The Games start

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Finalmente si fa mattina e sembrava che quella notte non finisse più. Era successo di tutto quella notte, sono rimasto tremendamente scioccato, e forse anche un po' deluso da quello che è successo tra Giulia e Simone. La mia mente pensa a cosa potrebbero aver fatto insieme, facendo pensieri perversi, ma spero davvero che non sia successo niente quella notte, anche se ora Simone non mi sopporta, gli auguro tutto il bene possibile.

Mi alzo lentamente dal letto e vado a farmi una doccia, Claudia si sveglia dopo poco tempo, sembra aver dormito bene, e per una volta la invidio tantissimo per la beata dormita che si è concessa.

"Riccardo puoi uscire dal bagno per favore?". Mi supplica Claudia bussando, le dico dal bagno di aver quasi finito, e okay, solo ora ricordo di avere una ragazza.

Basta pensare a Simone, io ho Claudia, se lui fa di tutto per starmi lontano lo farò anch'io. Non ho voglia di essere la vittima del suo gioco, voglio essere la pedina vincente, che arriva al traguardo prima di lui.
Sì, ti sfido, Simone Paciello.

"Riccardo per caso stai facendo la sauna lì dentro?". Mi prende in giro Claudia. Le apro la porta, sono mezzo nudo, ed ho solo i boxer. Claudia rimane senza parole per un secondo e poi mi guarda facendo una piccola risata. Prendo Claudia per i fianchi e la spingo vicino a me. Le mie braccia sono intorno alla sua vita. Le sussurro un "ti amo" nell'orecchio e la bacio.
Non ero mai stato così dolce con lei, sembrava la stessi trascurando, e ora non mi importa più di nient'altro.
Incominciamo a darci dei semplici baci dolci, poi continuiamo freneticamente con la lingua, finché non abbiamo più fiato e ci stacchiamo per un secondo. Improvvisamente Claudia comincia a chiedermi spiegazioni.

"Riccardo..perchè così all'improvviso?". Mi chiede e fa un sorriso malizioso, era da tempo che non ci baciavamo così.

"Claudia, è normale, tu sei mia." Le dico con un tono abbastanza dolce, facendola sorridere.

Ci diamo un piccolo abbraccio e poi lei mi dice che deve farsi la doccia e quindi entra in bagno. Mi sento felice, Simone mi stava dando alla testa, letteralmente, invece ora mi sento stranamente completo. Non ho bisogno di nient'altro.

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Sono in cucina a fare colazione con gli altri. C'è un silenzio assurdo, Simone non mi rivolge la parola, Giulia non fa altro che guardarlo ed io, guardo Claudia.
Claudia, inconsapevole di ciò che era successo ieri, comincia a dire qualche parola.

"Ragazzi cos'è oggi questo silenzio?". Chiede Claudia. Rimane perplessa, e viene risposta solo dopo cinque secondi.

"Nulla, perché dovremmo esser silenziosi? Forse oggi non ci va di parlare?! .." . Giulia le risponde guardando Claudia negli occhi, come se le stesse dicendo la verità. Nelle sue parole si nota che c'è un po' di imbarazzo e delusione.
Ovviamente Giulia non può far a meno di sorridere, non sembrava lei quegli attimi di prima.

"Io vado". Ci comunica Simone e si alza dalla tavola, uscendo dalla porta. Sembrava abbastanza calmo, ma non si può dire che si comporta come al solito. Non capisco che abbia, ma non mi interessa. Io e Claudia finiamo e andiamo insieme per il corridoio verso la nostra stanza, mano nella mano.

Simone ci nota, ma fa finta di non vederci girando lo sguardo. È così problematica la cosa, ma a me piace. Lui mi faceva testa perché sapeva che io non potevo fare a meno di lui, ma ora è cambiato, carissimo.

"Ragazzi che ne dite di andare in una sala giochi qui vicino? Ci divertiremo su!". Ci chiede Giulia dal salone. L'idea, anche se un po' da bambini, mi piace. Tutti accettano e Simone accenna un piccolo sorriso.

Arriviamo nella sala giochi, è tipo grandissima, e non ci sono solo bambini, anche quelli della nostra età. Giulia invita Simone a fare un gioco di ballo, mentre io e Claudia giochiamo ad un gioco di tennis. La partita finisce e Claudia mi batte, non me lo aspettavo. La minaccio dicendole che prima o poi faremo una rivincita, e lei annuisce ridendo.
Ci sono tanti giochi che vorrei provare a fare con Simone, ma lui è sempre impegnato con Giulia, ma va'? Ci sono persino giochi da fare a quattro, e quindi ne proviamo uno. Simone dopo un po' si stufa ed esce dal gioco. Lo vedo molto pensieroso allontanarsi nei bagni maschili, non avvisando nessuno. Dovrei seguirlo? O no? Così lo farò soltanto vincere al gioco,non quello della sala, preciso.
Giulia e Claudia finalmente vanno a parlottare insieme così decido di andare a vedere cosa fa Simone, ma non ritornerò da lui strisciando, mi dico.

"Ciao, che fai?". Dico a Simone sorridendo. Sembra di essere ai primi tempi, quando non ci conoscevamo per niente. Faccio un passo indietro e aspetto la sua risposta, mentre è intento a guardare il cellulare.

All'improvviso si gira di scatto verso di me, ma non ha occhi arrabbiati, piuttosto sembrano grandi ed immensi, forse pieni di delusioni. Mi perdo nei suoi occhi marroni, senza mai staccare lo sguardo. A lui sembra dar fastidio, ma dopo anche lui si perde nei miei di occhi. Lui è la terra, ed io sono il mare, siamo diversi ma in qualche modo ci completiamo.
Distogliamo finalmente lo sguardo guardando altrove, e Simone riesce a dirmi con un'aria presuntuosa:

"La tua bassezza non ha limiti." Mi guarda dalla testa ai piedi mentre lo dice e poi se ne va facendo un piccolo ghigno.

Non riesco a capire cosa intendesse, ma forse stava solo scherzando con me, anche se mi è sembrato un po' stronzo.

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