Capitolo sei - Before the story begins
"Deve essere estenuante per te
perdere al tuo stesso gioco"
-HeavenIn che casino mi sto cacciando?
Perchè ho accettato questi ragazzi nella mia casa?
Troppe domande e nessuna risposta, la verità è che non so nemmeno io cosa voglio fare, eppure sento di potermi fidare di questi ragazzi ...apparte due di loro, sì, Jimmy e Brian mi fanno tremendamente paura, sono cupi, negli occhi hanno una guerra che non vinceranno mai, anche solo la loro presenza mi fa sentire strana.
Li guardo dalla cucina, fingendo di fare altro, sono seduti sul divano e due di loro per terra sul tappeto, sembrano quasi innocui visti così, ridono e scherzano tra di loro, sembrano persone normalissime, spero vivamente di non star offrendo rifugio a dei criminali, la mia attenzione viene richiamata da James, quel ragazzo è un totale mistero, perchè si era avvicinato a me quella sera...stava calcolando già tutto? Sapevo che non avrei dovuto parlargli, Alex me la pagherà cara, lo guardo mentre ride per una battuta di pessimo gusto di Johnny, devo ammettere che ha un bellissimo sorriso...
Angel, stai parlando di sconosciuti
Decido di tornare in sala e porgo ai ragazzi cinque birre mentre la mia bottiglia è già mezza vuota.
"Ci vai giu pesante, eh?", ironizza Zacky indicando la mia bottiglia.
"Non sono affari tuoi"
"Permalosa", mormora Brian, lo fulmino con un'occhiataccia e lui sorride beffardo per poi bere un gran sorso dalla sua bottiglia.
"Ascoltate, se volete rimanere qui, per quello che ho capito è quello che farete, ci sono delle regole che ci tengo sappiate...", inizio guardando ognuno di loro.
"Spara", afferma Matt in nome di tutto il gruppo.
"Questa casa come potete vedere non è molto grande quindi vi arrangerete per dormire, ho una sola stanza per gli ospiti e il divano, la mia camera non sarà mai a vostra disposizione"
"Tranquilla, ci siamo arrangiati con molto meno", ridacchia Johnny e sinceramente non ci tengo a sapere di più.
"Non vi racconterò della mia vita privata, ergo non tentate di farmi domande perchè non vi risponderò, per finire, se anche solo provate a toccarmi vi stacco i connotati e ve li faccio ingoiare a forza, tutto chiaro?", James si alza e mi si avvicina per poi allungare la mano destra, lo guardo socchiudendo di poco gli occhi e nei suoi posso notare un luccichio, senza esitazione gli stringo la mano.
"Cristallino piccola", dice mentre gli altri annuiscono.
Fuori il cielo sta diventando sempre più buio, segno che sta calando la notte, me ne torno in cucina e apro il frigo per prendere la carne che ho comprato oggi in modo da poter preparare la cena.
"Ehy, ti aiuto!", mi volto per vedere Zacky avvicinarmisi con un sorriso da orecchio a orecchio, senza esitare prende un coltello da cucina e mi si avvicina, d'istinto indietreggio leggermente scossa da questa scena e il ragazzo dubbioso sulla mia reazione si blocca, guarda il coltello e poi scoppia a ridere.
"Non avere paura, volevo solo aiutarti con quella roba non voglio ucciderti", sospiro di sollievo annuendo e lasciando a Zacky il compito di affettare la carne, mentre io inizio a tagliare delle zucchine e metto sul fuoco l'acqua per la pasta, dalla sala arrivano i continuii borbottii e risate degli altri, presa da un attimo di curiosità mi viene impossibile non domandare qualcosa a Zacky.
"Siete sempre stati così?"
"Oh, si, lo siamo sempre stati dal primo momento che ci siamo visti", sorride a quelle parole
"Vivete qui?"
"Sì, da anni", una risposta così fredda e frettolosa non me l'aspettavo, forse ho toccato un tasto dolente?
"Zacky, senti, non c'è bisogno che mi aiuti, posso fare da sola", mi volto verso il ragazzo tentando di fermarlo e di togliergli il coltello di mano.
"Ti abbiamo invaso casa e ti abbiamo obbligato a condividerla con noi, è il minimo che possa fare per ...ehm...aiutarti", mi guarda con quegli occhioni dal colore indefinito, emanano una felicità che gli invidio parecchio, sembra lo sguardo di un bambino e lo sarebbe se non avesse tutti quei tatuaggi, piercing e i capelli tinti di viola ai lati.
"Ti...ti ringrazio", mormoro imbarazzata buttando la pasta nell'acqua che ormai bolle.
"Sei abituata a fare le cose da sola, vero?", mi chiede di punto in bianco
"Si, sono sempre stata da sola in questa vita"
"Bèh, ora ci siamo noi, non saremo il gruppo migliore da frequentare, ma come puoi vedere siamo innocui, quasi tutti", sussurra a pena l'ultima parola e per questo faccio fatica a capire.
Dopo qualche altro minuto grazie all'aiuto di Vengeance la cena è pronta e abbiamo anche finito di apparecchiare il tavolo, per ultima cosa faccio saltare la pasta con le zucchine che avevo tagliato prima e chiedo a Zacky di chiamare gli altri e sedersi a tavola, lo sento urlare dalla cucina un 'Forza bestie è pronto!' e in meno di un secondo sono tutti seduti al tavolo con le forchette impugnate, mi viene da ridere a questa scena, grandi e grossi come sono e sembrano dei bambini alla quale è stata accennata la cena migliore della loro vita.
Durante la cena non ho parlato molto, eccetto qualche domanda da parte di Matt o Johnny, Brian e Jimmy non mi hanno mai rivolto la parola e quest'ultimo non si perdeva un mio minimo movimento e, ogni volta, che alzavo lo sguardo su di lui distoglieva lo sguardo fingendosi interessato alle parole dei suoi amici, dopo la pasta Zacky mi ha nuovamente aiutato a togliere i piatti sporchi per mettere quelli puliti per la carne e posso notare che lui stesso a porso due piatti già pieni di carne a Jimmy e Brian, a guardarla quella carne mi sembra più cruda che cotta, penso sia uno scherzo fin quando non vedo i due ragazzi mangiare quel pezzo di carne con gusto.
"Grazie Vee, tu si che ci conosci", parla Gates con il boccone ancora in bocca
"Lo so", si vanta Zacky sorridendo
"Ma non è un po' troppo cruda?", chiedo in modo molto spontaneo.
"Ci piace al sangue", afferma Jimmy addentando un'altro morso.
Contenti loro.
Dopo cena Matt si ferma ad aiutarmi mentre io inizio a mettere i piatti nella lavastoviglie, una volta ripulita tutta la cucina decido di chiudermi nel bagno per potermi fare una doccia calda mentre dalla sala arrivano le voci dei ragazzi, attutite dalla porta chiusa e dal getto d'acqua.
STAI LEGGENDO
Eternal Rest In My Heart
Fanfiction"Angel? Strano nome per una ragazza tormentata come te" "Che ne sai tu? Non ci conosciamo nemmeno" "Ti conosco fin troppo bene invece", continua senza smettere di guardarmi "Io non ti ho mai visto", mormoro quasi spaventata dal comportamento del rag...