Cap 9

1.3K 28 0
                                    

       

Ci sediamo a fare colazione e, come sospettavo, Samu si è mangiato quasi tutto, ma per fortuna non avevo troppa fame. Mentre il mio ragazzo è di sopra a fare una doccia decido di chiamare Giulia."Pronto?" "Ciao Giuli." "Ciao futura mamma. Come mai questa chiamata ?" "Oggi pomeriggio sono a casa da sola, visto che Samuele ha il turno al negozio, e ti volevo chiedere se ti andrebbe di andare a fare un po' di shopping che avrei bisogno di qualche nuovo vestito." "Sì, non vedo perché non dovrebbe andare bene. Io finisco di lavorare sulle 16.00, va bene e ti passo a prendere sulle 16.45 che faccio prima un salto a casa, poi andiamo?" "Mi sembra perfetto. Allora ti aspetto sotto casa per quell'ora. A dopo Giulia ." "A dopo Mati." Vado al piano di sopra e sento l'acqua scorrere in bagno. Mi avvicino ad entro piano nel bagno, mi spoglio e vado nella doccia facendo silenzio il più possibile. Una volta dentro stringo Samu in un abbraccio e lui sussulta dallo spavento."Ehi piccola." Si volta in modo da poter ricambiare l'abbraccio e, nel farlo, mi passa una mano sul ventre dolcemente. "Cosa c'è?""Nulla, ho solo voglia di coccole." "Va bene." Mi fa girare in modo che gli dia le spalle e comincia a insaponarmi il corpo, poi i capelli massaggiando delicatamente la testa. Una volta insaponata mi risciacqua tutta con il getto d'acqua calda e poi esce dalla doccia. Si avvolge un asciugamano in vita, poi ne prende uno grande per me e uno più piccolo per i miei capelli. Dopo avermi avvolta nella stoffa mi fa uscire dalla doccia e mi porta in camera. Sposta i teli di plastica che ricoprivano il letto per evitare che si impolverasse, e mi fa stendere sulle lenzuola pulite. Si sistema accanto a me e mi fa posare la testa sul suo petto. Toglie l'asciugamano dai miei capelli e comincia ad accarezzarli mentre io disegno cerchi immaginari sul suo petto. "Allora cosa ha detto tua sorella ?" "Mi viene a prendere alle 16.45 poi andiamo in centro.""E se ti stanchi?" "Se mi stanco torniamo semplicemente a casa. Mi é già capitato amore, non è la prima volta che giro da quando sono incinta, e per di più anche Giulia lo è stata, quindi sa capirmi. Rilassati." "Io devo andare via sulle 15.00. Ce la fai ?" "Samu, non devo andare in trincea e non parto nemmeno per un viaggio di cinquanta ore. È solo un giro in centro e smettila di pensare che non posso stare a casa da sola." Gli tiro un leggero schiaffo sugli addominali e lui si mette a ridere. "Hai ragione, so che ce la fai a stare da sola. Solamente non voglio rischiare che tu ti senta male mentre nessuno può aiutarti." "Ho il tuo numero e quello dei miei genitori in chiamata rapida, non mi può capitare nulla ." "Ok, hai ricevuto notizie da quella tua amica dell'agenzia?" "Ancora no." "Speriamo facciano in fretta,voglio trasferirmi il prima possibile." "Ehi, ci sono un sacco di persone che ci aiuteranno con il trasloco e riusciremo a fare tutto entro agosto." "Speriamo non escano prima allora." Mi tiro su a sedere e Samuele mette una mano sulla mia pancia. "Come si sta qua dentro piccoli?"
"Direi che stanno bene e dormono, visto che,stranamente, non hanno reagito alla tua voce." "Se vuoi li sveglio." "Non ci provare, che poi li devo sentire scalciare io tutto il pomeriggio." Metto il broncio e lui sorride prima di darmi un bacio a stampo sulle labbra arricciate.

