La mattina seguente trovai Fred già tutto vestito mentre la mia uniforme era ancora accanto al letto.
Feci come lui e dopo esserci divisi per case andammo a mangiare la colazione.
Oggi avrei parlato con Draco e George, non avrei permesso che mi trattassero ancora cosí.
"Giorno..." mi fece un seguace del biondo, mettendosi accanto a me.
"Tiger, a che ora sei andato a dormire? Sembri stanchissimo..."
"Io... Non... Sono andato a dormire"
"Scherzi?"
"No..." si sedette e accasciò la testa sul tavolo. Poco dopo arrivò anche Goyle.
"Festa fantastica ieri vero?"
"Povera Pansy" commentai.
"Povera Pansy?! Si é divertita tantissimo insieme a me!!"
Parli del diavolo e spuntano le corna.
"Goyle, la prossima volta che mi chiedi di venire al ballo assicurati prima che non abbia un'arma in mano..." esclamò lei scuotendo la testa.
"Che c'é amoruccio, non hai dormito bene?" le chiese il ragazzo
"Ahskcogn" farfugliò Tiger
"Che?"
"Ahskcogn.... Non ci vai psid"
"Tiger se parli in mucchese non ti capisco!" dissi
"Azkaban... Non ci vai piú??..."
"Oh, no... Draco vi ha detto tutto?"
"Si.... Ma tranquilla, di noi ti puoi fidare" disse Pansy e mi fece guardare gli altri: Tiger mi sorrideva a bocca piena con la roba che usciva dalla bocco, Goyle... Ecco...
"Che stai facendo?!" domandai immediatamente.
"Mi esercito... Per il prossimo ballo" Goyle stava ballando per tutta la Sala Grande... Bene.Le prime lezioni della mattina erano state annullate, la professoressa Sprite non si sentiva bene.
"Hey Fred!" richiamai il mio amico.
"Come stai?" mi abbracciò lui.
"Meglio... Oggi parlerò con tuo fratello e quell'altro"
"Non ti scaldare troppo okay?"
"Va bene papi... A proposito di papà..."
"No. No Ashley, non ti permetterò di andare ad Azkaban, i dissennatori potrebbero prenderti" mi sgridò.
"Fred, é mio padre!"
"Ti capisco m-" continuò, ma venne interrotto da suo fratello dietro di noi.
"Salve" fece la voce del secondo rosso dietro di noi.
"Vattene George" cercò di dirgli Fred, ma questo non bastò.
"E ora che cosa ho fatto?"
"Cosa hai fatto?!" alzai la voce.Andai piú vicino a lui e gli puntai la bacchetta contro.
"Lurido stronzo"
George spalancò gli occhi per la mia parola appena detta.
"Prova a rivolgermi ancora la parola e vedrai cosa ti faccio"
"I-io n-non capisco che c-cosa ho fatto"
"Non lo sai?! NON LO SAI?! MI HAI USATA! ERO UN GIOCO PER TE! E IO COSA HO FATTO? CI HO CREDUTO DA STUPIDA! TU NON MI AMI, E ANCHE SE FOSSE PROVEREI SOLO RIBREZZO PERCHÉ SEI UN LURIDO IGNORANTE!"
Tutta la scuola, o quasi, mi stava guardando. Avevo dato una sberla a George e me ne ero andata subito con ancora la bacchetta in mano, lasciando completamente tutti a bocca aperta.Entrai nella sala comune della mia casata per poi raggiungere il mio letto e mettermi a piangere.
"Black..." mi richiamò una voce adulta.
"P-professor Piton"
"Ho ascoltato tutto giú..." iniziò, ma lo bloccai subito porgendo le mie scuse.
"Io non... Non ero in me. Mi dispiace"
"Non la sto rimproverando"
"Mi dispiace comunque"
"Avevi ogni ragione"
"Lei mi da ragione?"
"Esatto. So perfettamente cosa ha fatto il signor Malfoy, ieri alle 3 del mattino mi ha svegliato per parlarmene, voleva che gli oblivassi la memoria..." mi confessò lui gesticolando con le mani.
"Si e poi magari non rispondeva alle conseguenze"
"Cerchi di rimettersi in sesto per il viaggio piuttosto" mi fece lui, ma inizialmente non capii.
"Viaggio?"
"Si, quello che vuole fare per le vie oscure di Azkaban"
"Ah, non so se andrò"
Lui scosse la testa, poi prese una busta da una tasca interna del suo mantello, passandomela.
"É arrivata questa ieri. La legga e poi scenda a mangiare. Se non la vedrò. la verrò a far chiamare con la forza"
"D'accordo, grazie professore"Mi misi bene sul letto e mi asciugai tutte le lacrime rimaste per poi aprire la lettera.
"Ho recapitato questa lettera a Severus prima di ritornare ad Azkaban. Ho permesso a lui di leggerla e infatti é proprio quello che sta facendo ora, in caso contrario lo stai facendo tu.
Inoltre Severus mi ha detto che volevi salvarmi, impossibile... Ma se proprio vuoi provare, ascolta questo che ti dico:
Tre sono i Doni della Morte, alla quale a ciascuno avverrà una diversa sorte. Se il medaglione otterrai, attraverso le porte e i dissennatori passerai. Se il triangolo si illuminerà allora la porta eccola qua, se il cerchio inizierà a girare, altro che cercare non devi fare, se poi la bacchetta si staccherà, ecco che troverai la libertà .
Ora rifletti su queste parole in rima Ashley cara, magari riceverai aiuti esterni, ma so che il giovane Draco ti ha dato in dono il ciondolo raffigurante i Doni. Pensa piccolina mia, pensa..."Sinceramente non avevo capito molto bene, ma presi il ciondolo in mano.
Lo avvicinai alla serratura della camera e magicamente il triangolo si trasformò in una chiave capace di aprirla. Mi misi al centro della stanza e dopo aver rimesso apposto il triangolino vidi il cerchio girare. Continuai a farlo girare e lo aiutai. Mi avvicinai in varie parti della stanza e anche la serratura piú nascosta vicino al mio cassetto dove tenevo tutto scovò.
Il trucco della bacchetta centrale, come diceva lui, ancora non l'avevo capita...
Deciso di mollare per il momento e continuare più tardi.Scesi a pranzo e al ritorno andai in aula per Pozioni.
Ero da sola al primo banco e Piton non mi staccò gli occhi di dosso, pretendeva di controllarmi anche a costo di non fare lezione.
"Black, potrebbe mostrarmi il suo compito?" mi chiese Severus.
"Certamente. Un secondo"
Presi il quaderno e glielo porsi.
"Malfoy, potrei avere il suo?" continuò lui.
"Si, professore" Draco si avvicinò al mio banco e consegnò il quaderno.
"Aspetti signor Malfoy, sieda qui"
"Ma...!" protestai ma Piton con uno sguardo mi zittí.
Restammo a distanza per il resto della lezione ma sembrava come se il professore ci volesse avvicinare."Bene. Ora vi farò fare un lavoro di gruppo. Vi dividerò a coppie e ognuno dovrà spiegare un argomento specifico che sceglierò io. Iniziamo a fare le coppie: Parkinson e Goyle, Tiger e vediamo... Grangere, Ron Weasley e Black..."
"Chi delle due?" chiesi
"Junior" mi rispose lui quasi fulminandomi con lo sguardo.
"Ah" rimasi delusa... Volevo stare io con Ronnie... Si Ronnie, qualche problema?!
"Continuiamo...Black numero 2 e Malfoy..."
"Aspetti cosa?!" urlammo all'unisono io e il ragazzo affianco
"Le regole sono regole..."
"Non le ha nemmeno dette!" protestò il biondo
"Le dico ora, chiunque non faccia il compito verrà espulso, la vogliamo mettere cosí?"
Finí di dividere le coppie e ci assegnò i compiti.
"Wesley e Black, pozione di morte... Black e Malfoy, pozione d'amore... Parkinson e Goyle, pozione dimagrente..." e cosí via.Finita la lezione Draco mi fermò.
"Possiamo parlare?"
"È qualcosa di attimente al compito?"
"No"
"E allora no" feci per andarmene ma mi bloccò.
"Ti prego"
"Non ti rendi conto di ciò che hai fatto Draco!"
"Si! Ieri sono andato da Pit-"
"Si lo so cosa é successo ieri notte"
"E allora?"
"Allora cosa? Draco, non capisci quanto dolore ho provato!"
"Tu? Perché io?"
"Per voi era solo un divertimento"
"Per George lo era, per me no"
"Draco, ho ascoltato tutto ieri, so come siete realmente" entrai nella nostra sala comune e quando feci per chiudere la porta del mio dormitorio mi fermò nuovamente.
"Non hai ascoltato tutto. Lascia che te lo dimostri"
"Come?"
"Vieni alla Stanza delle Necessità dopo cena, parleremo lí"
"Non mi aspettare fino a tardi, non verrò al 50%... Poi si vedrà"
Gli chiusi la porta in faccia e mi addormentai sul letto piena di pensieri.
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La Figlia Di Felpato
FanfictionAshley Black, semplicemente io. Ho solo un compito da svolgere. Non far sapere agli altri chi sono. Ci riuscirò?