Capitolo 21

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Mia sorella e mio padre si continuarono ad abbracciare e quando si staccarono, papà si riappoggiò il mantello sulle spalle.
"Come hai fatto ad evadere?" gli chiese Rosa.
"Tutto merito di Ashley"
"Cosa?!"
"Si, ho scoperto una botola che conduceva proprio alla cella di papà" le risposi.
"Ma quindi... Ora sei libero?"
"Non ancora... Non ancora. Tra poco lo sarò..."
"Quindi... Cosa si fa? Dobbiamo avvertire Ron e Draco che non si parte piú"
"Ci penserò io. Papà, rimani con Rosa se vuoi e perfavore... Non ti togliere il mantello... Non voglio che ti rispediscano ad Azkaban" dissi e uscii dall'infermeria.

Prima di tutto andai in Sala Grande, dovevo recuperare gli esami.
Ero arrivata in anticipo cosí mi misi seduta e ripassai un po' dai libri che avevo, fino a quando il polso non iniziò a bruciare.
"Ashley! Come stai mi hai fatto mettere in pensiero"
Il polso bruciava sempre di piú ma cercai di mascherare il dolore.
"C-ciao D-draco. Tut-tutto b-bene..."
"Cosa hai? Perché ti tieni il polso"
"N-nulla"
"Fammi vedere"
"N-no..."
Troppo tardi. Mi prese il polso che continuava a bruciare e lo vide.
"Chi te lo ha fatto? E perché?"
"V-vai... Vai lontano... T-ti prego"
Si spostò di due metri circa e il dolore incominciava a passare.
"Aia... Tuo padre... Tuo padre me lo ha fatto in modo di non farmi avvicinare a te"
"Cosa!?"
"Si Draco. Non possiamo neanche minimamente stare cosí a distanza che ho dolore"
"Anche ora?"
"Si, anche ora"
"Forse ho la soluzione. Prendi la tua bacchetta in mano e unisci la punta alla mia"

Feci come detto e dalle nostre bacchette uscí una sorta di fumo che formava un serpente.
Piano piano andò verso il teschio e il biondo si avvicinava a me.
Proprio quando il serpente si stava scontrando contro il teschio, Draco mi baciò.
All'inizio sentii pizzicare ma poi non sentii piú nulla e mi lasciai andare.
"Grazie" sussurrai quando ci staccammo.
Il teschio non c'era piú.
Al suo posto ora c'era solo una cicatrice che però non faceva male.
"Ora ti lascio, e mi raccomando... Prendi il massimo negli esami..."
"Va bene" sorrisi. Draco uscí e al suo posto entrarono tutti i ragazzi precedentemente feriti.
"Pansy!" corsi ad abbracciarla. Anche lei ricambiò.
"Ash... "
Ci staccammo e salutai con un abbraccio anche Fred e Ron, che anche se non era ferito aveva voluto rimandare gli esami per stare con Rosa.
"Ashley..."
"George"
"M-mi dispiace... Sul serio"
"Bene"
"Mi perdoni?"
"Oh... Certo che no! Cioé... Forse vedremo.."
Gli esami proseguirono a gonfie vele e non so come riuscii a finire.

"Ron! Draco!" li richiamai.
"Si?" dissero all'unisono
"Ecco... Non dovremo piú andare a salvare mio padre"
"Cosa? Perché?"
"Perché ci ho già pensato io... Ho trovato una botola che conduceva fino alla sua prigione"
"Sul serio?"
Annuii e sorrisi. Entrambi mi abbracciarono.
Ron se ne andò da Rosa mentre io e Draco andammo nei nostri dormitori. Ancora non era rientrato nessuno dalle lezioni.
"Senti Ash.."
"Si?"
"Ecco, io dovrei chiederti una cosa..."
"Va bene"
"Ecco.. Oramai é da un pò che volevo chiedertelo... Cioé sempre se tu vuoi ecco, cioé .. Cosa sto dicendo... Il punto é... Vuoi essere la mia ragazza?"
Lo guardai negli occhi e mi avvicinai a lui.
Gli misi le mani dietro il collo e continuai a guardarlo.
"Si, voglio essere la tua ragazza"
Senza pensarci ci baciammo. Un bacio lungo e pieno di sentimento.

"Questa non me l'avevi raccontata" disse mio padre sdraiato sul letto mangiando una mela e ridendo a ciò che gli avevo appena raccontato su Draco.
"Ora lo sai..."
"Comunque, come mai Rosa é Grifondoro?"
"Non lo so. Il cappello parlante in realtà aveva detto che anche io sarei dovuta andare lí.. Solo non ho capito perché non mi ci ha messo..."
Si alzò e mi mise le mani sulle spalle.
"Non importa a quale casa appartieni... Basta che rimani la stessa di quando sei arrivata"
Sospirai e distolsi lo sguardo.
"Credo che oramai sia troppo tardi. Sono già cambiata molto"
"Cosa intendi?"
"Ecco... Tu credi che io sia gentile e buona, invece tratto male le persone quando mi fanno arrabbiare e piango sempre, per ogni cosa"
"Questo non significa cambiare. Cambiati sono i sentimenti di Draco. Me lo ricordo che era un bambino viziato, troppo esaltato per sapere cosa era realmente l'amore... Tu non sei cambiata. Non sei cambiata affatto"
"Tu credi?"
"Si piccola mia"

In quel momento entrò Pansy che rimase sulla porta.
Sentii mio padre irrigidirsi e gli accarezzai la schiena.
"C-ci sei riuscita? Come?!" sorrise e corse ad abbracciarmi.
"Avresti dovuto avvisarmi, avrei potuto essere d'aiuto!" mi rimproverò.
Ricambiai l'abbraccio e sorrisi
"É stato tutto velocissimo, non sapevo nemmeno io incontro a cosa andavo"
Mio padre era rimasto lí a guardarci, indeciso se scappare o restare lí.
"Salve signor Black, é un piacere conoscerla... Ashley parla quasi ogni giorno di lei"
"Oh.. Sul serio?"
"Sisi... Io sono Pansy, una amica di sua figlia"
Papà iniziava a sciogliersi un pò.
Le porse la mano e il gesto che lei fece lo rallegrò molto.
Pansy gli prese la mano ma di colpo lo abbracciò anche.
"Sono felice che ora siete felici anche voi" sorrise e dopo avermi risalutato un'ultima volta uscí.
"Dirà a qualcuno tutto questo?" chiese preoccupato mio padre.
"No, la conosco... Non farebbe cose del genere.."
"A me non sembrava cosí all'inizio"
"Era diverso prima..."
"Diverso? A me é parso tutto uguale..."
"Un momento... Come fai a sapere cosa é successo qui?"
"Io c'ero"
"Ma... se ti avevano avvistato a-"
"Esiste il potere di smaterializzarsi e materializzarsi da altre parti"
"Scusa... Non ci ho pensato"
Mi abbracciò e poi mi guardò negli occhi.

"Invece hai pensato a come andare avanti a nascondermi?"
"Piuttosto dobbiamo trovare delle prove per far incarcerare Lucius Malfoy e dimostrare che tu sei innocente..."
"Forse un modo c'é..."
Si mise ad aprire tutti i miei cassetti e io restai a guardare non capendo cosa stesse facendo o cercando.
"Vieni qui" mi disse mettendosi sul letto
"Dimmi. Cosa succede?"
"Vedi lei? E lui? Li vedi? Sai chi sono?" mi indicò 2 persone su una foto
"No..."
"Loro sono i genitori di tutti i Weasley"
"Molly e Artur?"
"Si. E loro sai chi sono?" mi indicò altre persone
"Lui é il padre di Seamus Finnegan. L'altro non ne ho idea"
"L'altro é il fratello di Remus Lupin, il mio amico"
"Fratello?"
"Si, John"
"Perché ha un fratello?"
"Si..."
"Non me ne hai mai parlato. Sicuro che sia suo fratello?!"
"Si Ash, si!"
"Oh... Okay..."
Mi guardò e sorrise.
"Tu e le tue piccole insicurezze... Mia piccola Ash"
Sorrisi anche io e mi accarezzò la guancia.

"Su non perdiamo il filo del discorso... Chi sono queste persone?"
"Sono le persone che sono sopravvissute quel giorno che Lucius Malfoy uccise tutte quelle persone e diedero a me la colpa"
"E...e possiamo rintracciarle?"
"I Weasley e il padre di Seamus si, John non lo so... Ho paura che non sia nei paraggi..."
"Oh... Bene, io dico che non conta il numero delle persone che ci sono, conta solo la giustizia da far avere alle persone che davvero ne hanno bisogno!"
Mi guardò con un ghino
"Da quale libro la hai presa questa frase?"
"Citazioni e frasi celebri dei Presidi di Hogwarts. Questa apparteneva al preside prima di Silente..."
"Oh, che grand uomo che era..."
"Già"
"Mi sembrava di averla già sentita infatti"

Il giorno passò e la notte papà dormí nel letto accanto a me appartenuto a nessuno fino ad ora.
"Buonanotte piccola mia"
"Buonanotte papà"
"Buonanotte Black Family" fece la mia amica dal letto accanto.
"Ancora non dormi Pa'?"
"No... Volevo sentire la vostra buonanotte"
Sentii mio padre ridere e dopo un pò ci addormentammo.

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