Capitolo 1

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20 Marzo

- Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Samantha, tanti auguri a te -

Amici e parenti continuavano a cantarmi questa canzoncina mentre io li guardavo imbarazzata di essere al centro dell'attenzione, ma allo stesso tempo felice.

Finalmente avevo compiuto diciotto anni, non aspettavo altro che questo giorno.
Continuavo ad alternare lo sguardo dalla gente che mi sta attorno alla torta che ho di fronte, sui cui c'era la scritta "Buon compleanno Sam" sicuramente fatta da mia madre con del cioccolato.

Soffiai sulle tante candeline che contornavano la torta e dopo vari baci e abbracci scartai tutti i regali che avevano posizionato sul tavolo del salotto di casa mia.

Li scartai tutti; scarpe, vestiti, trucchi e profumi.
Queste erano le cose che ci trovai e sinceramente ne ero molto felice, erano tutte quelle tipiche cose che avevo desiderato avere.

-

La festa finì la sera tardi, erano circa le 23:45 ed ero rimasta in salotto con la mia famiglia: mio padre, mia madre e mia sorella Charlotte.

- Be' ora é arrivato il nostro momento..-
Sussurrò mia madre stringendo la mano di mio padre che la guardava sorridente.

All'inizio non capii a cosa si riferisse, mi stavo quasi preoccupando di quella sua strana uscita, ma quando abbassai lo sguardo sull'altra mano di mio padre in cui teneva una busta da lettere, un sorriso spuntò sulle mie labbra.

- Avrai già capito che questa sia tua -
Ridacchiò mio padre porgendomi la piccola busta che presi tra le mani senza esitare.

Me la rigirai più volte tra le mani, guardai i miei genitori che mi incoraggiavano ad aprirla con lo sguardo, e poi mia sorella accanto a me che mi guardava con le lacrime agli occhi.

- Non so se preoccuparmi o.. -
Lasciai la frase in sospeso buttandola sul ridere, quel silenzio mi preoccupava davvero, ma ero sicura che qualunque cosa ci fosse in quella busta mi avrebbe resa felice.

Dopo aver passato pochi secondi a contemplare la busta, la aprii tirando fuori poi un biglietto aereo, me lo rigirai più volte tra le mani per poi leggere la destinazione: Londra.

- Che cosa?! Oh mio dio..non ci posso credere! Andrò a Londra, io..io..io vi adoro! -
Esclamai buttandomi tra le braccia dei miei genitori.

Londra era il mio sogno, erano anni che aspettavo tutto questo e finalmente il momento era arrivato, ancora non riuscivo a realizzare.

- E ci vivrai anche.. -
Aggiunse Charlotte in un sussurro.

Mi staccai dai miei genitori guardandoli per avere la conferma e loro annuirono.
Raggiunsi mia sorella, la vedevo triste, ma poi mi sorrise e io ricambiai; Charlotte aveva due anni meno di me, non mi sono mai allontanata da lei, eravamo sorelle molto unite e le volte che litigavamo erano davvero rare, potevo capirla.

- Non essere triste Charl...verrò a trovarvi o..tu potrai venire a stare da me per un pò -
Le dissi con un ampio sorriso e l'abbracciai, la sentì rilassarsi e questo rilassò anche me.

- Quando parto? -
Chiesi quando mi allontanai da mia sorella e guardai mio padre che aprì bocca per primo.

- Domani mattina, imposta la sveglia alle 7:00 e sii puntuale -
Mi disse con il suo solito tono autoritario.

Ancora elettrizzata corsi ad abbracciare sia mio padre che mia madre per la medesime volta.

- Grazie, grazie di tutto -

My Everything ||Z.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora