He's an obsession

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Simone's POV

E..senti, per quale motivo dovresti venire da me?

Aspetto la sua risposta, ma Dose si limita a visualizzare, e poi esce, lasciandomi come un cretino. Mi chiedo cosa gli passi per la testa..
Gli invio più di cento messaggi e alla fine silenzio la sua chat, in modo che non mi escano le sue notifiche. Mi sento molto meglio, chi la fa l'aspetti.

Improvvisamente sento un suono, è il mio cellulare che squilla.
Non ho idea di chi sia, ma rispondo premendo in avanti e poi lasciando il tasto verde.

"Pronto?"

"Ehi Simone, sono Giulia, non sapevi che ero io quel numero?"

"Ah, scusami, mi ero dimenticato di salvarlo, comunque..beh.."
Esito un po', non sono il tipo da "Ehi,che ne dici di perdonarmi così ti invito a cena?" No. Sono il tipo che aspetta che la vita faccia il suo corso, ed anche se non è un metodo infallibile e veloce, mi accontento così, ed aspetto sempre che l'altro mi parli.

"Comunque volevo dirti che sono tornata a Napoli, e mi piacerebbe incontrarti."
Sembra seria. Non l'avevo mai vista così determinata. L'ultima volta che ci siamo visti, è stato piuttosto imbarazzante, direi.

"Davvero? Cioè..sicura?"

"Non preoccuparti, ormai quello.. è acqua passata. Vorrei solo incontrarti per parlarti, nulla di ché."

Dubito che questo "parlare" sia davvero quello che vuole fare Giulia con me, potrebbe trasformarsi in qualcos'altro..

"Va bene. Allora domani? Dove ci incontriamo?"

"Al bar vicino all'ospedale, alle dieci, possibilmente."

"Va benissimo, allora a domani."

"Ciao." Riattacco. Non so cosa succederà domani, ma so che da quando sono stato da lei all'ospedale qualcosa è cambiato, sono diverso rispetto a prima, credo almeno in meglio, anche se ho ancora le crisi d'identità.

Riccardo's POV

Mi sono arrivati centoventi messaggi da parte di Simone, è proprio un cretino. In qualche modo però, mi hanno migliorato un po' la giornata, nonostante tutto..
Poi leggo il suo messaggio: E..senti per quale motivo dovresti venire da me?"

Per un attimo provo disgusto per l'insensibilità di Simone, è possibile che non capisca mai nulla? Tante volte quando sono stato male, ho avuto delle cadute, lui è riuscito a farmi stare meglio con due stupidi periodi messi assieme, ma che per me avevano più di mille significati. Simone è come una sorta di antistress, mi fa sempre ridere lasciandomi separare nettamente da quella nube di pensieri e di paranoie. Ricordo quando lui mi mi causava questi pensieri, eppure, alla fine quello stressato era lui, è palese che era colpa mia dopotutto...

Ho deciso, quando andrò da lui, lo ringrazierò come si deve per tutto quello che ha fatto per me.

Ho prenotato già il treno per domani mattina, di solito vado da Simone solo per raduni o cose del genere, ora che devo andarci perché ho bisogno di conforto, mi fa un po' strano. Però non voglio che si pensi che io ci vada per altro, proprio prima mia madre mi chiese perché devo andare da lui, e io le ho detto che erano per due raduni. Credo che pochi giorni lontani da Claudia non basteranno, e mi piacerebbe prolungare il viaggio anche di più, chissà se a lui farebbe piacere.

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Il giorno dopo, svegliatomi da alcuni incubi dove "stranamente" c'era Claudia, ero molto assonnato. L'incubo è stato bruttissimo, mi sentivo debole, non avevo le forze per riuscire ad alzarmi ed era una sensazione bruttissima. Sentivo suoni intimidatori e Claudia non sembrava Claudia, ma era solo un fascio di luce scura che mi perseguitava con la sua voce, quindi capii che era lei. Non ricordo esattamente cosa successe dopo, ricordo solo che ero riuscito ad alzarmi e a correre, seppure debole, verso una luce bianca, che mi sembrava familiare in qualche modo. Poi ricordo che la luce scura mi disse, quasi dileguandosi, che quella luce bianca era un'ossessione per me e che ero sempre dalla parte di quella, e non dalla sua. Poi sentivo pianti e urla, ma mi sentivo meglio vicino alla luce bianca.
È il sogno più strano che abbia mai fatto, se lo raccontassi a qualcuno, mi prenderebbe per pazzo sicuramente.
Nemmeno io so spiegare il significato del sogno, sembra così semplice.. eppure ci sono tante domande che si corrono nella mia testa.

Sono arrivato e quindi prendo la valigia e scendo dal treno. Pensando al sogno il tempo è passato come un fulmine, ed io quasi non me ne sono accorto. Cammino, ripensando a quello che successe l'ultima volta che sono stato qui, alle fans in stazione, al Simone che ce l'aveva con me e poi al suo svenimento. Ma a cosa sto pensando davvero? E soprattutto, a cosa pensavo prima? Non riesco ancora a crederci che Claudia mi ha lasciato per Simone, eppure era vero, che lasciando perdere i dettagli, mi piace davvero.
O meglio, mi piaceva, ora non posso pensare a lui come un fidanzato. Ora non posso davvero o metterei a repentaglio la nostra amicizia, e non  voglio che la nostra amicizia si frantumi per dei sentimenti che forse nemmeno esistono, ed è solo frutto della mia immaginazione.

Sono le undici e mezza, e busso alla porta di Simone. Mi apre Nunzia, che stranamente non mi aspettavo.

"Hey Riccardo, sei venuto a trovare Simone? Non mi aveva detto che dovevate fare dei raduni insieme." Mi chiede Nunzia perplessa.

"Ecco, è una storia un po' lunga da spiegare... Simone c'è?" Chiedo tutto d'un fiato. Mi sento molto a disagio a mentire, ma non ho voglia di spiegare e ricordare tutto.

"È una storia un po' lunga da spiegare, mio caro, equivale a non ho voglia di raccontartelo oppure non te ne frega un cavolo." Mi sorride compiaciuta assumendo una posizione in cui i gomiti sporgono fuori e incrociando le braccia, evidenziando con soddisfazione il suo ragionamento.

Perfetto, mi sento così patetico in questo momento.

"Dai non fa nulla..comunque Simone è uscito."

"Ah..eppure pensavo mi aspettasse, sapeva che dovevo venire."

"Non ne ho proprio idea, ma se vuoi raggiungerlo si trova al bar, sai quello vicino all'ospedale dove era andato quando c'eri tu, con qualcuno, non mi ha detto chi ma se non ha potuto accoglierti doveva essere importante."

"Va bene, grazie mille Nunzia. Ci vediamo." La saluto e lei ricambia, poi me ne vado. Prendo il bus per l'ospedale, e mi avvio. Simone non puoi sfuggirmi. 

Spazio autrice:

Eccomi dopo taanto tempo.
Potrei dire che questo è solo un capitolo di passaggio, perché non si svolge quasi nulla, ma è comunque fondamentale per il susseguirsi di altri capitoli.

Prendo questo spazio per fare pubblicità ad altre storie sulla Dosiello, anche se le conoscete già, ve le lascio qui.

Make Me Be.\\ Dosawed di curryismybae ;

Dosawed - L'Eredità Della Memoria di haunterdex.

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