EMILY'S
Ovviamente,ho capito di avere davanti la ragazza di Samantha.
É veramente carina; capelli lunghi e castani,abbinati ad un bel paio d'occhi nocciola.Labbra sottili e una figura esile e non troppo alta. Potrà avere una trentina d'anni o poco più, ma ha l'aria di essere una novellina del mondo.
Capisco perché Samantha l'ha scelta, questa ragazza, ti fa venire voglia di essere qualcuno. Ti da un motivo!Quasi quasi, mi dispiace approfittarmi di tanta ingenuità; ma ho giurato a me stessa di farla pagare a quella testa calda di Samantha e questo é il prezzo!
-dove siamo adesso, "miss. So tutto io"??- dice ad un tratto.
-é la sala delle sculture, nulla di interessante per quanto mi riguarda. Dovresti vedere la sala dei graffiti; quelli sono niente male!- continuo.
-portamici!-Inizio a camminare,fingendo di portarla dove avevo detto.
La conduco nello studio di Samantha.
-che ci facciamo qui?- chiede.
-devo prendere una cosa!-
-non possiamo entrare qui! È zona riservata al personale della galleria.-
-credimi lo so, é lo studio di Samantha Anderson, una mia dipendente.-
Resta immobile. Chiudo la porta dello studio alle mie spalle.
-tu...sei la direttrice...Emily Wood!-
-esatto!-Indietreggia.
Avanzo verso di lei finché non é con le spalle al muro.
-lasciami andare!- dice iniziando ad agitarsi.
-non prima che avremmo finito............fossi in te terrei la bocca chisa!- dico bloccandole i polsi.
-NO! LASCIAMI ANDARE!!!- grida.
Le chiudo la bocca con una mano e tengo fermi i suoi polsi sopra la sua testa che si dimena, nel tentativo di liberarsi.
-sta zitta! O ti farò seriamente male Carol!- dico.
Mi guarda con lo sguardo più spaventato del mondo....mi fa quasi pena..quasi!Velocemente le alzo il vestito e inizio a toccare la sua natura violentemente, mentre lei continua a dimenarsi e a gridare.
La guardo compiaciuta!
Fottuta Samantha!CAROL'S
È come se avessi una trivella che cerca di sfondare il mio corpo. È violenta, veloce, mi fa male e sto per piangere dal dolore.
Mi strappa via gli slip e divarica le mie gambe.
Il cuore accelera e urlo più forte appena sento le sue dita dentro di me.
-AAAAAAAHHHH BASTA TI PREGO! NON HO FATTO NIENTE!!!!!! AHHHH LASCIAMIIII!- grido a vuoto
-ZITTA!-Sam.....dove sei?
SAM'S
Vado nel mio studio a prendere dei moduli chiesti dal centralino della galleria. Ne approfitto per vedere Carol.
Salgo le scale e mi ritrovo davanti la porta del mio studio.
Sento dei versi provenire dalla stanza e strano lo sguardo pensando al peggio.
Spalanco la porta e quello che vedo frantuma il mio cuore e la mia resistenza in mille pezzi.
La mia Carol è sulla mia scrivania in lacrime, con le mani legate e dei graffi su tutto il corpo e il mio capo fra le sue gambe a profanare il suo corpo.
Impazzisco e caccio un urlo così forte da spaventarli io stessa.Emily si ferma e mi fiondo su di lei, afferrandola per il colletto della camicia e scaraventandola a terra, lontana da lei.
-ESSERE IMMONDO, TROIA! ZOCCOLA! COME HAI OSATO METTERLE LE MANI ADDOSSO! TI UCCIDERÒ!- Urlo in preda alla rabbia più selvaggia.
La sollevò dalla camicia e inizio a prenderla a pugni sul viso, sull'addome e a darle calci.
Non sono io questa.
Ma lo giuro, non ci vedo. Sono accecata dalla rabbia.
Con un destro le rompo il naso e il suo sangue sporca le mie mani.
-IO TI AMMAZZO EMILY WOOD! TI FARÒ RIMPIANGERE IL GIORNO DI AVERMI ASSUNTO! PUTTANA!-In quel momento una mano afferra il mio braccio pronto a scaraventarle un altro pugno.
-SAM!!!! SAAAM BASTA TI PREGO!- grida Carol alle mie spalle piangendo.
-lasciami, questa troia non può passarsela così!- dico ancora
-ci penserà la polizia! Ti prego torna in te!-Questa era Carol, l'unica che riusciva a perdonare il suo aggressore anche dopo essere stata violata, l'unica che riuscisse a riportare la ragione in me anche con una crisi di nervi. L'unica che non doveva essere toccata da nessun'altra oltre me!
Mi alzo e afferrò il cellulare e chiamo la polizia che arriva dopo venti minuti.
Dopo aver raccontato tutto alla polizia accompagno Carol a casa.
Quando arriviamo in hotel la prendo in braccio perché l'ascensore è fuori uso, così prendo le scale.
Quando arrivo in camera la adagio sul letto e la osservo mentre si riposa.*mi dispiace Carol....*
STAI LEGGENDO
On the Skyline Forever.
RandomTerzo ed ultimo capitolo della saga di "Bed of Roses"! Buona lettura a tutti voi