Vuoi sposarmi?

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CAROL'S

Sono arrivata in aeroporto.
Piango da quando solo salita sul taxi e il mio cuore si è sgretolato dentro di me.
Mi dirigo al check-in. C'è davvero tanta gente sta sera!

Come ha potuto tradirmi così?
Allora era tutto vero quello che aveva detto Emily?

*FLASHBACK*

-AAAAH!!! Lasciami ti pregoooo!!- urlo mentre continua a spingere le sue dita dentro di me con violenza e brutalità.
-sta zitta troia.- dice senza neanche guardarmi in faccia.
-Saaaaaam!- grido in lacrime, ormai priva di forze e speranze.
-è inutile tesoro, la tua fidanzatina non verrà! Sarà impegnata con Jill! Quelle due stanno proprio bene assieme!- dice con aria di strafottenza e goduria.
-ti sbagli! Sam non mi tradirebbe mai! E neanche io!......AAAAAAAAHI BASTAAAA!- Urlo continuando a piangere.
Le spinte si fanno più forti e decise e sento un dolore lancinante al basso ventre.
-ops! Credo ti averti sfondato qualcosa, stai sanguinando troietta!- dice ridendo.
-COOOOOOSAAAAA? LASCIAMI PUTTANA LASCIAMI!- Grido spaventata.
Mi afferra per i fianchi uscendo violente mente da me.
Mi solleva e mi gira, mettendomi a pancia in giù sulla scrivania.
Nel farlo vedo del sangue a terra e sulla scrivania.
Sto per svenire.
Mi penetra di nuovo, questa volta però, usa qualcosa di diverso. Non sono le sue dita, ma un grosso pennello.
Caccio delle urla....che non avrei mai pensato di urlare e piango.
-AAAAAAAAHHHH...AH....AAHHH...LASCIAAA....MIII!- Grido.
Continua a violentarmi con quella violenza, senza pietà.
Poi svengo.
Il nulla.

*FINE FLASHBACK*

Al solo pensiero un brivido corre lungo la mia schiena e ricomincio a piangere, ma non per Emily, no!
Piango per Sam, perché mi ha spezzato il cuore.
Vorrei morire ora.
Che sporca traditrice.

SAM'S

Finalmente arrivo all'aeroporto. Parcheggio la macchina a cavolo e mi fondo all'interno della struttura.
Nel tabellone dei voli, cerco i voli per New York e trovo il nostro.
Inizio a correre per tutto l'aeroporto, spingendo le person, senza guardare in faccia nessuno.
Arrivo al secondo piano e vedo una folla di gente davanti ai check-in.
-permesso, scusate! Permesso!- dico facendomi strada fra la gente.
Arrivo al check-in e finalmente la vedo.
Ha appena passato il metal detector.
-CA...CAROOL!- urlo.
Per via della confusione, non riesce a sentirmi, così tento un gesto folle e disperato.
Mi faccio strada fra la gente e salgo sul rullo trasportatore, fra le valige dei passeggeri.
Corro e arrivo alla fine del check-in , inseguita da due guardie che mi ordinavano di fermarmi.
Non mi importava di nulla in quel momento, solo di lei.
Supero il metal detector e arrivo al corridoio che porta al Gate.
Sta per oltrepassarlo.
Corro e urlo il suo nome.
-CAROL FERMATI.-

Mi sente e si volta a guardarmi. Ha le guance rigate dalle lacrime e sento il mio cuore rimpicciolirsi.

Le guardie mi raggiungono e mi afferrano per le braccia. Inizio a dimenarmi.
-NO! LASCIATEMI VI PREGO! Grido.
-signorina si calmi, deve venire con noi.- dice uno dei due agenti.
-vi prego, datemi solo un momento, poi ci seguirò, per favore!-
Mi mettono mle manette.
-ci segua!- dice l'altro agente.
-per l'amor di Dio volete ascoltarmi! Ho bisogno di dire una cosa a questa ragazza!..- dico indicando Carol.
-ne va della mia vita.- continuo seria.

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