a disagio. Immaginando che tutti erano preoccupati per me, prima che essi si preoccupassero per me rispondo ad un frettoloso "sto bene, non preoccupatevi".

- Ragazzi io voglio fare un giro, esco. Non dovrei fare tardi, ma in caso lo facessi non aspettatemi svegli- riferisco ai miei compagni di casa.

Prima di uscire vengo però fermata da Ryland e Rocky che decidono di aggiungersi a me. Rimango sorpresa quando in quel momento non pensai che mi avrebbero dato fastidio.

- Allora, dove si va?- chiede esultante Rocky.

-Prima di tutto ti devi calmare - rispose il fratello all' altro, dandogli una pacca alla spalla.

- Credevo tu fossi il più piccolo- indico Ryland.

- Infatti lo sono- replica, lasciandomi leggermente confusa.

- Beh non sembra per niente- commento.

- Ehi!- esclama fingendosi offeso Rocky.

Rido, facendo sorridere gli altri due. Infondo avevo ragione: la loro compagnia mi fa veramente piacere!


HERE I AM BABIES

Sperso come sepre che vi sia piaciuto e boh. Ahahaah ho molte cose da comunicarvi!

VOTATE&COMMENTATE PLEASE

VI ADORO THANKS FOR EVERYTHING.

KISSES

Moon

Grazie a OlympiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora