Capitolo 15

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Passarono settimane, durante le quali Genn cercava di ricominciare a vivere normalmente. Smise di andare tutte le sere in discoteca e si lavò più spesso. Ricominciò a mangiare e, finalmente, riprese un colorito quasi normale. Aveva deciso di smettere con tutto quello schifo per il semplice fatto che sapeva che Alessio non lo avrebbe voluto. Lui lo amava e lo avrebbe amato per sempre. Gli era capitato di vederlo in giro, qualche volta, ed era sempre con Giò.

E da lì, decise di uscire una sera e andò in un pub più tranquillo, rispetto agli altri, per evitare di vederlo. Mise una maglietta bianca lunga a maniche corte, la sua amata felpa e i soliti jeans. Quelli che Alessio odiava. Sorrise al pensiero di un Alessio geloso, che lo costringeva a cambiare pantaloni ogni volta. Scacciò quel pensiero per evitare di rovinarsi la serata da solo. Uscì di casa, respirando l'aria di Somma. Si accese una sigaretta e a passo lento, si diresse verso il pub. Arrivò in meno di mezz'ora e quando entrò, l'odore di alcool e la musica assordante gli entrarono nel corpo fino a scuotere l'anima. Si diresse verso il piano bar e ordinò, per il momento, una semplice birra.

Mentre beveva, si sentì delle mani calde sugli occhi e rabbrividì a quel tocco familiare. Alzò le sue mani, posandole su quelle della persona dietro di lui e subito capì. Un sorriso si fece largo sul suo viso e si girò trovandosi davanti la sua prima cotta. Si fiondò tra le sue braccia e subito il profumo che aveva amato gli entrò nei polmoni.
"Hey non mi aspettavo così tanto affetto" disse Davide, staccandosi momentaneamente dal corpo di Gennaro.
"Saranno quattro anni che non ti vedo. Mi sei mancato tanto" disse Genn sorridendogli. Davide era stata la sua prima cotta. La sua prima storia vera e la sua prima volta. Aveva tutte le prime volte di Genn impresse sulla pelle e a toccarlo solamente, il biondo si sentiva come quattro anni prima.
"Cosa ci fai qui?" Chiese Genn, cercando di sovrastare la musica alta.
"Genn io vivo qui. Se ci siamo lasciati non significa che mi sono trasferito" disse il moro sorridendo. Ricordava Genn, che la cosa che amava di più di Davide era proprio il sorriso. Aveva un sorriso costantemente spontaneo. Non era mai finto o forzato, c'era sempre quel velo di felicità e sincerità.
"Scusami ancora. Sono stato uno stupido" disse Genn poggiandogli una mano sulla spalla. Il moro la guardò e poi tornò ad osservare gli occhi ipnotici di Genn.
"Che ne dici se beviamo qualcosa? Ti va di fare il nostro gioco?" Disse Davide, sussurrandolo all'orecchio di Genn. Il biondo sorrise, ricordando ogni singola volta che avevano fatto quel gioco.

Si andarono a sedere ad un tavolo, il più appartato, e ordinarono vari shots. Il "gioco" consisteva nel bere uno shot e dire un segreto. Quello che arrivava a bere più shots vinceva, sapendo però,che avrebbe potuto rivelare la cosa più segreta che conservava. Iniziò Genn e dopo aver bevuto ed aver fatto scendere giù per la gola quel liquido trasparente, sorrise e disse il primo segreto. Continuarono così arrivando a sei shots. Genn era palesemente ubriaco e Davide si divertiva a vederlo spifferare le sue cose. Genn prese un'altro bicchierino e lo portò alle labbra, mandando giù tutto il contenuto
"Mi sono appena lasciato con il mio ragazzo Alex, e adesso ho così voglia di te" disse sorridendo e chiudendo gli occhi a causa del sonno e del troppo alcool. Davide gli prese la mano e lo fece alzare.

Gli mise una mano sul fianco e lo portò fuori. Lo mise in macchina e Genn non la smetteva di sorridere. Gli prese la mano mentre Davide guidava.
"Alex quanto manca? Voglio tornare a casa. Andiamo a casa mia"
Davide si sentì un po' male nel sentir pronunciare quel nome. Sapeva che Genn era ancora innamorato di lui, ma non poteva perdere questa occasione. Lo portò a casa e mentre entrava, Genn gli si buttò sulle labbra. Si sentì come quattro anni prima, le farfalle nello stomaco non smettevano di muoversi e lo facevano sentire in paradiso.

Lo portò nella camera e cominciò a spogliarlo lentamente. Genn rideva leggermente, e nella sua testa rimbombava il nome di Alex. Davide gli tolse lentamente la maglietta e gli lasciò un bacio sul naso. Il biondo rise e immaginò il sorriso di Alex.
Poi gli tolse lentamente i pantaloni e, quando Davide lo sfiorò per sbaglio, Genn sembrava rinato. Nella sua testa non c'era più nulla. Prese il collo del moro e lo avvicinò a se, lasciandogli un bacio passionale sulle labbra, che approfondì piano piano. Si spogliò velocemente anche lui e i vestiti finirono ai piedi del letto, raggiungendo quelli del biondo. La passione tra loro c'era, e si sentiva. Nella camera si sentivano solamente i loro gemiti e, per tutta la notte, quello fu il miglior suono che avessero mai sentito. Le lenzuola caddero a terra per la passione che ci misero. Genn gemeva silenziosamente sulle labbra del moro. E quando finirono si sdraiarono sotto il piumone ridendo.
"Mi sei mancato Genn"
"Anche tu Davide, davvero tanto" disse lasciandogli un bacio leggero ed innocente sulle labbra gonfie.
"Domani parliamo okay?" Chiese Davide intrecciando le loro dita
"Si, va bene. Buonanotte Davide" disse Genn mettendosi a dormire, e prima di addormentarsi sussurrò un Alex, leggero e puro.

Alessio era seduto sul divano, con Giò vicino. Le loro mani erano intrecciate e gli occhi puntati sulla televisione, intenti a vedere un film.
"Alessio questo film è noioso, ti prego leviamolo" disse Giò dandogli un bacio sulla fronte e alzandosi andando in cucina. Erano a casa di Alex ed erano soli. Giò si prese un bicchiere d'acqua e tornò da Alessio che era intento a spegnere la televisione. Giò gli si avvicinò e gli prese i fianchi da dietro lasciando leggeri baci sul collo del più piccolo.
"Giò" disse sussurrando Alex
"Mhh shh Alex, non voglio andare oltre, voglio solo coccolarti" disse Giò facendolo sdraiare sul divano
"Va bene, come se non lo facessi tutti i giorni da due settimane a questa parte" disse portando la testa all'indietro, dando più spazio a Giò, che gli stava torturando il collo. La mano del più grande arrivò sotto la maglia di Alex, cominciando a fare dei cerchi immaginari sulla pelle del moro. Si fermò quando Alex gemette leggermente.
"Alessio posso farti una domanda?" Disse Giò, continuando a dare dei leggeri baci sulla mascella di Alessio.
"Dimmi Giò"
"In realtà sono due. Sei sicuro di voler stare con me? E poi, pensi ancora a Genn?" Disse Giò tutto d'un fiato. Dormivano insieme da settimane, e ogni tanto lo sentiva piangere.
"Giò, sono sicurissimo di stare insieme a te okay? Devo andare avanti con la mia vita. Per quanto riguarda Genn, è normale che ci stia ancora male. È stata la persona più importante della mia vita e l'ho amato con tutto me stesso. Ma devo andare avanti okay? E voglio ricominciare da te" disse prendendogli il viso e dandogli un forte bacio sulle labbra.
"Ti amo" gli sussurrò Giò. Alex rimase spiazzato, non sapeva cosa rispondere e nel dubbio lo baciò. Non era pronto a dire ti amo a qualcuno che non fosse lui.

ME: Ciao a tutte💕 spero che questo capitolo vi sia piaciuto tanto quanto è piaciuto a me! Non vi voglio dire nulla ma tra poco ci sarà un capitolo movimentato. Grazie mille per i commenti e per le stelline! Un bacione

Alex Jealous|| GennexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora