Alex Jealous|| Gennex

Capitolo 12

MI SCUSO TREMENDAMENTE PER QUESTI CAPITOLI CORTI! MA STANNO ARRIVANDO DEI CAPITOLI PARECCHIO LUNGHI QUINDI... Buona lettura💕

Si baciarono con foga, toccando l'uno il corpo dell'altra, con smania e quasi con violenza. Genn era talmente ubriaco da non rendersi conto di nulla e continuò a baciare Claudia senza scrupoli. Nel frattempo Alex, tornò e guardò la scena. Un velo di lacrime si formò sugli occhi e non cercò nemmeno di fermarle. Scesero lente, formando linee sulle sue guance rosse. Un piccolo singhiozzo lo fece risvegliare dallo stato di shock in cui era caduto. La rabbia si impossessò del suo corpo e fece di tutto per non andare da loro e ucciderli. Prese tutta la forza che aveva in corpo e cercò di non far vedere a nessuno che stava piangendo. Corse verso l'uscita, prendendo le chiavi il giacchetto. Aprì la macchina e sfrecciò verso casa, ancora piangendo. Non appena arrivò si accese una sigaretta, senza mai uscire dalla macchina.

Ricominciò a piangere, forse anche più forte. Diede dei pugni al volante dalla rabbia, perchè non si spiegava perchè Genn era così. Non si spiegava perchè tornava sempre da lei. Rimase a piangere in macchina per svariate ore finchè non gli arrivò un messaggio di Genn:

«Dove sei? Ti sto cercando ma non ti trovo»

rispose subito, deciso che quella sarebbe stata l'ultima risposta
«Non cercarmi Genn».

Pianse per quella risposta, perchè era l'ultima cosa che avrebbe voluto dirgli. Lui lo amava sul serio.

Il biondo, dopo quella risposta, si fece prendere dal panico. Cosa significava? Perchè Alessio non era alla festa?
Cercò di pensare il più possibile, ma l'alcool eccessivo gli aveva dato alla testa. Non capiva nulla e la testa cominciò a girargli. Claudia era appoggiata al muro, pronta per continuare a baciarlo quando Genn se ne andò da quella festa, che lo stava facendo impazzire.
Andò a piedi a casa del moro, mettendosi a citofonare, non curandosi dell'ora. Alex non rispondeva e fortunatamente i genitori del moro erano ancora fuori per la loro cena.
Genn non si arrese e chiamò svariate volte Alex, senza mai avere risposta.
Rimase lì per un'ora a fumare le poche sigarette che gli erano rimaste. Lo fecero poi entrare i genitori di Alex
"Genn hai freddo? Vuoi una coperta? Alex credo sia di sopra se non è con te" chiese la mamma di Alex abbracciandolo
"No non preoccuparti, voglio solo vedere Alex" disse piangendo.
Salì le scale e si appoggiò alla porta, cercando di aprirla
"Ale. Alessio ti prego apri" disse appoggiando l'orecchio alla porta per sentire se Alex era effettivamente nella camera.
"Gennà vattene" disse con voce tremante il moro.
"No non vado via. Rimarrò qui finchè non mi aprirai" rispose Genn sedendosi davanti la porta.
"Gennaro non aprirò. Non voglio parlare con te, okay? Cosa non capisci di questa frase?" Chiese alzando di poco la voce, facendosi male alla gola, ancora dolorante per il troppo pianto.
"Alè ma cosa ti ho fatto? Possiamo parlarne? Rimango qui" disse Genn
"Gennaro smettila. Se vuoi puoi restare ma non parlerò con te" disse Alex mettendosi a dormire.
Ricominciò a piangere non appena sentì i singhiozzi di Genn dall'altra parte della porta.
"Notte Genn. Ti amo" sussurrò, sapendo che Genn non lo avrebbe potuto sentire.
Dietro la porta Genn si sdraiò, mettendosi a dormire
"Ti amo Alex" sussurrò, sapendo che Alex non lo avrebbe potuto sentire.