Cap 10

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Metto su l'acqua e gli metto il sale, poi apro il frigorifero per vedere cosa c'è dentro. Trovo sugo di pomodoro e pancetta e decido di fare la pasta all'amatriciana. Prendo una padella e vi metto sia la salsa che i cubetti di carne in modo da farli rosolare. "Mati in tutto siamo 10, vengono le nostre famiglie, Gabri e Ilaria e poi ci siete tu e Samu." "D'accordo. Voi potete apparecchiare la tavola?" "Certo." Giulia e Angela tirano fuori piatti, tovaglia, bicchieri, posate, caraffe, olio e sale e portano tutto sul tavolo allungato presente fra la cucina e la sala. Mentre stanno apparecchiando, sentiamo la porta di casa chiudersi e presumo sia tornato Samuele. "Ciao piccola, sono a casa. Ciao donne" "Ciao Samu." "Ciao amore." Ci scambiamo un bacio sulle labbra e poi lui accarezza il pancione. "Come stai?" "Bene, stranamente non sono troppo affaticata." "Meglio così. Hai bisogno per qualcosa?" "Potresti tagliare la verdura." Samu si avvicina al frigo e tira fuori dell'insalata per poi cominciare a tagliarla. Mentre sto cucinando comincio a non sentirmi benissimo: ho un po' di mal di testa, ma probabilmente è dovuto alla stanchezza e decido di non dire nulla al mio ragazzo. Verso le 20.00, quando butto giù la pasta, arrivano mio fratello e le famiglie delle mie sorelle. Come entra in casa, la mia nipotina Sofia si fionda su di me e mi abbraccia le gambe. Mi guarda tutta e mette una manina sulla mia pancia. "Tia cota c'è dentro la tua pancia?" Samuele si abbassa alla sua altezza e le accarezza i capelli. "Dentro la pancia della zia ci sono due cuginetti, però non lo dire a mamma e papà e neanche agli altri che lo vogliamo dire noi fra un po', va bene piccola?" "Ok." Si gira e se ne torna di là con i suoi. Io scolo la pasta e la unisco al sugo, poi prendo il tegame e raggiungo gli altri vicino al tavolo. Poggio la padella sul tavolo e mi siedo nell'unico posto libero tra il mio ragazzo e la mia nipotina. Di fronte a me ci sono Gabriele e Ilaria: anche lei ha un pancione enorme, ma lei ormai dovrebbe partorire, è questione di giorni. Loro aspettano una femmina e hanno deciso di chiamarla Lucia. Alla mia destra, dal lato di Sofia, ci sono Angela e Davide, mentre a sinistra ci sono Giulia e Marco con il piccolo Luca a capotavola sul seggiolone. "Ciao Ila, ciao Gabri." "Ciao sorellina, come stai?" "Bene dai, tu Ila?" "Non vedo l'ora che questa bimba esca da qui per stringerla." "E voi cosa ci dite?" "In che senso?" "Saranno maschietti o femminucce?" "Lo volete sapere davvero?" "Certo! Cosa pretendete che aspettiamo fino alla nascita?" "D'accordo, ve lo diciamo. Aspettiamo due maschietti!" "Evviva!" Mio fratello esulta come un bambino, ma mi sembra più che normale visto che è sempre stato in mezzo alle femmine. Le mie sorelle sono altrettanto felici, anche perché due nipotini sono sempre ben accetti, indipendentemente dal sesso. Riempiamo i piatti di pasta e Samu mette un po' di vino nei bicchieri di tutti, tranne a me, Ila e Sofi, che abbiamo il succo all'arancia. Brindiamo ai nostri gemellini e cominciamo a mangiare. Man mano che la cena va avanti, io sto sempre peggio, tanto che, ad un tratto, la mia nipotina mi chiede se sto bene. Le sorrido al meglio delle mie possibilità e le dico che la zia è solo un po' stanca. Una volta finito di mangiare ci spostiamo sui divani. "Ma per il discorso casa? Rimarrete qui?" "No, abbiamo cominciato a guardarci intorno e abbiamo trovato una possibile casa a qualche chilometro da qui, così saremo vicini ad entrambe la famiglie." "E quale casa sarebbe? Non mi sembrava vendessero case nei dintorni." "Infatti al casa non è ancora dell'agenzia. Appena diventa loro ci chiamano per farcela vedere, ma ci hanno già detto che sarebbe un po' da sistemare. Comunque è quella casa che sembra abbandonata qualche strada più avanti di questa. Non è granchè da fuori, ma sicuro è più grande e adatta di questo mini-appartamento." "Beh comunque lo sapete che se avete bisogno noi ci siamo. Il babbo vi aiuterebbe con i mobili, la mamma con le pulizie e poi ci sarebbero i vostri amici. Vedrete che se la prendete riuscirete a metterla a posto in tempo per la nascita dei due piccoli." "Si spera che abbiate ragione." Continuiamo a parlare per tutta la sera di gravidanze a case. Ci rendiamo conto dell'orario solo quando notiamo i due piccoli, Sofia e Luca, addormentati uno in braccio al babbo e l'altra sul tappeto con i giochi attorno a lei. Salutiamo i miei fratelli e , una volta chiusa la porta tiriamo un sospiro di sollievo. Io mi sento ancora poco bene, ma non voglio che Samuele si preoccupi, così cerco di nasconderlo. "Allora piccola, com'è andata oggi pomeriggio?" "Bene, le mie sorelle mi hanno fatto vedere un negozio molto carino con un sacco di bei vestiti che vanno anche a me." "E cosa hai comprato?" "Ho preso qualche vestito, qualche maglia, qualche felpa e anche qualche paio di pantaloni." "Sei rimasta soddisfatta?" "Sì" Non ne posso più delle domande e la testa mi sta scoppiando. Mi porto le mani alle tempie e provo a a far diminuire il dolore premendo su queste. "Mati, tutto bene?" "No, ho un gran dolore alla testa, e ogni tanto qualche capogiro." "Vieni, ti porto su." Mi porta in camera e mi fa stendere nel letto, poi torna di sotto per prendere non so cosa. Come tocco il cuscino con la testa, però mi addormento con tutti i vestiti.


P.O.V. Samuele

Vado in cucina a prendere il termometro per vedere se Mati ha la febbre. Si vedeva che non stava bene,ma volevo aspettare che lo ammettesse lei. Torno in camera e la trovo addormentata sul letto con tutti i vestiti. Le tolgo il vestito e le metto la maglia del pigiama a fatica vista la sua pancia. Le sfioro la fronte e noto che è abbastanza calda, infatti il termometro segna 38.5. decido di andare a prendere una tachipirina giù per quando si sveglia e poi spero che le passi tutto senza bisogno del medico. Dopo aver preso quello che mi può servire in caso abbia bisogno, mi cambio e poi mi stendo nel letto con lei. La tiro verso di me e avvolgo le mie braccia sul suo ventre mettendo la testa fra il suo collo e la sua spalla e inspirando il suo odore. poi mi addormento stretto a lei.

Una parte di me ~ We stay together trilogy~# Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora