Capitolo 12

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"Ashley!" sentii George chiamarmi.
Allungai il passo per arrivare piú velocemente al passaggio della mia casa. Non volevo più sentire niente uscire da quella bocca, non ancora una volta
"Ashley ti prego!"
Ero quasi arrivata a destinazione quando fui presa per un polso e bloccata al muro.

George mi spingeva verso il muro.
Per dei minuti interminabili ci continuammo a guardare negli occhi.
Ogni nostra parola era un sussurro o poco meno.
"Ashley... Fammi parlare"
"Per cosa? Per sentire altre bugie?"
"Ashley, Fred mi tormenta, crede che lo stia trascurando!"
"E quindi sei costretto a dirmi bugie non é cosí?"

Si avvicinó sempre di piú a me tanto da sentire il suo alito di menta, il suo sguardo era chino e percepivo il suo respiro pesante.
"G-george..."
"Ssh"
Mi mise un dito sulle labbra che presto fu sostituito dalla sua bocca.
Una sensazione strana direi, ma che ricambiai.
Le mie labbra calde entrarono in contatto con le sue, fredde e screpolate.
Quando ci staccammo ci guardammo negli occhi.
"Vuoi continuarmi a confondere?" sorrisi confusa, non capendo ancora esattamente cosa fosse accaduto.
"No, perché ora almeno lo sai" mi disse annuendo.
"Cosa? Non so nulla..." sorrisi ancora di piú
"Ora sai che ti amo, non voglio piú dire bugie"
Mi lasciò ultimo bacio sulla fronte e poi se ne andò per la sua lezione successiva.

Ancora un pò stordita dall'accaduto, mi recai finalmente nel mio dormitorio dove scrissi una lettera a mia madre. Era l'unica cosa che riuscii a fare un quel momento per schiarirmi le idee.

"Ciao mamma,
Come stai? Notizie di papà? Mi dispiace non essere venuta per le vacanze ma non avrei sopportato la mancanza di papà... Il professor Piton ha detto che é stato avvistato a nord, qui vicino, ma non ne sono tanto sicura, ne avrebbero parlato tutti e avrebbero persino chiuso Hogwarts.
A proposito, ho conosciuto finalmente Rosa, é una Grifondoro! All'inizio non l'avevo riconosciuta per quanto poco l'avessi vista, ma in seguito siamo riuscite a capire e siamo inseparabili proprio come quando eravamo bambine prima di fare la nostra scelta...
Ma parlando d'altro, qui a scuola tra un pò si terrà un ballo, a dire il vero prioprio il giorno del mio 17° compleanno.
Ancora non ho un cavaliere ma questi giorni sono successe parecchie cose.... Neville, ti ricordi di lui vero? Quello che stavi mandando a sbattere al muro alla stazione di King's Cross il secondo anno... Lui mi ha accompagnata a comprare il vestito. A dire il vero ho preso proprio quello che mi ha consigliato lui, era bellissimo! Pochi giorni prima però ho litigato con Draco, il padre lavora al Ministero, non so se lo ricordi, era con quegli altri maghi che hanno arrestato papà. Io e il figlio abbiamo litigato, non ci sopportiamo minimamente a dire il vero... E poi mi ha baciata, che faccia tosta. Oggi invece George mi ha baciata, é stato bellissimo. George é il figlio di Molly e Artur, ricordo di averteli fatti conoscere... Sono confusa mamma, non so cosa provo, non so cosa fare...
Ah e sempre parlando di scuola, ho fatto il cercatore dei serpeverde per una partita e indovina un pò? Abbiamo vinto la gara!!!
Ora ti lascio, voglio rivedere i vari spostamenti di papà in modo da capirci qualcosa.
Un bacio,
Ashley"

Andai alla gufiera e guardai Brisol levarsi in aria, felice finalmente di consegnare posta.
"Hai scritto alla mamma?" mi girai di scatto verso la voce.
"Rosa! Si, tu cosa fai qui?"
"Ecco... Una persona mi ha chiesto di andare al ballo con lui, ma non ho ancora deciso e volevo una tua opinione" disse imbarazzata guardandosi le mani.
"Come si chiama?" chiesi premurosa.
"Ron Weasley..."
Impallidii.

Rosa intrecciò ancora di più le mani e guardò i suoi piedi. Dondolava qua e là con il corpo.
"Ron? Ron Weasley?! Quello rosso di capelli? Ronald Weasley?!" urlai.
"Si..." sussurrò
"Cosa- come ti ha detto?" mi addolcii.
Mi avvicinai a lei e quando mi misi seduta per terra, lei mi segui.

"Ero nella nostra sala comune, stavo facendo Cura delle Creature Fantastiche. Lui é arrivato e mi ha aiutato con i compiti. Quando stavo risalendo mi ha fermata e mi ha detto -hey Rosa... Ecco, ti andrebbe di venire con me al ballo? Insomma... Sempre se non vai con nessuno. Miseriaccia mi sto impappinando... Comunque pensaci eh... Io, io vado a...a... A bere dell'acqua-" disse imitando la voce del mio amico
"Bere... Dell'acqua?" ridacchiai.
"Si... Cosí ha detto..."
Le presi le mano e la constrinsi a guardarmi negli occhi.

"Ora ascoltami bene: Ron é un ragazzo per bene. Se é la differenza di età che ti spaventa non ti devi preoccupare. Conoscendo mamma e papà se vai con uno piú grande e che io conosco al ballo dovrebbe andare bene. Ma non ti devi preoccupare okay? Pensa a divertirti e basta che al ballo mancano pochi giorni, promesso?"
"Promesso" mi sorrise, ora decisamente più tranquilla.
"Ora coraggio... Vai da quello scemo di Ronald e digli che si, vuoi andare al ballo con lui!" le feci l'occhiolino.
Mi ringrazió e ci alzammo. Io rimasi ancora un pó nella gufiera, non era ancora ora di cena. Rosa invece se ne andò ma si bloccò sulla soglia.
"Sai Ashley... Mi ricordi una foto che abbiamo a casa di papà quando fa l'occhiolino"
Le sorrisi nuovamente e se ne andó.

Ritornai nella nostra sala comune e mi sedetti vicino al fuoco.
"Ashley... Dovresti vedere questo" mi fece Pansy Parkinson passandomi La Gazzetta del Profeta.
Sembrava piuttosto seria.
"Va bene, ma che succede? Ma cosí mi spaventi" commentai, ma il suo umore non cambio.
"Dovresti esserlo... leggi qui"
Presi il giornale dalle sue mani e lessi ad altra voce.
Pansy continuava a guardarmi preoccupata. Forse si trattava davvero una cosa seria, non l'avevo mai vista in quel modo...

"-Sirius Black, arrestato questa mattina nei pressi di Hogsmeade, é stato portato nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Lí il professor Albus Percival Wulfic Brian Silente deciderà il da farsi sul suo conto. Ancora non si sa quindi se il famigerato criminale verrà finalmente dato ai dissennatori o rimandato in cella-"
Feci una pausa. Guardai stralunata il giornale.
"L-lui é qui?!" sussurrai più a me stessa che alla ragazza al mio fianco.
"Si Ashley, é qui. Mi dispiace se in questi anni abbiamo avuto qualche diverbio e non c'è stato tutto questo rapporto fra di noi, ma sappi ora avrai tutto il mio appoggio" mi disse sentitamente.
"Mi appoggi? Allora aiutami Pansy"
"Cosa devo fare?"
Pensai un secondo, poi decisi.

"Chiama queste rispettive persone" le risposi scrivendo i numi su un foglio di pergamena "portale al confine della foresta proibita, da lí attueremo un piano"
Lei annuì, poi uscire e mi distesi sul divanetto.
"Perché proprio a me?" sussurrai a me stessa, ma le risposte arrivarono da qualcun'altro.
"Proprio a me cosa mezzosangue?"
Il biondo platino mi si avvicinò con il suo solito sguardo beffardo.
"Draco, tira già una brutta aria senza che tu sia qui"
"Vedo che hai letto l'edizione della Gazzetta del Profeta di questa mattina... Sono rimasto anche io sconvolto" continuò, cambiando totalmente umore quando vide ciò che avevo in mano.
"Non ci credo nemmeno se hai delle prove concrete"
"Permetti di dimostrarlo?"
"E va bene..."
"Ho sentito l'ultima parte della chiacchierata fra te e Pansy, se posso darti una mano, io sono qui apposta al tuo servizio" fece serio fissandomi negli occhi.
"Sei serio?"
"Mai stato piú serio di cosí"
"Allora... Chiama Tiger e Goyle e se trovi altre persone che possono aiutarmi nel protestare contro il bacio dei dissennatori, porta anche loro"
"Signor si capitano"

Anche Draco uscí e mi nel mentre pensai alle altre persone che avrebbero potuto aiutarmi.
Chiamai Neville, Luna, Cho e anche Rosa volle partecipare.
Ben presto ci ritrovammo tutti ai bordi della foresta.
C'erano tutti quelli che avevo fatto chiamare: Ron, Ginny, Percy, George e Fred, Hermione, Goyle, Tiger, Draco e Pansy, Seamus, Dean, Lavanda, Angelina, Lee e altri Serpeverde che Draco aveva detto di conoscere.
In tutto eravamo una trentina.

"Io sono stato costretto. Trovo brutto mettersi contro il Prof-" iniziò uno dei fratelli Weasley ma presto venne stroncato.
"Haa... Stai zitto Percy per una volta e ascoltiamo!" lo riprese George mettendogli una mano davanti alla bocca.
"Bene emm... Grazie a tutti per essere qui. Inizio con il dire a chi non ha letto il giornale questa mattina che mio padre, Sirius Black, é in questa scuola. Ve lo giuro, lui é innocente e quelle persone non le ha uccise lui. Ero con lui quando é successo e rischiavamo anche noi di essere uccisi" abbassai lo sguardo e notai che Rosa mi fissava, preoccupata.
"Continua, perfavore" mi incitò Draco.
George lo fulminò rapidamente con lo sguardo che ben presto anche il biondo ricambiò.
"Come dicevo, non voglio che... Non voglio che muoia e si dimentichi... Dimentichi di noi" iniziai a piangere.
Dean Thomas alla mia sinistra prese ad accarezzarmi la spalla in modo rassicurante.
"Ashley?" mi richiamò una voce.
"Luna... Non vedi che sta piangendo?" mi difese Paciock.
"Ashley?" disse nuovamente la ragazza fregandosene di quello che Neville aveva appena detto.
"Si, Luna?"
"Sai che saremo con te sempre vero?" continuò la bionda.
"No, non lo so purtroppo, ed è questo che mi spaventa maggiormente"
"Bene, ora lo sai" completò Lavanda
"Sempre?" chiesi, guardandoli uno per uno, per poi attendere una loro risposta che arrivò all'unisono.
"Sempre"

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