Capitolo 2

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Ormai sono passati 3 anni, perciò mi ritrovo al 4° anno qui ad Hogwarts.
Io e Draco Malfoy non siamo mai andati d'accordo da quel giorno.
Lui odia me. Io odio lui.

Alla prima ora, secondo le mie lezioni della giornata, ho pozioni con il professor Piton sono anche abbastanza in ritardo.
Bussai alla porta dell'aula ed entrai con il fiatone.
"M-mi scusi professore... non ha suonato la sveglia" mi scusai sotto il suo sguardo curvo.
"Intuivo... Si sieda vicino al signor Malfoy qui al secondo banco. Questa volta non fa nulla, ma che non si ripeta mai più"
"Ma professore! A me ha dato compiti in piú" protestó un ragazzo dagli ultimi banchi.
"E gliene darò anche altri se non chiude quella dannata bocca, signor Paciok" commentò nuovamente l'uomo, poi si girò e continuò la lezione.

Mi misi di malavoglia seduta vicino al biondo platino e ascoltai il resto della lezione, nonostante per tutta l'ora, Draco non smise di tirarmi cartacce e infastidirmi.

Al termine della lezione, stavamo sistemando i libri per andare alla prossima lezione, quando il professor Piton disse: "signorina Black, resti che le voglio parlare di una cosa. Le darò io la giustifica per le prossime ore".
Feci come disse e aspettai che tutti furono usciti, facendo ovviamente caso agli sguardi interrogatori che mi lanciarono tutti i miei compagni di corso.
"Mi segua, staremo piú comodi"
Scendemmo di un altro piano ed entrammo nel suo ufficio. Come quella sera di tre anni fa, mi fece sedere e mi offrí stavolta dei biscotti che però rifiutai.

"Il signor Malfoy la infastidisce?" mi chiese schietto
"Non so cosa rispondere" dissi semplicemente, sapevo bene della reputazione del ragazzo, perciò cercai di sviare "Oggi è stata la cosa più simile ad un contatto che abbiamo mai avuto, perciò non c'è una risposta netta"
"Le ripeto la domanda che evidentemente non ha capito e la prego di rispondermi correttamente. La infastidisce?" marcò lui nuovamente
"No" mentii.
"Bene"
Si mise seduto e mi guardò in faccia per innumerevoli secondi che sembrarono ore.
"A me sembra tutto il contrario" constatò
"Nono... Non mi da fastidio, seriamente" cercai di pararmi, ma sapevo delle fantastiche doti del professore, e conoscendolo, aveva già capito quali fossero i miei pensieri a riguardo.
Prese un foglio di pergamena e vi scrisse su delle parole per poi porgermelo.
"Lo dia alla professoressa McGrannit quando arriverà in classe"
Lo ringraziai e feci per uscire, ma mi bloccai.

"Tutti mi chiamano mezzosangue da quando ho messo piede qui dentro, Draco per ora è l'unico che ancora non mi ci chiama e fino a quel momento, se il nostro rapporto rimarrà così, non mi darà fastidio"
Uscii dopo averlo visto annuire, poi raggiunsi l'aula della McGrannit che firmò la pergamena ed in un attimo sparí.
"Si sieda vicino alla signorina Granger" mi fece cordiale.
"Subito"
Mi misi al mio posto e la ragazza subito si dimostrò simpatica.
"Non sembri una serpeverde... Loro sono cattivi" bisbigliò dopo un po'
"Me lo dicono tutti"
"In mio parere, ti troveresti meglio con i Grifondoro come me" constatò
"Io ci speravo, tassorosso o grifondoro..." le confessai, poi prestai attenzione alla lezione.

Anche quest'ora terminò in fretta e il momento del pranzo era giunto. Mi misi come al mio solito in un posto isolato e soprattutto lontano da Malfoy.
E puntualmente parli del diavolo e spuntano le corna.
Si sedette proprio accanto a me e i suoi segugi uno di fronte a me e l'altro di fronte a Draco.

"Ci dispiace per come ti abbiamo trattato le scorse volte. Permetti che ci ripresentiamo per l'ennesima volta dopo tutto questo tempo: io sono Draco Malfoy, loro sono Tiger e Goyle. Tu sei?" finse il biondo platino, cercando di essere meno serpe del solito.
"Ashley Black" dissi, già stufa della piccola scenetta.
"Black hai detto? Non sapevo fosse il tuo cognome! fece uno degli altri due "Conosco un certo Black... Sirius, un assassino incredibilmente cattivo"

Nessuno doveva scoprire la verità... Nessuno. Anche se ormai era tanto che mi trovavo qui, nessuno si era mai posto tante domande sul mio conto è così doveva rimanere.
"Allora, i tuoi genitori?" chiese il ragazzo in sovrappeso iniziando a mangiare qualcosa
"Mio padre é un mago, mia madre é babbana..."
"Quindi sei una... Mezzosangue!" disse quello con i capelli d'argento, quasi schifosamente.
"Non pensavo lo fossi..." commentò Tiger.
"E fatemi indovinare? Ovviamente voi disprezzate i mezzosangue" dissi servendomi del pollo con noncuranza.

Tutti e tre mi guardarono.
Cosa ho fatto di male per essere in Sepreverde... ?!
"Mio padre odia i mezzosangue" confermò Draco scrutandomi.
"E di conseguenza anche noi" finí Goyle
"Bene..." annuii.
"Non ti importa?"
"Preferisco vivere la vita come piace a me, piuttosto che essere divisa in razze tra purosangue e mezzosangue, se me lo permettete" dissi acida, quasi mi feci paura da sola per il tono usato.
"Ohohoh questo si che é spirito di un Serpeverde con la S maiuscola!" dissero all'unisono.
Mi diedero tutti una pacca sulla spalla e alla fine, nonostante mi sembrasse alquanto strano, andammo insieme fino alla sala comune.
"Ci vediamo a incantesimi, piccola mezzosangue" disse Draco facendomi l'occhiolino.

Avevamo il pomeriggio libero fino alle 16 perció decisi di andare a fare un giro.
Arrivai fino alla capanna del guardiano e decisi di bussare per conoscerlo un pò. Non ne avevo avuta molta occasione e mi dispiaceva molto perché sembrava molto simpatico.
"Si, chi é?"
"Sono Ashley, del quarto anno, vorreri parlare un po' se non le dispiace!"
Un uomo altro e barbuto, dopo un caloroso buongiorno, mi fece entrare.

"Hermione! Ron!"
Mi vennero in contro ad abbracciarmi e quando ci staccammo mi stavano sorridendo
"Bene bene... Io sono Hagrid, il guardiacaccia e custose delle chiavi di Hogwarts. E tu chi sei?" chiese curioso anche lui.
"Io sono Ashley Black, una Serpeverde. Cos'altro dire? Non mi piace molto la casa in cui sto, fra cui ovviamente c'è quel Malfoy che una volta mi tratta male chiamandomi Mezzosangue e un'altra mi dice di voler essere mio amico e..."
"T-ti ha chiamata... mezzosangue?" mi bloccò Ron
"Si..."
"Io lo uccido" fece lui alzandosi, ma il gigante lo fermò.
"Calmi calmi..." ci fermò Hagrid.

Ci offrí molte cose per la merenda... Peccato che per noi non erano commestibili. Per Hagrid era come acqua!
Tornata al castello mi diressi subito a Incantesimi con Ron e Hermione.
Io mi sedetti sul lato dei Serpeverde e loro a quello dei Grifondoro.

Non essendoci altri posti disponibili, mi misi controvoglia vicino a Draco, il quale dopo avermi salutata mi disse i loro piani per il giorno dopo.
"Bene ragazzi, oggi vi spiego come fare un incantesimo contro i nemici. Expeliarmus"
"Io già so farla, mio padre prima di iscrivermi ad Hogwarts me lo faceva fare..." dissi, ma rimpiansi subito di averlo detto.
"Ma suo padre non é ad Az-" fece il professore , ma lo bloccai.
"Si... Ad Azul... Lí si diverte molto con i suoi colleghi"
"Okay si, comunque..Continuiamo"

Finite le lezioni pomeridiane ci ritirammo nelle nostre case. Io mi fermai nella sala comune a leggere un libro, fin quando Draco, Tiger e Goyle non me lo tolsero di mano.
"Ciao... Dobbiamo parlare" fece Goyle incrociando le braccia.
"Ditemi"
"Come si chiama tuo padre?" mi chiese Draco.
Ecco appunto
"Simon. Simon Black"
"Non esiste" constatò.
"Si che esiste, é mio padre!" cercai di controbattere, ma loro in risposta mi sbatterono davanti un foglio preso molto probabilmente dall'archivio della scuola.
"Tuo padre é un criminale. Tuo padre é Sirius Black. Lo sai quanta gente ha ucciso? Lo sai?!"
"Lui é innocente" ringhiai a denti stretti
"Una persona che uccide 12 persone in una volta é innocente?! O si papino... Dimmi... Come si fa per uccidere una persona?! O si papino.." mi beffeggiò il biondo, ma non riuscii più a mantenere la calma.
Tutto ciò che mi ero tenuta dentro per tanto tempo, venne fuori in due secondi
"ORA BASTA! LO VUOI CAPIRE O NO?! LUI NON HA UCCISO NESSUNO OKAY? NESSUNO. NON TI CONVIENE METTERTI CONTRO ASHLEY CHRISTAL JOY BLACK HAI CAPITO?! RISPONDI HAI CAPITO?!"
"Uh... Che paura..." mi beffeggiò nuovamente lui, ma probabilmente non aveva ancora capito di aver superato il limite.

Presi la bacchetta puntandogliela contro.
"Expeliarmus!"
Draco volò sopra le nostre teste fino a cadere su un tavolo, rompendolo a causa della caduta.
"Mio padre lo verrà a saper! Stanne certa sporca mezzosangue! Stanne certa!"
Corse fuori e io mi ritirai come loro verso il mio letto, solo che lo sorpassai e mi chiusi in bagno.

Iniziai a piangere.
Che persona stavo diventando?!

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