Cap 25

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Sono passati cinque mesi da quando ho visto quell'abito nell'atelier e, anche se avevo paura di sbagliare, alla fine ho comprato quello. I miei marmocchi hanno cominciato a gattonare e diventa sempre più difficile impedirgli di farsi male. Ormai manca quasi un mese al matrimonio e non vedo l'ora di poter chiamare -marito- il mio Samu. Stasera gli fanno l'addio al celibato e, quindi io sarò a casa con Stefano e Francesco e aspetterò che lui torni a casa mezzo ubriaco. Fra poco passano Francesca, Eleonora e Simona che mi vogliono portare a vedere i loro abiti per il matrimonio. I gemelli rimarranno a casa con i miei genitori, mentre noi andiamo a Cesena. Una volta arrivate provano molti vestiti e, alla fine, riescono ad accordarsi con me su un'abito beige per Francy, uno bordeaux per Simo e uno verde smeraldo per Ele. Dopo essere salite in macchina mi bendano, presumo per non farmi capire dove andiamo, e mi impediscono di toglierla. A dir la verità sono un po' preoccupata di affidarmi a loro, quindi prego che non ci schiantiamo. Dopo non so quanto tempo mi fanno scendere dalla macchina e mi slegano il foulard: siamo davanti ad un locale. "Che ci faccaimo qui?" "Non ti preoccupare." Mi spingono dentro e veniamo accolte da tutte le mie amiche e cugine. Non pensavo mi avrebbero fatto l'addio al nubilato stasera, anzi ero psicologicamente pronta a una serata passata a rincorrere i gemelli, non a bere e fare cavolate. Simo mi passa una busta. "Vai in bagno e indossa questa roba. Ci sono anche un po' di trucchi." Vado nel bagno del locale e apro il sacchetto che mi hanno dato. Dentro c'è un a trousse piena di trucchi, un vestito rosso fuoco e dei tacchi neri. Indosso il vestito a monospalla, metto i tacchi e mi trucco. Quando torno dalle altre le trovo tutte vestite come me, però di nero con i tacchi rossi, e sono davanti a un tavolo pieno di alcolici. Mi fanno bere un bicchiere di malibù senza un motivo e mi lasciano chiacchierare per un po' con le altre. Ad un tratto sento Francy e Simo che mi prendono sotto braccio e mi portano al centro della pista. "Ora facciamo un gioco. Vedi le tue cinque amiche lì?" Davanti a me si sono posizionate Caterina, Teresa, Eleonora, Irene e Chiara. Annuisco. "Bene. Ognuna di loro ha dietro la schiena un'immagine: tu dovrai interpretare il soggetto della foto e noi ti daremi gli strumenti per completarla al meglio, ok?" "Capito." "Fate entrare gli strumenti." Appena dicono questo si apre un a porta da cui escono dieci ragazzi ben piazzati. "Loro sono i tuoi oggetti. Sono degli spogliarellisti. Ogni volta che noi riterremo sbagliata la tua interpretazione della foto tu dovrai bere un bicchiere di ciò che ti daremo noi e loro si toglieranno un indumento a loro scelta." Oh mio dio, queste mi vogliono morta. Cominciamo e sceelgo una foto in cui c'è una ragazza seduta su una scalinata, con una cappello in testa, un soprabito e un gelato in mano. Mi ritrovo seduta sulla schiena di uno, abbracciata da un'altro, un terzo mi circonda la testa con le mani e un quarto mi da la mano facendo il gelato. Secondo le mie amiche non supero la prova e, dove aver bevuto un altro malibù, gli uomini si tolgono la camicia restando in canottiera. Stranamente non vanno bene nemmeno le altre quattro foto così mi ritrovo mezza ubriaca e circondata da dieci ragazzi che dopo essersi tolti canottiera,scarpe, calzini e jeans, indossano solo dei miseri boxer. "Visto che non sei stata in grado di riprodurre nemmeno un'immagine ora avrai la punizione: dovrai ballare con questi pezzi di gnocchi." Mettono su una canzone sensuale e, anche se sono brilla, mi vergogno da morire. All'inizio sono quasi immbile, mi muovo dondolando leggermente, ma poi i ragazzi mi fanno sciogliere e io mi metto a ballare. "Ok ok ragazzi grazie, ci vediamo dopo." Come dopo?! Io pensavo di aver finito! La serata va avanti così, fra scherzi, balli e alcool in gran quantità, soprattutto per me. Verso la fine della serata, almeno spero, non sto quasi più in piedi e la testa gira parecchio. "Mati come ultima cosa devi fare una lezione di burlesque con questi ragazzi." "B-burlesque?" "Sì, questa è la lingerie da indossare, così entri meglio dentro il personaggio." Torno in bagno sbuffando e imprecando contro le mie amiche e indosso il completo in modo da poter andare a casa prima: c'è un corsetto steccato con il ventre in tessuto trasparente, muntandina brasiliana rigorosamente rossa come il corsetto e un paio di tacchi del medesimo colore. Sto per uscire dal bagno quando mi accorgo che mi sono cadute le autoreggenti, così sfilo le scarpe, metto le calze e torno nella sala. In tutto questo la testa gira ancora e, quindi, ho impiegato più tempo del previsto nel cambiarmi e nel raggiungere le altre. I ragazzi mi fanno mettere al centro della pista per poi formare un cerchio perfetto attorno a me. Quando parte la musica io cerco di improvvisare, ma il risultato non è dei migliori viste le mie condizioni. Sto barcollando troppo e rischio di cadere, ma uno di loro sembra accorgersene prima che sia troppo tardi e mi afferra impedendomi di cadere. "Forse hai esagerato un po' troppo con l'alcool." "Mati tutto bene?" "Mm..." Sono talmente andata che non riesco nemmeno a parlare. "Ce la fai a camminare fino alla macchina?" Provo a mettermi in piedi, ma rischio di cadere nuovamente. "Potresti aiutarci a portarla a casa?" "Certo, un attimo che mi rivesto e poi vengo con voi." Mi lascia nelle mani di un altro ragazzo e, dopo pochi minuti mi prende in braccio portandomi in macchina. "Simo dove andiamo?" "Ti riportiamo a casa. Francesco e Stefano sono dai tuoi genitori e ci staranno per tutta la giornata di domani, Samu invece sta tornando a casa." "Ok." Chiudo gli occhi e mi addormento. Quando il mio cuscino umano comincia a muoversi mi sveglio. "Mati c'è Samuele fuori dalla porta e non ti sta guardando bene." Scendo dalle braccia del ragzzo che mi ha aiutato fin qui e raggiungo barcollando il mio ragazzo. Lo vedo un po' sfocato e comincio a sentire l'alcool che sta tornando su. "Mati ma che...?" Non lo faccio finire che lo supero correndo in bagno per vomitare. "Andate, ci penso io." "Scusa Samu, non pensavo bevesse così tanto. HA voluto bere due o tre drink anche al di fuori degli scherzi. Mi dispiace." "Non ti preoccupare Simo, me la gestisco io." Sento la porta chiudersi e la macchina ripartire, poi i passi di Samuele che mi raggiunge in bagno. Mi aiuta a rialzarmi e ad arrivare in camera. "Sei bellissima con questo completino e lo saresti di più senza, ma credo che ora non sia il momento più opportuno." "No amore, voglio fare l'amore con te. Sono stata circondata da uomini fino a poco fa e ora voglio dimostrarti che amo solo te." "Oh, piccola." Mi toglie lentamente il completino e, dopo aver venerato il mio corpo con baci e carezze, fa l'amore con me per tanto tempo, fino a che tutti e due ci addormentiamo stanchi e appagati.

Una parte di me ~ We stay together trilogy~# Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora