Ti Odio Emily Wood..

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SAM'S

Arrivo puntuale a lavoro. Emily è nel suo ufficio e Jill sta parlando con un cliente al telefono.
Quando il suo sguardo incrocia il mio, vedo l'imbarazzo più profondo stagnare nei suoi occhi e mi sento in colpa. Dovrei parlare con Emily?! Non accetto che subisca quello che ho passato io. So cosa vuol dire avere paura, specialmente questa paura; che ti rode l'anima e ti fa rimpiangere il fatto di essere nata.
-Samantha! nel mio ufficio per favore!-  mi chiama Emily sbucando da dietro la porta.
Faccio ciò che dice ed entro nell'ufficio, facendomi domande su cosa volesse da me. Stavo diventando paranoica, ma cerco ugualmente di tenere i nervi saldi e di non far capire al mio capo che sapevo dei suoi "modi".
-Mi dica!- chiedo.
-Oggi starai nella stanza principale, quella delle sculture al primo piano, verrà un segretario Francese a fare un verbale della nostra galleria, dobbiamo essere pronti e fare una buona figura, è importante per la nostra attività!- dice d'un fiato.
-E posso chiedere a quale scopo questo segretario farà il verbale della galleria?-
-C'è la possibilità di fare un contratto valido per un anno in collaborazione con il Museo del Louvre di Parigi. E' una grande opportunità per la mia galleria dovrà essere tutto perfetto, affido a te la gestione delle sale principali. Vai adesso! e che ogni cosa rimanga al suo posto!-
Esco dall'ufficio e mi metto a lavoro immediatamente. Emily sarà pure una bastarda cronica, ma si vede che ha a cuore il suo lavoro e non sarò di certo io a impedirle di sfondare, ma la storia con Jill non può passare inosservata.

Se farà qualcosa contro di lei un'altra volta, agirò.

Mancano cinque minuti all'apertura e ricevo un messaggio da Carol.

-in bocca al lupo amore mio!-

Sorrido.

-crepi! Ti amo mia!-

EMILY'S

Rimango sola nel mio ufficio, finisco di sistemare alcuni documenti e di inviare alcune mail e chiamo Jill al telefono!
Viene nel mio ufficio, ricordandosi di bussare questa volta.
-cosa posso fare per lei?- mi chiede con voce tremante.
-soddisfano.- le ordino.
-adesso Emily?!-
-immediatamente, non prenderti la confidenza che non ti ho dato.- dico ferma sempre sullo stesso tono.
Abbassa lo sguardo e si avvicina a me.
Io sono seduta sulla mia poltrona e divarico leggermente le gambe.
La faccio segnale di iniziare e lei, abbassandosi,entra fra le mie gambe...sbottonandomi i pantaloni velocemente.
Mi guarda supplichevole.
Non vuole farlo.
Lo vedo nei suoi occhi.
Ma io si! E non mi importa.
Afferrò la sua testa per i capelli e la spingo contro la mia apertura.
Con una smorfia di disgusto mi guarda e inizia a leccarmi.
Le tiro una sberla in faccia e la spingo via.
-NON GUARDARMI, TROIETTA!- urlo.
Lei inizia a tremare e prova a scappare, ma la blocco, afferrandola per un braccio.
La sbatto contro la scriva mia legandole le mani. Apro un cassetto e indosso un dildo che tanevo nascosto.
Appena lo vede, sbianca.
-non farmi questo....ti prego...-
Piange.
Mi avvicino e la penetrò da dietro violentemente udendo le sue grida.
Spingo con forza dentro di lei fregandosene delle sue lacrime e delle sue grida.
Schiaffeggio il suo sedere, lasciandole dei segni rossi sulla pelle.
Esco da lei, la giro e mi fondo nella sua vagina,in profondità. Esce del sangue.
Non mi fermo, anzi accelerò.
Cerca di liberarsi scalciando all'aria. Le tiro un pugno sul braccio e si sta ferma.

Dopo un po esco da lei e la spingo a terra.
-esci zoccola.- dico.
Velocemente si veste e corre fuori dal mio ufficio, tenendo si il braccio.

JILL'S

Scappo in bagno. Ho la faccia rossa da un lato, per lo schiaffo, e bagnata dalle lacrime.
Cerco di coprire il tutto con del fondotinta. Piango ancora.
Odio quella donna, con tutta me stessa!
Cerco di ricompormi esco e torno alla mia postazione facendo finta di nulla come sempre.

-ti odio Emily Wood..- penso dolorante.

On the Skyline Forever.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora