Capitolo 24

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"I'll go get a ring
Let the choir bells sing like
Ooh, so what ya wanna do?
Let's just run, boy"

Il pavimento era freddo, e l'aria del bagno non aiutava la sua situazione. Sentì qualcosa di morbido sotto la sua testa e quando aprì gli occhi, stanchi e arrossati, si accorse che Alessio lo stringeva come mai aveva fatto.

Un sorriso gli spuntò sul viso e si strinse ancora di più al corpo di Alessio. Lo strinse con paura di perderlo, con smania di quell'abbraccio. Lo abbracciò forte per non lasciarlo andare.

"Stai comodo?" Chiese Alessio con voce roca, a causa del sonno

"Se ci sei tu si" disse Gennaro guardandolo negli occhi

"Genn no" disse Alessio scansandosi

"Cosa no? Pensavo si fosse aggiustato tutto. Pensavo fosse tornato tutto come prima" disse Gennaro con occhi allarmati.

"Genn, non è semplice per me, per ora teniamo le cose così" disse Alessio abbassando lo sguardo

"Così come? Che non posso toccarti in nessun modo e devo stare a guardare mentre tu ti baci con il tuo nuovo ragazzo?" Disse Gennaro alzandosi e incrociando le braccia al letto

"Si Genn"

"Non ti potrò mai vedere tra le braccia di un altro" disse Gennaro andandosene dal bagno e tornando in camera.

"No dai Gennà aspetta" Alessio si sentiva tremendamente in colpa.

Aveva visto troppe volte lo sguardo deluso di Gennaro in quelle poche ore. Andò da lui con tutta la convinzione del mondo. Gli prese il braccio e lo fece girare verso di se. Lo guardò per pochi istanti, che per lui sembrarono ore, e poi si decise a parlare

"Ne parliamo oggi okay? Ti porto a fare un giro, da amici e ne parliamo"

"Non voglio uscire con te da amico Alè" disse Gennaro con la voce strozzata

"Allora esci semplicemente con me, senza catalogare il 'noi' " disse attirandolo di poco verso di se.

Lo osservò negli occhi, notando sfumature in quegli occhi che gli erano mancate.

Osservò il velo di lacrime che lui causava ogni volta. Osservò gli occhi di Gennaro e si sentì di baciarlo. Di baciare quelle labbra che tanto gli erano mancate, di baciarlo come non aveva mai fatte per fargli capire che lo amava. Gli si avvicinò e gli lasciò un bacio in fronte

"Ti prego" disse ancora con le labbra sulla fronte del biondo che, intanto, aveva chiuso gli occhi beandosi di quello strano contatto e beandosi del profumo di Alessio.

"Va bene" sussurrò, stringendo tra le mani la camicia del moro

"Preparati" disse Alessio, spintonando il biondo verso il letto e uscendo dalla camera

"Alè ma dove lo porti?" Chiese Davide mentre sorseggiava il suo caffè

"Ovunque lui voglia" disse il moro, appoggiando la tazzina nel lavandino.

"Amore-ehm scusa. Alessio io sono pronto, se vogliamo andare" disse Gennaro arrossendo, dopo averlo chiamato 'amore'.

Per lui era spontaneo chiamare Alessio 'amore'. Era, secondo Gennaro, una delle prole più belle. Si chiama amore la persona che si ama e che quindi ha il tuo amore, e quando la si chiama così sembra quasi che si voglia specificare quanto si ama quella determinata persona. E Gennaro voleva chiamare Alessio amore per il resto della vita

Alex Jealous|| GennexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora