Cap 7

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Non so  come reagiranno le nostre famiglie quando sapranno che sono due maschietti. Mio fratello sarà sicuramente  contento e, anche se é ancora un po' piccolo,  penso che anche mio nipote Luca apprezzerà due maschietti con cui giocare più avanti. Inoltre il mio nipotino farà un anno tra poco, quindi non avranno molti anni di differenza. Inutile dire che Samuele é al settimo cielo, ha sempre sperato  che fossero due maschietti, forse perché sono meno complicati da gestire. In ogni caso stanno per arrivare due nuovi nipotini e sicuramente saranno tutti contenti. Il problema più grande, ora,  é quello di trovare un posto,  magari che non costi troppo e che sia vicino a dove abitiamo ora in modo da non essere troppo distanti dalle nostre famiglie. Appena arriviamo a casa i miei genitori vengono di sopra per sapere se sono maschi o femmine. Io vorrei tenerlo nascosto fino alla nascita, ma Samu preferisce dirlo, per una volta voglio accontentarlo. "Allora, sono maschi o femmine?"  Guardo il mio ragazzo come per dire 'Va,  puoi parlare'  e lui non aspetta neanche due minuti per dirglielo. "Abbiamo un fiocco azzurro doppio." I miei genitori ci mettono un po'  a elaborare ma poi capiscono che sono due maschietti e ci fanno le congratulazioni. Rimangono con  noi per un po' e gli parliamo anche della situazione casa. Loro sono d'accordo che conviene trovarla già ora, piuttosto che cercarla poi e ci dicono che ci daranno una mano con i soldi. Finalmente verso le 18.00 tornano di sotto e io e Samuele siamo liberi di pensare ai nostri maschietti.  Il mio ragazzo, dopo che ci siamo stesi sul divano,  comincia a parlare con la pancia e io scoppio a ridere. Il ginecologo ha detto anche che adesso potrebbero cominciare a scalciare e di non preoccuparsi se accade. Mentre Samu sta parlando avverto una fitta alla pancia e gli occhi del mio fidanzato si illuminano.  "Mati hai sentito? Hanno scalciato!"  Rido per la sua reazione. Come potrei non aver sentito?  In fondo il calcio l'hanno dato a me. Accarezzo i capelli di Samuele mentre lui aspetta con trepidazione che scalcino nuovamente. Immagino la furia dei prossimi giorni di dire a tutti dei due maschietti e, improvvisamente mi viene un'idea. "Amore,  che ne dici se facciamo una foto alla pancia, ci scriviamo 'doppio fiocco azzurro'  e la postiamo sui social? Almeno evitiamo di doverlo dire a tutti uno per uno e possiamo concentrarci sulla casa."  "Mi pare un'ottima idea. Vieni che ti faccio la foto."  Mi fa alzare in piedi e mi scopre la pancia alzando la maglia del pigiama. Poi si mette a torso nudo dietro il mio pancione e fa una foto di profilo in modo che si veda. La pancia é circondata dalle nostre mani e da un'idea della nostra famiglia. La mettiamo su internet con la frase precedente e torniamo sul divano a farci le coccole. "Piccola domani bisogna che cominciamo assolutamente a guardarci intorno per una casa o un appartamento qui vicino, altrimenti non troveremo mai nulla in tempo."  "D'accordo, ma pensiamoci domani. Ora dormiamo."  "Hai ragione, devi essere stanca." Samuele tira su le coperte e spegne la luce. Poi circonda con un braccio le mie spalle e con l'altro il mio ventre. "Buonanotte piccola." "'Notte cucciolo. " E ci addormentiamo così, abbracciati sotto le calde coperte del nostro divano.

Quando mi sveglio la mattina dopo,  Samuele é in cucina che prepara la colazione e io sono talmente stanca che decido di aspettarlo nel divano. Oggi dobbiamo andare all'agenzia immobiliare per chiedere informazioni sulle case disponibili nei dintorni,  in modo da poter essere aiutati dalle nostre famiglie in caso di bisogno. Mentre sto ancora pensando arriva Samu con un vassoio con succo, caffè,  biscotti e qualche fetta di torta. Mi metto a sedere e lui si posiziona di fianco a me con il vassoio nel mezzo. Io bevo un bicchiere di succo e mangio sia un po' di torta sia un po' di biscotti. Dopo aver fatto colazione vado a prepararmi perché andiamo a pranzo fuori per poi andare all'appuntamento con l'agenzia. Verso le 12.30 usciamo di casa e ci dirigiamo verso la piazza per andare da Eataly. Verso le tre del pomeriggio ci dirigiamo all'appuntamento con l'agenzia immobiliare. Quando entriamo ci viene incontro una ragazza che ha un volto a me  familiare. Magari è un'amica di Samuele, ma appena mi volto e vedo la sua faccia, capisco che non può essere così. "Matilde, sei tu?" Ora sono ancora più confusa visto che lei sembra riconoscermi e io no. "Sono Angelica. Come mai non ti ho più vista in facoltà?" A quel commento ricordo improvvisamente dove ho visto quella ragazza. "Ciao Angelica. Scusa non ti avevo riconosciuta." "Anch'io ci ho messo un po'. Ma dimmi sei incinta?" "Sì, è per questo che mi sono ritirata dall'Università, non sarei riuscita a stare dietro a tutt'e due." "Ah, oggi siete qui per cercare una casa?" "Sì, avremmo bisogno di sapere se c'è una casa o un appartamento vicino a dove stiamo adesso, in modo da poter restare in contatto facilmente con le nostre famiglie." Si siede dietro una scrivania e ci fa accomodare sulle poltrone davanti a lei. "Allora, ditemi l'indirizzo attuale." "Via Piccado 30." "Dunque, lì vicino non ho nulla, m se vi interessa stiamo concludendo un'affare con il proprietario di una casa di campagna. Non è vicinissima, ma è comunque questione di pochi minuti in macchina." "Avete delle foto della casa?" "No, purtroppo non essendo del tutto nostra non posso mostrare foto dell'immobile." "Allora potresti dirci l'indirizzo." "Via Bagatti 15" "Grazie mille." "Cercherò di far tenere il prezzo di vendita basso, così che possiate permettervela, anche perché, a quanto ne so io, non è messa benissimo e va un po' risitemata." "Grazie Angelica." "Mi potete lasciare un recapito, così quando è nostra vi chiamo." "Certo." Scrivo il mio numero su un post-it e glielo porgo."Perfetto, alla prossima." "Alla prossima." Ci alziamo e, dopo aver salutato Angelica, usciamo e ci dirigiamo verso casa. Decidiamo di andare a vedere la casa dell'indirizzo fornitoci dall'agenzia e, una volta arrivati, rimango un po' sconvolta. Ha un giardino ampio recintato bellissimo e ci sono anche due balconi, ma le porte e le finestre sono tutte scrostate e manca qualche tegola. "Dai Mati, non è poi così male." "Non sarà mai pronta per agosto." "Non essere pessimista, ci faremo aiutare, così tu starai a casa a riposare." "Ma voglio dare una mano anch'io." "Questo si vedrà in seguito. Ora andiamo a casa che stasera vengono Franci, Simo, Ele, Max e Ale." "D'accordo, però cucino io." "Va bene piccola." e mi da un bacio sulle labbra. Saliamo in macchina e partiamo per tornare a casa.

Una parte di me ~ We stay together trilogy~# Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora