finché vivrò e vivrà.

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SAM'S

Il giorno seguente mi alzo troppo presto, Carol è in bagno, così decido di iniziare a sistemare il letto.
Esce dal bagno indossando soltanto una maglietta.
-buongiorno amore mio!- dice smagliante.
Ricambio il saluto con un dolce bacio.
-vado e torno!- dico indicando il bagno.
Entro e lascio Carol nella stanza a scegliere cosa mettere, mentre faccio una doccia veloce.

CAROL'S

indossò dei jeans e un cardigan abbinato alle mie Vans bordeaux.
Mi trucco leggermente e lego i miei lunghi capelli in uno chignon alto a ciambella.
Quando finisco lei esce dal bagno in intimo e si dirige indifferente verso l'armadio, per scegliere cosa mettere.
Io la guardo e sento le labbra seccarsi e il cuore scalpitare, ma tento di controllare gli impulsi.
La osservo semplicemente, mentre si veste.
Indossa degli skinny neri attillati e una camicia a scacchi rossi con sopra un giubbotto di pelle nero, un cappellino di lana bordeaux e degli anfibi.
Si.....la rocker di qui mi sono innamorata......
-sei bellissima!- le dico con voce imbambolata.
-ma sicuramente!- risponde sarcastica.
-è così!- controbatto io.
Sorride e mi bacia un'altra volta.

-andiamo a fare un giro??- le chiedo poi.
-volentieri, ma prima devo passare alla centrale di polizia. Devo dire a Emily che ho dato le dimissioni, quella stronza è ancora il mio capo purtroppo.- dice.
-Ok, ti accompagno.-

Così lasciamo l'albergo, saliamo sulla sua auto e raggiungiamo la centrale.
Quando arriviamo, Sam pargheggia davanti l'entrata e mi chiede di aspettare in auto.
Io annuisco e lei scende, entrando nell'imponente edificio.
Lascia le chiavi appese, così le afferrò e scendo dall'auto.
Due traverse prima avevo visto una caffetteria, così vado a comprare la colazione per entrambe.
Prendo due cornetti al cioccolato e un caffè per lei, poi torno in auto.

SAM'S

In centrale chiedo al poliziotto dietro la segreteria di vedere la signorina Wood.
-lei chi è?- mi chiede l'agente.
-sono Samantha Anderson, una sua dipendente, quella che vi ha chiamati ieri sera.-
L'agente controlla sull'elenco e mi concede di entrare.
-sta per essere rilasciata, hanno pagato la sanzione, quindi si sbrighi.- mi ordina serio.
Io annuisco e raggiungo l'altra stanza.
Trovo Emily dietro una piccola celletta, assieme ad un'altra donna che dormiva rumorosamente in un angolo.
Appena mi vede fa una smorfia di disgusto; cosa che dovrei fare io.
-chi ti ha fatta uscire?- chiedo senza troppe formalità.
-una mia amica. Che ci fai qui?- mi chiede fredda come il ghiaccio.
-sono venuta ad avvistati che mi sono, ovviamente, licenziata. Ho inviato le dimissioni alla tua mail e oggi stesso andrò a liberare il mio ufficio.- dico con gli stessi toni.
-magnifico, c'è altro?- chiede.
-no. Addio Emily.- dico.
-addio Samantha, è stato un piacere. Oh e....di alla tua ragazza....che ha delle labbra straordinarie....- dice strafottente.
Appena sento quella a frase, mi scaraventò su di lei. Infilò un braccio fra le sbarre e l'afferrò per il colletto della camicia che indossava anche ieri e la tiro verso di me; facendola sbattere contro le sbarre.
Sbatte la testa con forza e un livido inizia ad apparire sulla sua fronte.
La guardo dritta negli occhi con tutto l'odio del mondo, mentre cerco di placare la follia omicida che stava crescendo in me.
-Va all'inferno Wood!- dico lasciandola andare bruscamente.
Fa due passi indietro guardandomi con disprezzo, mentre mi dirigono verso l'uscita.
-ah e....a proposito....bello il tuo naso, l'hai ritoccato?!- chiedo sarcastica alludendo all'enorme fasciatura che aveva sul setto nasale.
Non la lascio rispondere ed esco sbattendo la porta della stanza.
Lascio l'edificio e torno in auto, dove trovo Carol tenere fra le mani un involucro e un bicchiere.
-com'è andata?- chiede.
-bene, le ho detto delle dimissioni. Devo solo andare a prendere la mia roba nella galleria.- dico.
-va bene, andiamo!-
Metto in moto e partiamo.
-cos'hai ?- domando indicando il pacchetto sulle sue gambe.
-la colazione! -
-hai preso la colazione?-
-si!-
Sorrido.
-aspetta che mi fermo.-
Accosto vicino un parcogiochi e facciamo una colazione a base di cornetti.
La guardo mangiare, ha un enorme sorriso stampato in faccia e le guance rosa.

È senza dubbio, l'essere più spettacolare che io abbia mai visto.
Amo il suo viso, la sua bocca morbida, i suoi capelli, il sorriso...le mani.
Ma soprattutto amo la sua bontà e la sua ingenuità. Amo il fatto che sia sempre allegra in ogni circostanza, che non conosca l'odio e la rabbia.
Mi rende una persona diversa, migliore.
Starei sempre e solo con lei, anche per litigare.
Non voglio che sia di qualcun'altra; lei è la mia Carol. Il mio amore straordinario e voglio averla vicino finché vivrò e vivrà.

On the Skyline Forever.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora