That's what people say

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Poggio finalmente la valigia davanti alla porta di casa. L'aria fresca mi fa venire i brividi alla pelle e mi sento molto meglio. Sono arrivato a casa mia partendo col treno insieme a Claudia e Simone. Giulia invece è rimasta lì nella sua villa e presto ritornerà in ospedale per lavorare.
Prima di partire ci ha abbracciati uno per uno e ci ha salutati con un fazzolettino in mano. Mi sento ancora in colpa perché non l'ho ringraziata quanto avrei dovuto per tutto quello che ha fatto lei per noi. Simone non ha parlato per niente durante il tragitto. Giulia e Simone si sono solo scambiati dei sorrisi e degli arrivederci forzati dall'imbarazzo, ma niente più. Lui sa cosa ha fatto la scorsa notte, a parte i dettagli, è consapevole di essere stato un cretino. Cosa dire invece di Claudia? Ci siamo a stento parlati, e la nostra relazione sembra aver preso una piega storta. In discoteca sono stato pochissimo con lei, e ho passato più tempo con Giulia e Simone. Non voglio ricordare nulla della scorsa notte, vorrei, ma non ci riesco.
Non sarei nemmeno dovuto andare da Simone dopo quello che ha fatto, e non dirgli nemmeno quanto è stato cattivo con Giulia. Ma un qualcosa mi ha impedito di farlo. Non ero in grado di sgridarlo in quelle condizioni, e sarebbe stato anche inutile.

"Tesoro!" Esclama mia mamma aprendo la porta, per poi abbracciarmi. Ricambio l'abbraccio.

"Allora? Ti è piaciuta la vacanza? Cosa hai fatto? Hai incontrato qualcuno?" Ed eccola iniziare con il solito interrogatorio. Ci mancava solo il "Hai mangiato?" della nonna, ma chi più ne ha più ne metta.

"Dai ma', sono stanco, ti racconterò tutto più tardi." Glielo dico con una faccia di chi ha corso venti chilometri a piedi.

"Tutto bene? Ti vedo un po' scosso.."
Certo mamma, ma ti ho appena detto che sono stanco. La voglio bene nonostante sia così, piena di domande e assillamenti, ma alla fine è così che ci si rende conto che i propri genitori ti vogliono bene e farebbero qualsiasi cosa per te. Faccio un sorriso come per dire "sto bene" e salgo le scale per andare in camera mia.

Salto e mi sdraio sul mio caro, vecchio letto. È così comodo, che fa un baffo al letto dove dormivamo Claudia ed io nella villa di Giulia. All'improvviso mi si stampa un'espressione cupa in faccia, ed è permanente per almeno un minuto. Una volta risvegliatomi dai miei sogni, cerco di capire cosa devo fare per farmi perdonare da Claudia. Un appuntamento romantico? Un'intera giornata assieme? Shopping scatenato?

Cerco di frenare la mia mente con idee del tutto mediocri, le quali Claudia non ne sarà attratta di sicuro.
E poi, mentre guardo a vuoto la stanza, mi chiedo il perché, perché dovrei farmi perdonare da lei?! Cosa ho fatto?

Penso a ciò che avrei potuto farle nel mentre della vacanza da Giulia, ma non mi viene in mente nulla. Sarà stata un'offesa verso di lei uscita fuori per sbaglio? Oppure sarà la mancanza di tempo che ho dedicato a lei? Ho le mani tra i capelli, ne sto uscendo pazzo. Sarà per...Simone?

Non può essere, siamo solo amici.
È solo una teoria, insignificante ai miei occhi, ma che, forse, potrebbe essere davvero questa la risposta. Potrei essere anche smemorato, ma apparte quella notte in discoteca... non ho fatto nulla di male. Che poi non abbiamo mica pomiciato quella notte!

Mentre sclero leggerissimamente, viene mia madre in camera.

"Bussare non si usa più?" Le dico con un tono acido, non le parlo mai così, ma sono veramente accecato dalla rabbia per questa situazione e potrei prendermela anche con la persona più innocente sulla terra.

"Scusami..ma devo parlarti un momento." Mi dice mia madre entrando e avvicinandosi a me senza timore.

"Okay, dimmi."
Mi sposto leggermente più a sinistra per far posto a mia madre, mentre la guardo per aspettare che apra bocca.

"Riccardo..beh, come dire.. tu, non credevo.." Mia madre sta gesticolando e mi parla come se fosse a disagio.

"Su' mamma, cosa devi dirmi?" Comincio a preoccuparmi.

"Vedi, Claudia ha chiamato qui la notte scorsa e.."

"E?" Ho paura che vada avanti. La notte scorsa, mio dio no.

"Ha detto che ti ha visto con Simone, ti ha visto baciarlo e, oltre a questo, ha visto nel tuo comodino un disegno raffigurante voi due che.. beh, hai capito."

Il mio cuore perde due battiti appena finisce di parlare.

"Cosa? Io non ho fatto nulla di questo con Simone!" Ribatto dinanzi a tali bugie.

"Certo, secondo te Claudia mentirebbe mai a me? Io sarei dovuta diventare la sua futura suocera! Ma tu... sembra che non prendi questa storia seriamente!" Dice e poi si gira mettendosi due dita sulla fronte.

"Mamma, calmati, io prendo seriamente questa storia, perché, se non l'avessi fatto, non sarei più fidanzato con Claudia da tipo mesi." Non voglio ferire mia mamma, non sarei in grado di dire parole pesanti.

"E il disegno allora? Non riesco a capacitarmene!" Urla leggermente, e poi continua a parlare.
"E se tuo padre lo scoprisse?"

"Ma cosa deve scoprire? Il disegno mi è stato dato da una fan, potevo mai buttarlo? Ti prego, finiamola qui."

"Riccardo..devi decidere, io non sono nessuno per dirti chi devi amare o no, la scelta è tua. Ma la domanda è.. sei gay o no?"

Rimango scosso da questa domanda, i dubbi mi salgono sempre più ed io non so come affrontare questa situazione. Esito un po', ma poi gli dico che sono etero.

"Va bene, ti credo, ma se fai soffrire di nuovo Claudia..giuro che non ti crederò mai più."

"Mamma, non potrei.."

Mia madre si alza voltandosi e si dirige verso la porta, per poi andarsene. È stato terribile e mi sento..male. Claudia sapeva tutto quindi, e il disegno.. ce l'ha lei. Devo riprendermelo, quindi decido di andarla a trovare più tardi, almeno spero di sistemare le cose.

Spazio autrice:
Heei. Eccomi di nuovo con un capitolo malsano :)
Spero che non vi siate stancati di aspettare, so già cosa scrivere per il prossimo capitolo e quindi preparatevi all'inferno! >:D

Love you. ❤

Obsession - Dosawed☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora