Capitolo 20

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Gennaro quella mattina si svegliò con un sorriso genuino e puro. Un sorriso colmo d'amore, che i due si erano scambiati poche ore prima. Mosse di poco la testa girando il viso verso il cuscino, che doveva essere di Alessio.

Si rannicchiò sotto il piumone bianco, cercando le gambe di Alessio. Aprì gli occhi stranito, non trovando il corpo del moro accanto al suo. Cercò di tranquillizzarsi e, alzandosi, si diresse verso il bagno sperando di trovarlo lì. Così non fu, e scese le scale per andare in cucina, per cercarlo. Non lo trovò nemmeno lì, e il cuore cominciò a battergli decisamente troppo forte.

Portò le mani tra i capelli, cominciando a respirare affannosamente. Non si spiegava dove fosse andato e il perchè. Tornò in camera, senza un motivo apparentemente logico, e cominciò a vestirsi pronto per andare a casa del moro. Mentre metteva le scarpe, poggiato al letto, notò una lettera sul comodino con su scritto "Amore mio".

Gennaro pregò con tutto se stesso non fosse quello che pensava. Non voleva credere che fosse successo veramente e, chiudendo gli occhi per trattenere le lacrime e sospirando pesantemente, prese la lettera e la aprì.

Amore mio,
Non spaventarti quando ti sveglierai e non ci sarò. Scrivo ciò con le lacrime agli occhi per il semplice fatto che tu sei tutto ciò di cui ho bisogno. Sei la ragione della mia vita e sembrerò smielato ma è vero.
Ho sentito la conversazione con Giuseppe e ho capito che la nostra relazione ti opprime. Mi scuso per averti fatto provare queste cose, non era mia intenzione. Io ti amo Genn, ti amo più della mia stessa vita. Ti amo, ti amo e ti amo e non mi stancherò mai di dirtelo. Ma è arrivato il momento di lasciarti andare e lasciarti vivere la tua vita. Amore mio, speravo che tutto ciò potesse trasformarsi, magari in un futuro, in qualcosa di più, magari un matrimonio. Ma non credo possa essere possibile. Amore mio, ti amo. E levati quelle lacrime dalle guance che sei bellissimo quando sorridi. Ti amo. Ti amo amore mio. Ti prego non cercarmi. Nessuno sa dove sono. Non cercarmi ti prego, non voglio intromettermi nella tua vita più di così.
Ti amo Gennaro Raia e lo farò per sempre.
Tuo, Alex.

Le lacrime scendevano pesanti e veloci sulle guance del biondo, che leggeva più e più volte incredulo la lettera. Lasciava cadere goccioloni amari dai suoi occhi, accompagnandoli con singhiozzi pesanti e sofferenti. Quando lesse l'ultima parola, per l'ennesima volta, scoppiò in un pianto rumoroso e liberatorio.

Si accasciò a terra, non avendo più forze per sistemarsi sul letto. Si ritrovò pochi minuti più tardi, le braccia della madre intorno al suo corpo esile, che lo abbracciava cercando di tranquillizzarlo

"Genn che è successo?"

"A-Alessio, se ne è-è andato" disse tra un singhiozzo e l'altro. Dirlo ad alta voce gli spezzò il cuore in mille pezzi

"Ma vi eravate appena rimessi insieme, che è successo?" Chiese perplessa la madre, che aveva visto, il giorno prima,  il figlio piangere dalla felicità.

"Ha sentito metà di una stupida conversazione con un ragazzo di ieri sera, senza sentirla tutta e non ha capito cosa io avessi detto e se ne è andato lasciandomi solo le sue felpe e questa lettera" disse ricominciando a piangere pesantemente

"Amore mio cercalo okay? Non smettere di cercarlo. Io ti appoggerò in ogni scelta che prenderai e se lo troverai sarò più che felice di aiutarti a raggiungerlo. Ti ama Genn, ti ama con tutto se stesso, ovunque sarà si starà contorcendo dal dolore per non poter essere con te. Non piangere ora, raduna tutti i tuoi amici, anche Giò, e iniziate a cercarlo. Lo troverete prima o poi e sono sicura che Alessio vorrà solo quello. Vuole che tu te lo vada a riprendere" gli disse la madre cercando di tranquillizzarlo.

"Mamma se ne è andato, non vuole stare con me" gli disse Gennaro, abbassando lo sguardo

"Non è così, le persone quando amano tendono ad allontanarsi da chi amano per non soffrire. Riprenditelo Genn" gli sussurrò prima di scendere le scale e tornare in cucina.

Alex Jealous|| GennexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora