Capitolo diciotto - Livin on a prayer
"Ho passato la vita a guardare negli occhi la gente,
è l'unico luogo del corpo dove forse esiste ancora un'anima" -José SaramagoJAMES'S POV
Se in questa vita mi avessero detto che avrei passato una notte in bianco per osservare una ragazzina dormire, non ci avrei mai creduto. Eppure è quello che sto facendo, da quando è entrata nella stanza non ho fatto altro che guardarla, lo vista addormentarsi come una bambina, lo vista muoversi nel sonno e ora la vedo mentre si fa piccola piccola al mio fianco.
Non so per quale strano motivo stia facendo tutto questo, sono anni che non mi comportavo più così e la cosa mi fa un po' paura, non sono abituato a tutto questo e devo ammettere che mi manca quello che ero. Sono quasi le due del mattino, sicuramente tra poco mi verranno a chiamare i ragazzi.
Mi giro su un fianco cercando di non svegliare Angel e riesco egreggiamente a non muoverla troppo, siamo a pochi centimetri di distanza eppure la sento così lontana che quasi fa male, ho parlato con Matt e mi ha detto che quando l'ha vista scendere da casa sua con tutte le sue cose aveva un velo di tristezza che le ricopriva gli occhi, ma che cercava in tutti i modi di nascondere, non so altro e non mi sono osato chiedere di più a lei.
Certe cose è meglio scoprirle da soli.
Sento una presa debole sulla mia mano, abbasso lo sguardo e noto che Angel la sta stringendo, ricambio piano la stretta e mi chiedo perchè lo sto facendo, è vero lei è l'unica che potrebbe aiutarci, ma non c'è nessuna certezza. Mi sono avvicinato a lei perchè credo che sia davvero lei la ragazza che anni fa viveva con me e i ragazzi in Paradiso, è difficile da dimenticare, era l'unica a rompere le regole in continuazione, dava del filo da torcere a tutti e posso ricordare più che bene che era l'unica a parlare e a stare in compagnia di Lucifero, è risaputo che prima di diventare il Diavolo era l'angelo più bello del Paradiso, era la stella del mattino e Angel deve aver capito qualcosa nella vita di quell'angelo, a modo suo, deve aver capito qualcosa che noi non riuscivamo a capire.
La porta della camera si apre facendomi tornare alla realtà, non mi muovo dalla mia posizione e continuo a fissare la ragazza anche quando sento una mano sulla spalla coperta dalla coperta.
"Jimmy, svegliati"
"Sono sveglio Brian"
"Andiamo, ti aspettiamo giu"
Senza aggiungere altro scosto le coperte e mi alzo notando di sfuggita lo sguardo del mio migliore amico posarsi sulla figura ancora a letto, facendo finta di nulla prendo i miei vestiti e mi avvicino al bagno che comunica con la mia camera e prima di entrarvi vedo Brian sorridere e lasciare una carezza ai capelli di Angel, per poi uscire dalla stanza senza vedermi.
Mi preparo in fretta e dopo aver messo le scarpe esco dalla camera socchiudendo la porta e subito noto il mio gatto, seduto proprio davanti a me, mi sposto di lato per lasciargli il via libera lui mi guarda si alza e si struscia sulla mia gamba
"Sta con lei", mi chino di poco per lasciargli una grattatina dietro l'orecchio e subito entra nella camera andando a stendersi sul letto.
Quando scendo in salotto posso notare i ragazzi, tutti e quattro a petto nudo e che aspettavano solo me, Matt e Zacky stanno bevendo del caffè, a giudicare dal profumo, mentre Brian sta già bevendo del Jack Daniel's davanti ad un Johnny decisamente sconvolto.
"Non puoi iniziare a bere già così presto"
"Non rompere nano, mi andava"
"Se iniziate a litigare già adesso vi giuro che non vedrete l'alba"
"Come non detto, Shadz"
"Allora, da dove iniziamo?", chiedo a Matt mentre usciamo di casa
"Direi di iniziare da casa sua, sicuramente troviamo qualcosa"
"Allora andiamo"
In meno di cinque minuti tutti e cinque spalanchiamo le ali, non credo ci sia una sensazione migliore di questa, è come quando ti svegli e stiracchi tutti i muscoli, è quasi un sollievo, bastano un paio di battiti e siamo già a nove metri da terra, voliamo più alti che possiamo per non rischiare di farci vedere e mentre io mi affianco a Matt per poter parlare poco più sotto di noi Brian e Zacky stanno inseguendo Johnny per giocare.
"Non cambieranno mai", borbotta ridacchiando Matt
"Saranno sempre dei bambini, che ci vuoi fare", rido anche io nel vedere Zacky sedersi letteralmente sulla schiena di Brian e tirargli i capelli come se fosse sopra un cavallo.
"Aspetta di vedere come si incazza Brian, e poi...", Matt non riesce a finire in tempo la frase che sentiamo un imprecazione arrivare proprio da Gates.
"Cristo Vengeance! Scendi!"
"Avanti cavallo più veloce!"
"Te lo faccio vedere io il cavallo", e senza avvertire Zacky, Brian fa una ruota quasi perfetta all'indietro facendo cadere Zacky dalla sua schiena che inizia a ridere come un matto.
"Avanti, smettetela di fare i bambini, siamo quasi arrivati"
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Eternal Rest In My Heart
Fanfiction"Angel? Strano nome per una ragazza tormentata come te" "Che ne sai tu? Non ci conosciamo nemmeno" "Ti conosco fin troppo bene invece", continua senza smettere di guardarmi "Io non ti ho mai visto", mormoro quasi spaventata dal comportamento del rag...