Quando Samuele esce di casa mi dirigo al piano superiore per decidere cosa mettermi per uscire con mia sorella. Scelgo di indossare un paio di pantaloni morbidi neri, una maglia bianca e uno stivaletto alla caviglia. Lego i capelli in una coda e vado a truccarmi. Do la base su tutto il viso, poi applico una sottile linea di eyeliner sulla palpebra superiore, il mascara, un po' di fard e del lucidalabbra. Torno in camera e metto portafoglio, telefono, acqua e altro dentro una borsa bianca e nera abbastanza grande. Mentre sto per scendere mi fermo davanti allo specchio a figura intera: con la maglia larga la pancia si vede ma non troppo e questo mi fa sentire bene, perché significa che non sarò troppo osservata. Sento suonare il campanello e vado di sotto. Prendo giubbotto, sciarpa e chiavi di casa e scendo: quando arrivo fuori vedo la macchina di Giulia e salgo al posto del passeggero. "Ciao Mati." Mi arriva un doppio saluto, così mi volto indietro per vedere chi c'è oltre a Giulia. Come vedo una massa nera di ricci rimango sorpresa: seduta dietro di me c'è mia sorella Angela. "E tu da dove sbuchi?" "Ciao anche a te sorellina. Giulia mi ha chiamato dicendo che avevi bisogno si fare un po' di shopping per mamma e, così abbiamo pensato che due consigliere siano meglio di una sola." Sorrido al pensiero che stanno facendo tutto questo per me. "Grazie a tutte e due." Giulia mette in moto e ci dirigiamo verso il centro. Anche se loro dicono che non ci sono negozi per mamme al centro commerciale, voglio farvi un salto lo stesso per comprare qualche completino intimo per fare una sorpresa a Samuele. Mentre passiamo davanti a un negozio mi incanto a guardare un abito: è azzurro con un velo sulle gambe più corto davanti e fino ai piedi dietro. Il corpetto è tenuto su da una spallina agganciata all'abito da un diadema al centro del petto. "Mati ti piace?" "Sì, lo amo. Ma non potrò mai metterlo con una pancia così." Mi allontano in fretta per evitare di fissarmi troppo su quel vestito. Dopo aver fatto un giro per tutti i negozi, e dopo i vari acquisti delle mie sorelle, torniamo in macchina per dirigerci verso un negozio che, a quanto dicono loro, è pieno di cose per donne e ragazze incinta. Viaggiamo per una ventina di minuti, poi Giulia parcheggia e noi ci dirigiamo verso una bottega seminascosta. Quando entriamo veniamo accolte da una signora sulla cinquantina che ha un dolce sorriso stampato in faccia e qualche capello bianco che spunta dallo chignon. "Buona sera. Posso esservi utile?" "Sì, grazie. Stavamo cercando qualcosa per nostra sorella che possa andarle bene anche fra qualche mese." La signora mi guarda un po'. "Di quanti mesi sei cara?" "Sono di quattro mesi." "D'accordo, seguitemi." Ci porta in un'altra stanza e mi fa guardare un po' in giro. Dopo varie prove, usciamo da lì con parecchie borse. Ho comprato qualche maglia e felpa sia per la primavera che per l'estate, poi ho preso alcune paia di pantaloni larghi e anche qualche vestito che mi potrà stare bene anche un po' più avanti. Giulia mi riporta a casa e io le invito a salire entrambe per bere qualcosa. "Sentite, io e Samu vi dovremmo aggiornare su un po' di cose. Vi va di restare qui a mangiare? Ovviamente con le vostre famiglie." Si guardano e annuiscono. "Ci stiamo. Dobbiamo informare anche Gabriele?" "Perché no? Così ci facciamo una bella mangiata fra fratelli." Le lascio in salotto e vado in cucina: mando un messaggio a Samuele dicendogli che a cena saremo tanti e poi inizio a cucinare per il reggimento che si fermerà da noi stasera.

Una parte di me ~ We stay together trilogy~# Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora