Afterlife

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Capitolo quattordici - Afterlife

"Sono intatto, sto soffocando in questa ecstasy.
Lasciami, slegami.
Ho bisogno di un'altra possibilità di vivere" -The Rev (Avenged Sevenfold-Afterlife)

"James!!"
Ci voltiamo di scatto verso una voce maschile e davanti ai nostri occhi ci appare uno Zacky con il respiro affanato e gli occhi sbarrati, cercando di capire cosa sia successo gli andiamo incontro e posso notare che è davvero molto spaventato e direi quasi sotto shock.
"Zacky, respira fratello, che succede?", chiede Jimmy al ragazzo che si porta una mano al petto e inizia a parlare a macchinetta senza darci la possibilità di collegare le parole, le uniche che sono riuscita a capire sono 'Brian, Michelle, pieno di sangue', e questo mi basta per iniziare a preoccuparmi, mi volto verso Rev e noto che anche lui non ci sta capendo assolutamente nulla.
"Zacky, per Dio, parla con calma!"
"Devi venire subito, Brian è completamente pazzo!"
"Ma di che stai parlando? E' con quella ragazza, di sicuro si starà divertendo"
"No James, la sta uccidendo cazzo!"
"Porca puttana"
Appena quelle parole escono dalla bocca di Zacky, il demone inizia a correre, seguito da me e Vee che intanto gli fa strada, riusciamo a divincolarci tra le numerose persone di questa casa e per miracolo riusciamo ad arrivare alle scale in fretta, Zacky passa davanti a tutti e due guidandoci in un lungo corridoio nel lato est della villa, solo ora mi rendo conto di quanto questa casa sia davvero enorme, ci sono stanze e porte chiuse ovunque e ci si potrebbe davvero perdere, continuiamo a correre a perdi fiato quando io decido di togliermi i tacchi, meglio evitare una caduta a rotta di collo, riprendo a correre dietro ai ragazzi ora leggermente più avanti, dopo qualche minuto arriviamo davanti all'ennesima porta e troviamo anche Matt e Johnny, il primo intento a dare spallate alla porta tentando di buttarla giu mentre il secondo sembra stia entrando nel panico più totale.
"Matt che cazzo succede?!", Jimmy si avvicina all'amico visibilmente turbato
"Stavamo venendo a chiamare Brian per dirgli che dovevamo andarcene e poi saremmo venuti a cercare voi, quando siamo arrivati qui abbiamo trovato la porta chiusa a chiave e abbiamo sentito la ragazza urlare", spiega velocemente il ragazzo dagli occhi smeraldini gesticolando come un matto.
"Cazzo, Brian! Esci di lì!", urla James alla porta iniziando a dare dei colpi secchi contro essa.
Mi guardo velocemente intorno e noto che questo corridoio è completamente deserto, la musica arriva ovattata dalla sala e da tutto il piano inferiore insieme alle risate degli invitati, sicuramente nessuno verrebbe qui in questo momento e, per ora, questo è un bene.
Un urlo di puro terrore ci arriva dall'interno della stanza e i ragazzi si lanciano degli sguardi preoccupati, Matt ricomincia a forzare la serratura mentre Jimmy continua ad urlare al suo migliore amico sperando di farlo uscire o, per lo meno, fermare, inizio a tremare per tutta questa situazione che mi spaventa e non poco, ho già visto quello che sarebbe in grado di fare Gates e, anche se a me non è riuscito a farmi del male, sicuramente con Michelle non sarà una passeggiata, ora che è da solo e si ritrova carta bianca è libero di fare quello che vuole.
"No! Ti prego, non farlo! No, no, no!!", la voce tremante e terrorizzata di Michelle mi fa gelare il sangue nelle vene tanto che mi appoggio al muro davanti alla porta e mi porto le mani intorno alle spalle.
"Brian! Brian apri questa fottuta porta! Non toccarla!!", urla ancora Jimmy, dall'interno della camera provengono altre urla di dolore, dei ringhi bassi e un rumore sordo, come se fossero caduti degli oggetti a terra, dopo pochi altri secondi il silenzio.
"Gates!", urlano Matt e Johnny all'unisolo mentre Zacky si avvicina a me per abbracciarmi, come se volesse proteggermi dalla verità che quella porta chiusa nasconde.
Dopo altri innumerevoli tentativi Jimmy e Matt danno una spallata alla porta insieme, riuscendo a farla uscire dai cardini e cadere a terra, si precipitano dentro la stanza insieme a Johnny mentre io e Zack rimaniamo nel corridoio, il ragazzo porta una mano sulla mia nuca e mi spinge il viso contro il suo petto mentre tremo sempre di più.
"Cos'ha fatto?", domando con un filo di voce tremante al ragazzo.
"Nulla di buono, resta qui, io vado dentro a vedere"
"No, no voglio venire anche io"
"Angel...non è il caso che..."
"Vivete con me, è giusto che sappia cosa può succedere con lui in giro per casa", rispondo con fermezza anche se una parte di me vorrebbe scappare via.
Zacky sospira e si avvicina di un passo alla porta mentre io lo seguo, entra nella stanza e velocemente si avvicina agli altri, dopo ancora un po' di esitazione decido di entrare anche io.
Se potessi preferirei essere cieca in questo momento.
Il pavimento è sporco di sangue così come la parete opposta alla porta, sicuramente la ragazza stava cercando di scappare, alzo di poco lo sguardo e noto che una piccola lampada è a terra scollegata dalla spina e lo specchio antico che è posto sulla parete sopra il mobile è rotto, sposto il mio sguardo al letto matrimoniale che occupa gran parte della stanza, le lenzuola sono disfatte e imbrattate di sangue mentre al centro del letto si trova il corpo immobile di Michelle, è in intimo e sul petto ha un taglio lungo fino al ventre, il collo squartato e dei lividi violacei sulle braccia, i capelli tinti di rosa ora sono rossi a causa del sangue che circonda anche tutta la sua figura, gli occhi sbarrati in un'espressione di puro terrore e una mano stretta intorno ad un lembo di lenzuola, la bocca semiaperta da dove ne esce una scia di sangue.
Vicino a lei seduto sul letto c'è Brian, senza maglietta e con la cintura slacciata, chino su se stesso con delle ciocche di capelli che gli ricadono sugli occhi coperti dalle mani, è scosso da singhiozzi mal trattenuti, non lo avevo mai visto piangere, la schiena nuda presenta delle strisce di sangue, sicuramente Michelle tentando di scappare gli ha graffiato la schiena. Matt, Zacky e Johnny sono leggermente in disparte, osservano senza parole il corpo della ragazza e subito dopo il loro sguardo passa su Brian, ma non è uno sguardo di rimproverò bensì di pietà e tanta, tanta, tristezza, James è in piedi dietro Brian, la testa leggermente china, sospira e posa una mano sulla spalla destra del suo amico che, come scottato, si scosta subito, Brian posa le mani sul letto stringendo le lenzuola mantenendo la testa china, posso notare di sfuggita le lacrime mentre abbandonano il suo viso e si infrangono sotto di lui vicino alle sue mani, Rev non si da per vinto e posa nuovamente la mano sulla sua spalla, stringendola e questa volta il moro non si separa dal suo tocco.
"Andiamo via", sussurra a Brian che si china ancora di più su se stesso.
"Cos'ho fatto..."
"Avanti Brian, alzati"
"Non se lo meritava...non doveva morire..."
"Ormai è successo, non fartene una colpa", Jimmy prova a tranquillizzarlo in tutti i modi mentre io decido di avvicinarmi a Matt che mi fa mettere tra lui e Zacky, mentre quest'ultimo mi stringe una mano per infondermi forza.
"E' colpa mia...lo uccisa io...non doveva succedere..."
"Sai come funziona, Brian"
"Dovevi vederla...era terrorizzata...ha provato a scappare...ha provato a fermarmi..."
"Bri.."
"Sono un mostro", finalmente decide di alzare lo sguardo per puntarlo su quello di James, i suoi occhi sembrano ancora più profondi ora che sono umidi di lacrime che non si preoccupa di trattenere, sono rossi con le pupille dilatate ed emanano profonda tristezza e odio verso se stesso e verso quello che è, senza dire nulla Jimmy lo fa alzare prendendolo sotto braccio e come capisce che sa stare sulle proprie gambe lo abbraccia, porta la mano destra tra i capelli di Brian e lo stringe a se mentre con la sinistra gli carezza la schiena, Brian dal canto suo ha artigliato la schiena del più grande affondando le unghie nella camicia nera e piangendo sulla sua spalla, mormorando qualche frase sconnessa ogni tanto.
"Basta Brian, ora calmati"
"Sono un mostro, Jimmy! Come ho potuto rifarlo?! Perchè deve sempre finire così!"
"Lo sai, così come sai che non puoi farci nulla"
"Preferisco morire pur di non uccidere più...", mormora impercettibilmente, Jimmy si separa da lui e ora ha uno sguardo duro e leggermente arrabbiato.
"Non dirlo nemmeno per scherzo", lo minaccia quasi Rev puntandogli l'indice contro, Gates veloce come un fulmine gli prende il polso e posiziona il palmo aperto di Jimmy sul suo petto all'altezza del cuore, Matt fa un mezzo passo avanti, mi volto per guardarlo e posso notare che ha uno sguardo attento, come se si aspettasse qualcosa di pericoloso.
"Ti prego...uccidimi James...strappami il cuore dal petto...ammazzami...", gli occhi lucidi del ragazzo mi fanno capire quanto quelle parole siano sincere, è arrivato al punto di voler morire invece che continuare con questo tormento.
"Non dire cazzate coglione! Io non lo farò mai!", gli urla contro Jimmy tentando di separarsi dalla presa ferrea del moro.
"Ti supplico...non voglio più vivere così...non posso"
"E io non posso vivere senza di te, idiota!", Brian si blocca e allenta la presa che subito viene ribaltata, ora è la mano di James che si stringe intorno al suo polso e lo guarda con un misto di affetto, amicizia e tanta sofferenza.
"Non posso vivere senza mio fratello, io non ti ucciderò Brian, nè ora nè mai, non potrei mai perdonarmi per una cosa del genere. La nostra è una vita di merda, lo so, ma possiamo farcela, insieme possiamo vincere. Insieme torneremo quelli di sempre, te lo prometto", lo sguardo di Brian muta, le lacrime cessano di scendere e gli occhi recuperano la loro solita scintilla che lo fa sembrare un bambino troppo cresciuto.
"Ti voglio bene"
"Anche io brutto idiota", si lasciano una pacca sulla spalla a vicenda e si voltano verso di noi, sono ancora sotto shock per lo scenario orribile che ho davanti agli occhi ma vedere i ragazzi che si chiariscono è sempre bello.
"Bene, Gates, vestiti e datti una ripulita mentre noi sistemiamo questo posto...e la ragazza?", chiede Johnny indicando il corpo.
"Direi di farlo sparire"
"E come la mettiamo con sua sorella?"
"Cazzo, è vero"
"Bèh, ricordatevi questo, è una festa in maschera, nessuno di voi si è tolto le maschere nemmeno per un secondo, Brian apparte, nessuno sa chi siete, andiamo via e basta"
Oddio ma che mi salta in testa?!
"Woo, non ti immaginavo così, ehm, fredda e calcolatrice", ridacchia Matt
"Non sono fredda e calcolatrice, semplicemente sono una donna"
"Mh, fa poco l'altezzosa mocciosa"
"Zitto Gates, e datti una mossa"























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