Capitolo 3

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"-signorina Black, potrebbe farci entrare?-
-io non la conosco, lei chi é? Un signore cattivo?-
-potrei parlare con tua madre?-
-MAMMA!!! CI SONO DEI SIGNORI QUI FUORIIII!!!-
la chiacchierata tra mia madre e quei tizi durò molto a lungo. L'unica cosa che seppi fu solo che dopo essa, presero mio padre e lo portarono con loro.
-dove andate?! Papà!-
-posso parlare velocemente con mia figlia?-
I signori lo lasciarono e mi prese in disparte
-amore, ricorda solo una cosa... Abbi cura di te, non raccontare a nessuno questa storia, solo a chi ti fidi veramente, okay? Promettimelo!-
-promesso-
-ora tesoro mio, cucciola, sta attenta a tua madre e attenta ad Hogwarts, ti prego, ti prometto che tornerò presto, capiranno e tornerò, addio tesoro mio-
-ma... Papà!-
Troppo tardi, si smaterializzarono davanti ai miei occhi. Solo dopo aver parlato con mia mamma capii che lo avevano portato ad Azkaban"
I ricordi di quel giorno ancora raffioravano nella mia mente.

Quella settinana tutti seppero quello che avevo fatto a Draco.
Ron e Hermione, insieme ad altri Grifondoro mi acclamavano, altri a scuola avevano paura di me.
Fred e George si divertivano a spaventare la gente dicendogli cose del tipo:
"Attenti, o la signorina Black vi farà fuori" oppure
"Non controbbatere mai la signorina Black, acclamatela o vi ucciderà!"

Tutti quando mi vedevano giravano alla larga da me o se ci capitavano tremavano.
Durante le lezioni si parlava sempre di quello che accadeva tra me e Draco piuttosto che della materia.
"Signor Malfoy, sarei felice se lui ascoltasse la lezion-" cerco di riprenderlo Putin.
"Black mi ha fatto un Expeliarmus!!!"
"Sicuramente aveva delle buoni ragioni per farlo" mi difese lui, lasciando tutti impressionati dalla risposta del professore.

Finita la lezione, come già altre volte, Severus volle parlare con me.
"Expeliarmus?!"
"Come ha detto lei, ne avevo una buona ragione" lo contrastai.
"Sentiamo..."
"Lei sa bene chi é mio padre...Sirius Black. La copertura é saltata e oltre a chiamarmi Mezzosangue, ora Draco ha spifferato a tutta la casa che mio padre é quello che é, cosí mi sono arrabbiata e.."
"E ha pensato di farlo saltare in aria"
"Esatto! Cioé... É stato per errore certo, ma-"
"Sa che il suo destino dipende da me? Sa che io potrei anche farla espellere?" mi parlò severo, alzando di poco la voce.
"I-io lo so"

Si mise a fissare fuori dalla finestra e tenendosi il mantello ricominciò a parlare.
"Purtroppo però non posso"
Rimasi scioccata "Cosa?! Perché?!"
"Tuo padre... Non eravamo molto legati, ma visto che degli altri 3 suoi amici, due sono morti e uno chissà ora dove si trova, ha pensato di fidarsi di me"
"In che senso? mi scusi se non capisco..." cercai di capire.

Non riuscivo a comprendere dove volesse arrivare...
"Io devo protegerti" affermò guardandomi negli occhi.
"Protegermi? Me la cavo bene da sola!"
"Ah, si vede... Facendo saltare in aria un tuo compagno di casata!"
"Io non volevo farlo!" urlai a mia volta.
"Neanche io potevo accettare questo accordo, ma tuo padre mi ricordava tanto una persona che mi volle bene e non potei dire di no! Comunque... Cerca di non metterti nei guai e ricorda che se ti devo parlare o mi immischio é per fare un punto della situazione. Tutto chiaro?!" disse con la sua solita voce roca.
"Cristallino"
"Ora torni nella Sala Grande, o ritarderemo al pranzo"

Mi diressi vicino a Draco, come sempre unico posto libero e gli porsi le mie scuse sotto gli occhi guardinghi di Piton.
Poco dopo l'inizio del pasto, Tiger e Goyle lanciarono occhiatine a Draco il quale gli chiese di passarli del succo di frutta.
Prima che potessi accorgermene mi ritrovai gli abiti pieni di quella bevanda.
"Ma sei pazzo?!"
Ovviamente tutto il tavolo dei Serpeverde cominciò a ridere e sentendomi in imbarazzo guardai Severus che mi fece un segno come per dirmi di stare tranquilla.
Infatti, due secondi dopo era vicino a me e guardava male il trio.

"Venga con me, signorina Black. Provvederó a farti avere un'altra uniforme pulita. Quanto a voi, anche se mi dispiace togliere punti alla mia casa, 10 punti in meno a testa a Serpeverde. Queste azioni non sono ammesse all'interno del castello" proclamò lui.
Tutto il tavolo protestó e iniziò a mandare roba addosso al trio.

Intanto Piton mi diede un'altra uniforme.
"Ti avevo detto di stargli lontana!" mi sgridò lui.
"E dove mi dovevo mettere secondo lei? In testa a la McGrannit a mangiare?!"
"Potevi dirmelo prima che mi mettessi seduto"
"Ah, quindi posso mangiare sopra la McGrannit!"
"Non ho detto questo!"
"A me é parso di si! Non credo che la McGrannit voglia uno studente che le mangi in testa... Insomma, poi lo sentiremo a Silente a dire -10 punti in meno a Serpeverde e 50 punti in piú a Grifondoro perché la McGrannit fa parte di quella casa!-"
"Non si rivolga a me cosí o la espellerò prima che possa dire Serpeverde"
"Serpeverde" lo sfidai, vedendolo mentre si scaldava.
"Mi fa saltare i nervi"
"Anche mio padre glieli faceva saltare... Magari anche con un pò di frittura di aglio e bacon"
"Mi sta prendendo in giro?!" urlò
"É da tanto che non mi divertivo cosí"
"Sei identica a tuo padre"

Il sangue mi si raggelò nelle vene.
"No... Lui non era cosí"
"Infatti si é visto"
"Credo di non aver capito... Si sta prendendo gioco di mio padre?"
"Ha ucciso 13 persone quel giorno, ancora crede che sia innocente signorina Black?"
Ma come si permette? Prima dice di dovermi proteggere e poi diffama il nome di mio padre?
"Io c'ero quel giorno, e anche se ero ancora una bambina di 3 anni sono riuscita a capire che era innocente"
"Un posto in prima fila e live senza pagare, servita e riverita fin dall'inizio dunque"
"Mi fa schifo" scossi la testa.
"Come osa...!"

Stava per darmi un ceffone, lo schivai e presi in mano la bacchetta.
"Non ti conviene, ho piú esperienza" ammiccò.
"Ha paura... Per caso?" dissi arrabbiata.
"Il signor Severus Piton non ha mai paura"
"Allora non avrà paura se dico a Silente che mi stava aggredendo pochi secondi fa!"
"Non ti conviene metterti contro di me"
"Anche Malfoy me lo ha detto prima che lo facessi volare per aria..."

Dopo altre doscussioni con il professore, ovviamente non risolte, tornai al dormitorio dove iniziai a fare un po' di esercizio con alcuni incantesimi.
"Ti ho portato...." Pansy Parkinson si fermò davanti a me con un vassoio in mano e con gli occhi spalancati "...la cena. Ma sei pazza?!" urlò vedendo le cose che fluttuavano per la stanza.
"Pazza? Io?" risi rumorosamente "No, assolutamente"
"Lo farò sapere al professor Silente"
"E cosa gli dirai? -professore! Professore! La signorina Black sta facendo volare in aria delle coperte del dormitorio con un Vingardium Leviosa!-.. Sul serio... Non ti prenderebbe sul serio"

Riposi le coperte di nuovo sopra ogni letto e le presi il vassoio ancora in mano.
"Grazie" feci con un finto sorriso.
Lei corse via, chissà diretta dove, mentre io colsi l'occasione per mangiare in pace.
Dopo un pó mi addormentai con Brisol appollaiata sullo schienale del letto a baldacchino.

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