Capitolo 15-sorpresa.

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NARRATORE
Melanie si stava arrotolando nelle lenzuola color crema della sua stanza. La poca luce filtrava dalla finestra illuminando le pareti azzurre che aveva rifatto dipingere appena tornata.
Aveva ripreso gli studi, Melodie si era scusata per non esserci stata e lei l'aveva perdonata non appena la ragazza le saltò in braccio aggrappandosi come un koala.
Melanie si era decisa di mettersi a studiare e in 5 giorni era riuscita a recuperare tutte le lezioni, verifiche e quant'altro.
Era riuscita persino ad aver tutte le materie con almeno un 6.
Si stiracchiò e si ricordò che quel sabato mattina sarebbe dovuta andare al lavoro.
Era riuscita a trovar un piccolo lavoro in un bar/ristorante.
E qualche sera arrotondava andando a far la baby-sitter.
Con Niall? Beh, era andato a salutarla velocemente e, come qualche tempo prima, era scomparso.
Non era un problema, Melanie era riuscita a superar tutto, ora fumava solo sigarette e ne andava fiera, almeno andava avanti senza stare così male come prima.
Driiiiin driiiin.
La sveglia le ricordò che si doveva svegliare.
Tastando con le mani, il comodino, la trovò e la spense con un pugno per poi andarsi a fare una doccia.
Prese l'intimo nero nuovo, una maglietta blu e dei pantaloni neri.
Aprì il getto della doccia posizionandolo verso destra in modo tale che l'acqua fosse calda.
Dopo poco entrò e l'acqua le si scivolò addosso facendola rilassare.
Si lavò e uscì preparandosi.
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Quando uscì si pentì di non aver chiamato e finto di essere ammalata.
Il vento gelido le sbuffava in viso e il freddo le congelava il naso e le guance diventarono rosse.
Le mani, fortunatamente, erano intrappolate nei guanti blu di Niall, le cuffie nelle orecchie riproducevano "take me to church" di Hozier, la bocca screpolata stava diventando violacea e la borsa ondeggiava insieme all'andatura del corpo.
Le foglie viaggiavano a destra e a sinistra, l'erba alta imitava il vento che non la smetteva di soffiare, la strada deserta le faceva venire un brivido alla schiena, non era paura, ma un brivido di adrenalina nell'attesa che potesse succederle qualcosa e che il principe azzurro l'andasse a salvarla, o anche un ragazzo qualunque o un cantante che tanto le stava a cuore, ma voleva anche lei un eroe come per le principesse nelle fiabe.
La sua era sempre stata Cenerentola, la storia di una ragazza sfruttata che poi diventava una splendida ragazza, l'aveva sempre affascinata, forse perché si immedesimava in quella piccola ragazza indifesa.
Arrivò davanti al bar con qualche minuto di anticipo prima dell'apertura, così decise di entrare e farsi spazio tra il caldo e iniziarsi a preparare per lavorare.
" Hey, Jes."
La ragazza dai lunghi capelli rosso sangue le fece un cenno con il capo prima di tornare ad armeggiare con il telefono nuovo.
Jessie, soprannominata Jes, era una delle più simpatiche delle lavoratrici che facevano gli stessi, o più o meno, orari di Melanie.
Jes raccoglieva sempre i capelli in una coda alta, il viso con i tratti spagnoli, occhi neri privi di emozioni, il trucco lieve, credeva che con o senza trucco uno non avrebbe notato la diversità, il piercing sul sopracciglio destro le dava un'aria da dura, ma era tutt'altro che una ragazza "dura". La loro amicizia era iniziato per caso, ma si erano trovate subito bene durante il lavoro che svolgevano durante il sabato e il martedì, giorni che avevano in comune.
"Melanie, non ti aspettavo così presto." una voce maschile la fece voltare e far spazio a un largo sorriso sul suo volto.
Frederic, chiamato Fed, da tutte le ragazze che lavoravano lì, era il capo di Mel e Jes, un ragazzo simpatico, educato e dolce, forse un po' troppo divertente anche nei momenti meno opportuni. Portava i capelli corti e, il colore, nero corvino, gli occhi marroni grandi da cerbiatto così incantevoli, a parer di tutte. Era solito a venire a lavoro con camicie bianche o azzurre per far buona impressione ai clienti che entravano.
"L'ho detto a Jes che venivo prima che oggi pomeriggio mi sostituisce Sasha."
"Si ecco- la rossa si alzò dalla sedia e appoggiò il telefono.- mi sono scordata di avvertirti." disse lei grattandosi la nuca.
Fed sospirò e annuì.
"Va bene dai, prendi- le lanciò una maglia con su scritto "Jake's Bar"- prendi."
"Cos'è?" Guardò la maglia e la scritta arancio spiccava sul nero scuro. Le piaceva ma non sopportava di dover indossare una "divisa" al lavoro.
"Mettila, se vuoi ancora lavorare." commentò lui lanciandone una a Jes prima di sparire dietro le porte della cucina urlando qualcosa al cuoco.
Melanie andò dietro, nello scantinato, si tolse la giacca e la felpa, si mise la "divisa" e mise la maglia dentro la borsa viola.
Dopo due minuti che Jes girò il cartello "chiuso" e mise la parte in mostra "aperto" il bar era pieno di gente che chiedeva di far colazione.
Fortunatamente era un bar con un modesto spazio, da far sedere almeno 200 persone circa.
"Mel si è seduto qualcuno al tuo tavolo." disse Fed dalla cassa mentre ringraziava e salutava un cliente che se ne andava soddisfatto della colazione.
La ragazza annuì, prese un taccuino, una biro e si diresse verso il tavolo nell'angolo.
"Buongiorno e benvenuto da Jack's Bar, cosa vuole? Posso offrirle delle Omelette?" La ragazza pronunciò la solita frase, aggiungendo la specialità del giorno sorridendo.
Il ragazzo portava un capello nero, cappotto gli ricopriva una buona parte di faccia e gli occhiali gli oscuravano gli occhi.
Alzò il viso sorridendo.
Quel sorriso, Melanie, l'aveva già visto, ma non ricordava esattamente dove.
"Vorrei delle Omelette, un cappuccino e la bellissima ragazza che ho davanti a me."
Il ragazzo si tolse il capello, gli occhiali e abbassò la giacca mostrandosi agli occhi di Melanie, che le si illuminarono appena lo vide.
"Harry" la ragazza soffio quando lo vide e non sapeva cosa fare.
"Si sente la tua mancanza" commentò lui smettendo di sorridere e fissandola negli occhi
"Anche voi mancate" disse lei
Il mondo era scomparso e l'unica cosa che voleva fare era buttarsi nelle sue braccia e stritolarselo a se e non lasciarlo mai più andare.
"A che ora finisci?"
"A mezzogiorno "
" Ti porto fuori" disse lui ammiccando.

NUVOLEDISTELLE
Allora, l'inizio è noioso, lo so, però dovevo spiegare un po' di cose.
Melanie è tornata a casa e chi le fa la sorpresa? Harry.
Caro Harry, vieni a far una sorpresa anche a me? Ah e porta i tuoi amici eh.
Va beh, tornando a noi, tranquille/i, Niall torna ma tra un po', facciamo star sola Melanie con Harry.
No perché io li shippo troppo.
Comunque aggiornerò al più presto.
Mile ❤️✨

Niall's sister 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora