Last Day #2

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Lascio che Giulia se ne vada per le sue ed io mi sdraio sul letto. In fondo dovrei essere felice di questo, ma non ci riesco. Giulia sta usando me e Claudia solo per conoscere meglio Simone, come se non avessi sentito parlare lei e Claudia di Simone molte volte. Che poi, lo conosco meglio io, perché parlare con Claudia? Ho fatto finta di niente per tutto questo tempo ed ora sono davvero spazientito.

Claudia mi chiama di sotto per dirmi di prepararmi, per un ultima giornata assieme. Mi vesto con una maglia bianca con fantasie di color nero e un paio di jeans, poi metto le mie superstar. Scendo giù per dire che sono pronto, Giulia mi vede e mi viene incontro per abbracciarmi, felice che io sia venuto. Ricambio l'abbraccio con fare imbarazzato, non me lo sarei mai aspettato.
Simone ci guarda perplesso e dice a Giulia di andare quasi insistendo.
Ci incamminiamo e stavolta Giulia ci dice di salire in macchina, dicendo che la meta è una sorpresa.

Il viaggio in macchina è imbarazzante, almeno per me. Per non sembrare strano, comincio a stuzzicare Claudia con dei giochini, e ridere per ogni cosa. Non mi posso abbattere così, sono Riccardo Dose io!
Cerco di auto-rassicurarmi e continuo a dire che andrà tutto bene, dovunque andiamo, è comunque l'ultimo giorno e non dovrò più fingere di essere contento per Giulia e cose simili.
Credo di essermi montato un po' la testa riguardo Simone, è un mio caro amico, e niente di più. Quando ero a casa sua, ricordo di come mi piaceva stuzzicarlo e vedere la sua reazione. Non solo era a disagio, non gli piaceva per niente, ma io non potevo leggere nella sua mente. Chissà a che stava pensando. Ora non mi interessa, me lo dico continuamente, credo finalmente di essere riuscito a convincermi di ciò. Dopo il viaggio ad Amsterdam con Claudia, dopo aver passato tantissimi momenti con lei, non mi stuzzica nemmeno un po' l'idea di trascurarla e dimenticarla volta in volta, non mi va di non vedere più i suoi occhi chiari e i suoi capelli lunghi e lisci, è così bella, e non solo, è anche pazza e mi trovo benissimo con lei, quando invece penso a Simone, mi sento come se mi stesse cadendo il mondo addosso, lui è la vetta che non raggiungerò mai, nonostante siamo amici stretti. In questo momento l'unica cosa che voglio fare è non pensare a nulla di tutto questo. Metto le cuffie nelle orecchie e ascolto un po' di musica. Le note di Take your time mi trasportano lentamente in un mondo senza dubbi e continui pensieri. È rilassante, quando mi accorgo che Giulia accosta tolgo le cuffie e metto il cellulare in tasca, scendendo dalla macchina.

"Siamo arrivati!" Esclama Giulia chiudendo la macchina.

Noto che siamo in una vasta distesa di verde dove ci si accampa di solito per fare campeggio. Mi pare strano, perché non abbiamo detto nulla riguardo a quest'uscita e di fare campeggio, altrimenti avrei preparato l'occorrente necessario. Guardo perplesso gli altri come per dire "Perché siamo qui?" oppure "Cosa mi nascondete?"
Claudia, Simone e Giulia non esitano a rispondere notando il mio sguardo.

"Volevamo farti una sorpresa." Mi dice Giulia.
"Sappiamo che eri un po' giù negli ultimi tempi..non sappiamo perché, sembravi volessi nasconderti..e così abbiamo deciso di portarti qui, pare che Simone sapeva che ti piace il campeggio." Conclude Giulia sorridendo a me e poi a Simone. Anche se Giulia mi ha parlato, non è riuscita a capire il motivo, mi sento un po' di troppo direi.

Questo non toglie che ogni volta che la gente fa cose carine con me, non riesco a non abbracciarla in segno di gratitudine.
Li abbraccio tutti ringraziandoli, dicendo comunque che non si dovevano disturbare così tanto.

"Alla fine sembro io quello stressato." Dico guardando Simone, lui mi sorride annuendo. Camminiamo verso l'entrata e paghiamo una specie di pass per accamparci anche di notte. Vedo tantissime persone con dei borsoni in mano. Mi fermo all'improvviso facendo cenno agli altri di fermarsi.

"Aspettate, non ho nulla con me per il campeggio." Mi sento l'unico a parte loro senza le cose indispensabili per il campeggio. Avrebbero dovuto dirmelo, bah.

"È qui la tua roba." Mi dice Claudia mangiandosi le parole. Fa cenno con la testa sul borsone nero, dove presumo abbia messo lei i miei vestiti, e le altre cose di cui ho bisogno. Non mi piace che gli altri mi preparino le cose al posto mio, ma se è Claudia, direi di non avere problemi.

"Hai messo anche la custodia degli occhiali, vero?" Non dubito di lei, ma era solo per accettarmi.

"Sì.. era nel comod- L'ho presa, sì" Dice Claudia farfugliando velocemente. Mi chiedo cosa abbia, è un po' strana e sembra non parlarmi come fa di solito. Le avrò fatto qualcosa? Adesso non ne ho proprio idea, spero le passi almeno.
Simone e Giulia non intervengono al nostro discorso, sembrano essere imbarazzati dal borbottamento di Claudia.

"Grazie." Dico alla fine.

Dopo aver camminato un po' troviamo un bel posto all'ombra di un albero e lontano da tanta gente. Questo spazio è talmente pieno di persone che sembra di stare al mare a Ferragosto, non eccessivamente, ma più o meno ci siamo.

"Quanta gente, non me lo sarei aspettato." Dico a Giulia, pensando sapesse il perché di tale folla di persone.

"Uh, è vero. In questi giorni ci vanno in parecchi, e questo da anni, potrebbe sembrare quasi una tradizione! Si dice che se si è fortunati si possono vedere anche delle stelle cadenti, da piccola non ne ho mai vista una quando venivo qui. Credo che stasera ne vedrò una, e magari esprimo un desiderio, sai?" Mi guarda e mi fa l'occhiolino, come per dire "Sai a cosa mi riferisco".

Le sorrido fingendo di stare al suo gioco. Dopo un po' viene Simone. Si mette in mezzo a noi prima ancora di montare la tenda e comincia a parlarci.

"Io e Claudia abbiamo visto che proprio in fondo dietro a quegli stand dove si vende un po' di tutto, c'è una discoteca. Che ne dite di andarci stasera? Ci vanno praticamente tutti, come ho sentito dire." Simone sembra entusiasto di andare in discoteca, e lo è anche Claudia dopo aver affermato tutto ciò che ha detto Simone.

"Per me va bene." Dico sorridendo.
Anche Giulia accetta, anche se sembra poco convinta, ma Simone e Claudia non ci fanno molto caso ed incominciano a montare la tenda. Li aiuto anche io ed in poco tempo la finiamo di montare. La tenda è molto grande e c'è spazio per tutti e quattro. Giulia nel frattempo prende tutto il cibo che ha portato e incomincia a grigliare su una griglia messa apposita per gli accampati, certo che hanno pensato molto bene a tutto i proprietari di questo accampento.

Si fa l'una e mezza ed incominciamo a mangiare, dicendo a Giulia che è davvero brava a cucinare. Metto una mano sulla coscia di Claudia, ma lei sembra non piacere, sembra irritata e non capisco cos'ha. Così la tolgo per non creare imbarazzo e continuo a mangiare.
Parliamo del più e del meno e si fa pomeriggio molto in fretta, Simone ha portato anche un pallone così ci siamo messi a giocare facendo palleggi. Claudia e Giulia giocano ma poi vanno a spettegolare assieme sedute davanti all'albero.

"Simone allora ti è passata la fase delle crisi d'identità?" Chiedo a Simone ridendo, lui mi guarda ed alza gli occhi al cielo.

"Sì, le ho passate a te, sono contagiose." Controbatte Simone ironizzando il tutto.

La giornata si svolge normalmente, ed ora è sera. Claudia e Giulia si vestono dentro alla tenda, dicendo a me e Simone di non entrare. Simone fa uno scherzo alzando la cerniera della tenda facendo letteralmente urlare le ragazze. Io e Simone ridiamo come degli ebeti, ma se è questa l'ultima giornata con loro, almeno vorrei passarla al meglio senza pensare a come sarà domani senza loro.

Spazio autrice:
Pensavo che due capitoli per l'ultimo giorno sarebbero bastati, e no, preparatevi anche per il terzo! ;)

Spero vi piaccia almeno un po' nonostante ci abbia messo molto per il continuo!

Obsession - Dosawed☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora