Obsession - Dosawed☆

A Strange Journey

Simone ed io andiamo verso il parcheggio per andare con la sua macchina. È grigia con le maniglie nere, lui mi fa entrare e mi siedo nel sedile in avanti. Simone parte e guida per l'autostrada.
La sua macchina ha un buon odore. Non sembra come le normali macchine. Questa è diversa, ha un profumo buono, dall'aroma di un qualcosa...dal suo, credo.

Per ritornare a casa sua ci vuole una mezz'oretta, quindi stare lì, seduto accanto a lui, è piuttosto imbarazzante, specialmente se non parliamo più come una volta. Vorrei che mi parlasse, dio, parlami cazzo.
Vorrei dirglielo, ma non ci riesco. Non sono il tipo timido, ma essere stati migliori amici per così tanto tempo e poi scoprire che l'altro non ti parla più...è da suicidio. Cerco di non fissarlo, ma mi risulta più difficile del solito distogliere lo sguardo da lui. Alcune volte si gira mentre lo guardo e l'unica cosa che riesco a fare è girarmi, oppure vorrei dirgli: "Guarda la strada, invece di guardare me".

Ma vorrei che guardasse me.

Se il tempo si fermasse, lo guarderei per secondi, minuti, fino a diventare ore. Ma non si può. Sembrerei un cretino, ma vabbe'.
Simone fa cenno di fermarsi in un bar, scendo anch'io e magari mi prendo qualcosa.
Prendiamo entrambi del caffè e lo beviamo. Dico a Simone che vado un attimo in bagno, lui non mi risponde, mi aspetta soltanto.

Appena entro in bagno con grande sorpresa mi ritrovo Alberico De Giglio.
Lui appena mi vede mi saluta e mi chiede cosa ci facessi qui, la stessa cosa vorrei sapere da lui.
Gli rispondo che sto tornando a casa di Simone con lui, e ci siamo fermati un attimo.

"Oddio! C'è anche Simone?" -mi chiede emozionato.

"Sì, mi sta aspettando fuori"

"Oddio, ma allora è vero che state insieme! Woo!" -Urla come una fangirl accanita.

"Hahhaah ma dai! Abbiamo solo fatto un evento insieme..cosa vai a pensare.." - gli dico con un espressione alquanto seria.

"Oh..beh questa è un'occasione giusta per dichiarargli il tuo amore, non credi?"

"In realtà sembra che Simone sia arrabbiato con me, non mi rivolge la parola"

"Secondo me sta facendo finta..è impossibile che ti stia facendo il broncio vedrai!" -mi dice con un'espressione come se avesse ragione.

"Non credo..."

"Allora esco là fuori e vado a parlargli personalmente se non mi credi."

Alberico sta per afferrare la maniglia ed aprirla, ma lo fermo prima che potesse farlo.

"Ti prego lascia perdere Albe!"

"Ma è un aiuto che ti sto dando! E poi voglio vedere Simone!" - replica lui.

Lui si scansa da me e continua ad afferrare la maniglia, io lo tiro continuamente e alla fine ci ritroviamo uno addosso all'altro. Lui sotto, io sopra di lui.

I nostri occhi si scontrano e ci guardiamo piuttosto imbarazzati.

" Riccardo ma quanto ci metti ad uscir..." -Simone apre la porta e ci ritrova uno sopra all'altro.

Subito ci alziamo, e facciamo finta non sia successo nulla. Simone ci fissa stupito a lungo e prima che osasse parlare, Alberico ci saluta e corre fuori, con i sensi di colpa, di sicuro pensava di aver rovinato tutto, povero. Ma tra me e Simone era già tutto rovinato, ormai.

"Emh.. Simone andiamo dai.." - Lo spingo fuori dal bagno e ci avviamo fuori verso la macchina.

Lui sale, io salgo.
Continuiamo a camminare con la macchina in un silenzio infinito.

All'improvviso Simone rompe quel silenzio imbarazzante.

"Cosa stavi facendo con Alberico?"

Lo dice, ma non si gira a guardarmi.

Non so che dire, infatti non gli rispondo. Avrei mai potuto dirgli che lo stavo fermando dall'andare da lui, per parlare di noi? No, non avrei potuto. Vorrei parlargli io, non voglio intralci, anche se mi dispiace per Alberico. Non gli ho nemmeno chiesto cosa ci facesse lì.

Finalmente siamo arrivati a casa sua, mi fa entrare e ci dirigiamo in salotto.
Non c'era nessuno in casa, a parte noi due.

"Allora di cosa volevi parlarmi?"

Spazio autrice:
Mi diverte così tanto scrivere questa storia! :')

Ho una domanda per voi: vi piacerebbe se durante la storia ci fosse la comparsa di qualche youtuber? Ditemi i nomi e vedrò se riesco a metterli! Bye 💗