Tre settimane dopo.
Sono dentro la doccia quando sento il telefono squillare più volte. Corro fuori e mi asciugo le mani:
"Pronto?"
"Tesoro, ti disturbo?"
"No Olly, dimmi pure"
A distanza di settimane ancora mi batte forte il cuore quando sento la sua voce.
"Domani sera c'è un evento particolare, dovrei andarci, ma solo se tu verrai con me!"
"Olly lo sai che il venerdì sera lavoro" dico in tono dispiaciuto.
"Si, lo so, ma non puoi chiedere un permesso? Dai Lex, solo per questa volta" lo dice in tono di supplica ed è così convincente che non riesco a dirgli di no.
"Stasera proverò a chiedere al responsabile".
"Grazie tesoro, sei fantastica, ci sentiamo più tardi".
"Olly aspetta, non ho nemmeno un vestito per l'occasione, non puoi andarci con Meredith?"
"Non ti preoccupare, ci penseremo poi, ora chiedi il permesso a lavoro"
"Va bene, a più tardi tesoro!".Quando arrivo a lavoro vado alla ricerca del mio responsabile, un secondo dopo lo vedo uscire dalla porta che divide la sala dalla cucina:
"Signor McMullen, ha qualche minuto da dedicarmi?".
"Certo Alexandra".
Ci accomodiamo in uno dei tavoli della sala:
"Dimmi tutto, è successo qualcosa?" chiede preoccupato.
Il signor McMullen è sempre stato un uomo gentile e simpatico, è una persona buona e con noi dipendenti è sempre disponibile, forse per gli anni di esperienza che ha alle spalle, avrà più o meno 65 anni.
"No è tutto ok, solo che mi chiedevo se domani sarebbe possibile avere la giornata libera".
"Certo cara, ormai è un po' che lavori qui, come ti trovi?"
"Molto bene grazie, siete tutti molto gentili".
"Benissimo, mi fa piacere" mi sorride, si alza e si dirige verso la cassa che sta all'ingresso.A fine turno saluto tutti ed esco. Come ogni volta che finisco di lavorare, trovo Olly ad aspettarmi fuori, fa un bel sorriso, mi viene in contro e mi abbraccia.
"Ciao bella donna" mi da un bacio leggero sulle labbra "mi sei mancata".
Mi abituerò mai al fatto che io e quest'uomo bellissimo stiamo insieme?
"Non vedevo l'ora di finire per vederti!" sorrido.
Entriamo in macchina, io accendo la radio:
"Questa canzone mi piace un sacco" dico entusiasta, poi torno seria e lo guardo:
"Mi dispiace ma domani non potrò accompagnarti alla cena, non mi è stata concessa la serata libera".
Lui incurva le labbra dispiaciuto, non riesco a mentirgli quindi scoppio in una risata rumorosa:
"Sto scherzando" e faccio la linguaccia.
Mi attira a se "Volevi darmi buca, signorina?" e mi bacia.Quando arriviamo sotto casa scende dalla macchina e mi apre la portiera:
"Oliver, non c'è bisogno che tu lo faccia ogni volta" non voglio rimproverarlo e tantomeno cambiare il suo essere ma non voglio che prenda freddo per aprirmi la portiera, posso farlo da sola.
"A me fa piacere Lex". Arriviamo al portone e gli chiedo se vuole salire a bere qualcosa, mi dice che domani deve alzarsi presto, mi da un bacio e si avvia alla macchina. Guardo quell'uomo così perfetto che si sta dirigendo verso la macchina, quando d'un tratto si gira sorridendo:
"Sai Lex, penso che accetterò il tuo invito" dal telecomando chiude la macchina e torna indietro.Quando entriamo trovo un biglietto di Amy dove mi avvisa che è uscita con delle sue colleghe. Faccio accomodare Olly su una poltrona e vado a vedere cosa c'è di dissetante in frigo.
"Ti va un bicchiere di vino?" ci pensa un attimo poi annuisce.
Prendo due bicchieri da vino dalla credenza, apro una bottiglia di bianco e ne verso un po' in entrambi i bicchieri.
Quando mi avvicino a lui, prende entrambi i bicchieri e li poggia sul tavolino in vetro che abbiamo sistemato vicino alla poltrona e al divano, mi tira a se facendomi cadere sopra di lui e mi bacia come se non l'avesse mai fatto prima. Mi stringe forte come se avesse paura che scappassi e quando si stacca da me ha un sorriso stupendo.Rimaniamo così a sorseggiare del vino e dire stupidate per più di un ora, finche non si apre la porta e io scatto in piedi.
"Tranquilla sorella, non mi scandalizzo... non siete mica nudi!". Amy ride e saluta Oliver.Sia io che lui siamo terribilmente imbarazzati.
Per togliere la tensione che si è creata Oliver si alza:
"E' arrivato il momento di andare".
Amy lo guarda con aria colpevole:
"Olly io sto andando a dormire, puoi restare senza problemi"
"Tranquilla Amy, domani devo alzarmi molto presto".
Rimango a guardarli come un ebete poi mi decido a dire:
"Ti accompagno alla porta".
Saluta Amy e ci dirigiamo verso la porta, mia sorella scompare in corridoio e un attimo dopo sento chiudere la porta della sua stanza:
"Grazie per la bellissima serata" dico al mio ragazzo.
"Grazie a te, sono stato benissimo" mi bacia e si dirige verso l'ascensore.
Sto chiudendo la porta quando lo sento chiamarmi, mi sporgo un po:
"Passo a prenderti domattina alle 8, non accetto obiezioni, è una sorpresa" mi fa l'occhiolino e scompare.Salgo in macchina e lo saluto, come fa ad essere così energico di prima mattina?
"Olly dove mi porti a quest'ora?"
"Te l'ho detto, è una sorpresa" sorride e ci dirigiamo in pieno centro.Siamo bloccati nel traffico infernale quando il suo telefono squilla:
"Si. C'è un po' di traffico ma stiamo arrivando. Va bene. A tra poco" lo guardo con aria interrogativa.
"Sta tranquilla, ti piacerà!"
Sto iniziando a preoccuparmi, quando arriviamo al parcheggio ci affianchiamo a una macchina con i vetri scuri.
Lo sportello si apre e una donna con una folta chioma bionda scende dalla macchina, che ci fa qui Elin?Apre lo sportello del sedile posteriore e si siede:
"Ciao ragazzi" dice sorridendo "permettetemi di dirvi che siete stupendi insieme"
"Mamma non cominciare per favore o Lexy si sentirà in imbarazzo già di prima mattina" lei scoppia a ridere promettendo di stare zitta "per tutto il viaggio" ma dove stiamo andando?.Quasi due ore dopo, Oliver sta parcheggiando fuori di una Boutique, dalla vetrina si capisce che i vestiti sono molto costosi.
Guardo Oliver con aria perplessa, appena se ne rende conto prende la mia mano:
"Fallo per me" riuscirò mai a dire di no a quest'uomo?. Annuisco e sorrido.Mezzora dopo ho già provato dieci vestiti da sera e quattro paia di scarpe.
Gli ho bocciati ancora prima che Elin potesse aprire bocca. Meno male che Olly è andato a fare una passeggiata, sarebbe stato ancora più difficile rifiutarmi di indossarne alcuni se ci fosse stato lui.
Quando la commessa mi porta il vestito più bello che abbia visto finora, mi cade l'occhio sul cartellino. Senza rendermene conto dico a voce alta, forse troppo alta: "tremila dollari?"Da fuori sento Elin ridere "Cara non devi preoccuparti del prezzo, provalo e basta" poi in tono di rimprovero la sento dire alla commessa: "Ti avevo detto di staccare il cartellino, Michelle" e la ragazza si scusa.
Esco dal camerino col vestito in dosso, stavolta non per l'approvazione della madre del mio ragazzo:
"Elin, questo negozio è tuo?".
Lei mi sorride "Si cara!".
Entro dentro il camerino e mi siedo sulla sedia che servirebbe per poggiare i vestiti. Questa non ci voleva proprio, sono qui con la madre del mio ragazzo, nel suo negozio, a provarmi vestiti costosi che finora ho bocciato, come se fossi una ragazzina ricca e viziata.
Da fuori Elin sta scegliendo qualcosa "Comunque quel vestito ti stava molto bene".
Senza rendermene conto mi alzo e mi specchio, non ha tutti i torti! Il vestito che ho in dosso è un bellissimo abito rosa pallido da legare al collo, la scollatura arriva quasi fino al fondoschiena, è lungo fino ai piedi e dalla vita in giù partono delle piccolissime pieghe che si concludono con il finissimo bordo alla fine.
Benché abbia tutta la schiena scoperta non è per niente volgare, giro ancora una volta su me stessa e finalmente sono convinta di aver trovato quello che fa per me.
"Posso pagarlo in più volte?".
Elin scoppia a ridere di cuore:
"Tesoro non essere sciocca, questo è un mio regalo"... mio Dio, questa donna ha perso completamente il lume della ragione!
"Mi spiace ma non posso accettarlo, è troppo costoso".
Elin spalanca la tenda del camerino ed ha un viso molto serio:
"Non dire idiozie Lexy!".Lo dice con un tono così autoritario che mi convince a non controbattere, è troppo sicura di se, non la spunterei.
Scegliamo insieme un paio di scarpe nere tacco 12, sono fatte di un tessuto particolare, sembra che luccichino. Abbiniamo una pochette e finalmente abbiamo finito.Quando usciamo dal negozio troviamo il mio ragazzo ad aspettarci. Andiamo a pranzo e Elin mi racconta un sacco di storie sull'infanzia di suo figlio, potrei stare ore a sentirla parlare delle vicende che hanno coinvolto Oliver da bambino.
Accompagniamo a casa Elin e la ringrazio ancora per la magnifica giornata e per le cose che mi ha regalato.
Quando siamo in strada verso casa, Oliver mi spiega che la cena di stasera è importante, ci saranno persone abbastanza importanti e non vede l'ora di presentarmi ai suoi colleghi.
Quando arriviamo sotto casa mia mi dice che passerà a prendermi alle 19, gli dico che va bene, gli stampo un bacio sulle labbra e scendo prima che possa farlo lui per aprirmi la portiera, corro verso il portone, mi volto e gli mando un bacio con la mano.
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The diary of the time
RomanceUn sogno nel cassetto che porterà Lexy e sua sorella Amy a trasferirsi a Seattle. Ignara di quello che la aspetta in quella grande città, Lexy inizierà la sua avventura alla ricerca di nuovi stimoli, nuove amicizie, nuove emozioni, e chissà, magari...