Capitolo 42.

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Ci sono vari tipi di persone;
C'è chi porta delusioni e chi no.
C'è chi sta peggio e chi sta meglio.
C'è chi odia il freddo e chi lo ama.
C'è chi ama le rondini e chi invece le odia.
Ci sono quelle, come me, che amano e odiano allo stesso tempo.
C'è chi non crede nell'amore o in altro, c'è, invece, chi non vede l'ora di scoprire nuove emozioni ed è pronto a tutto.
C'è chi ha l'anima dinanzi a se e non riesce ad accorgersene, troppo stupido? No. Troppo cieco? Il cuore è cieco.
Mi sono sempre sentita fuori posto, non l'ho mai dato a vedere.
Ora però vorrei sentirmi ancora così, perché io sono fuori posto, forse morirò e non ho paura.
Non ho paura di morire e ciò mi preoccupa.
Sono come un brivido di puro inganno.
I pasti sono orripilanti e ho una nuova compagna di stanza: Ariana, è simpatica, dolce e carina.
Vorrei esser lei, non riesce mai ad esser pessimista e lei ha un cancro al braccio.
Il dottore ha detto che faremo più o meno lo stesso per corso per quanto riguarda le chemio.
" Tra quanto siamo arrivate?"
I nostri piedi vanno lenti, troppo lenti, mentre ci dirigiamo nella stanza in cui faremo la chemio.
Ariana sembra quasi leggermi nel pensiero quando troviamo un ragazzo che entra in una stanza blu.
"Dici che è quella?" Mi girai verso lei mentre fissa quella porta che tanto non vorremo superare.
Sperai con tutta me stessa che avessimo sbagliato e che non fosse quella la porta per l'infelicità.
"Non so." Camminai verso la porta aprendola e mostrando a me stessa ed a Ariana le numerevoli persone dentro, incluso il ragazzo che vedemmo prima, attaccato ad una flebo.
"Melanie ed Ariana, vero?" Annuimmo semplicemente e lo seguimmo fino a che non ci fece sedere e ci attaccò alla flebo.
"È uno schifo, vero?"
Il ragazzo moro dai lineamenti duri, dagli occhi nero scuro e da un sorriso triste ci fissò.
" Già, se non funziona la chemio mi amputano la gamba."
Nessun emozione era trapelata dalle mie parole, forse perché cercavo di esser forte un po' per tutti.
" Oh beh, credo che possiamo capirti tutti qua dentro.
Ho un cancro ai testicoli.- se li toccò senza nemmeno accorgersene- spero che funzioni la chemio. -si leccò le labbra fissando Ariana e per poco, lei non svenne.- James."
"Ariana"
"Melanie."
Era veramente carino, non avevo voglia di parlare, così lasciai loro a parlare dei loro affari.
Aprì il mio diaro.
Caro Niall,
questo posto, senza te, è ancora più  raccapricciante, le pareti bianche della mia camera le vedo sempre più nere per via del mio umore ma, da qualche giorno, forse uno o due, le sto vedendo grigie.
Il grigio è, infondo, il miscuglio del nero e del bianco, è come dire che uno non è ne carne ne pesce.
Perché grigio? Sai, Ariana è così carina, dolce e simpatica e con lei sto bene. Ma non riesco vederlo ancora bianco perché non credo che in uno ospedale c'è qualcuno che riesca a esser felice.
Oggi c'è il sole e i fiori stanno sbocciando.
Mi hanno detto che forse possiamo uscire fuori un po' quando finiamo la chemio.
Ho così tanta voglia di cioccolato, il cibo qua lascia veramente a desiderare.
La pasta sembra fango e non vedo l'ora che mi vieni a trovare portando la pizza o tutto ciò che vuoi.
Okay ora ho perfino voglia di patatine e non mi aiuta continuare a parlare di cibo.
Ariana si è messa a parlare con James, un altro ragazzo che ha il cancro come noi.
Sai ricordo perfettamente quanto amassi la primavera, mi paragonavi sempre a questa stagione, dicevi che ero un fiore bellissimo, e che mi avresti associato alle stelle in estate.
Vorrei averti qui.
Melanie.

Capitolo corto, sorry.
È solo di passaggio e beh, volevo aggiornare perciò ho scritto qualcosina.
Cercherò di scriverne uno più lungo al più presto.
Mile❤️

Niall's sister 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora